Autore: Redazione
28/01/2016

Mediamond ha presentato la nuova offerta radiofonica; e punta su logiche commerciali di stampo televisivo

Con sei network nazionali e due grandi areali, la concessionaria guidata da Davide Mondo controlla poco meno della metà del totale ascolti della radio nel giorno medio

Mediamond ha presentato  la nuova offerta radiofonica; e punta su logiche commerciali di stampo televisivo

Mediamond ha presentato martedì sera alla community degli investitori pubblicitari la propria offerta radiofonica, che raggiunge mediamente quasi 18,2 milioni di ascoltatori al giorno. Con il suo portafoglio di otto radio tra network nazionali e grandi areali, la concessionaria guidata da Davide Mondo controlla poco meno della metà del totale ascolti della radio nel giorno medio, secondo i dati GfK Eurisko/Radiomonitor del primo semestre 2015. Una bella fetta anche in termini di ricavi, in un mercato che nel 2015 dovrebbe valere complessivamente intorno ai 380 milioni di euro. La politica commerciale varata ieri punta alla massima integrazione dell’offerta radiofonica con quella televisiva di Gruppo Mediaset e, per fare questo, Mediamond adotta logiche di vendita proprie di quel mercato, creando pacchetti basati sulle fasce d’ascolto e ovviamente apprezzando quelle più pregiate (rush time, mattinate e metà pomeriggio), mentre per le ore tardo-serali e per la domenica nascono listini più convenienti. Altra importante novità è che tutte le radio della concessionaria adotteranno l’accordo Upa del 2008 sugli affollamenti che, nell’ambito della normativa che fissa il tetto al 20%, prevede un massimo di 13 spot per break, con 2 della stessa categoria merceologica che devono essere separati da 2 di categorie diverse. Delle emittenti in capo a Mediamond, l’unica a non aver ancora aderito all’accordo era Radio 105. Si delinea, quindi, un’offerta nazionale forte e molto articolata in termini di target, tra femminile (Radio Italia), “millennials” (Radio 105),  giovane e maschile (Virgin Radio), femminile “alto” (Radio Monte Carlo). A queste si aggiungono Radio Kiss Kiss e le grandi areali, Radio Subasio (oltre 1,5 milioni di ascoltatori) e Radio Norba (670 mila). Resta da capire il ruolo all’interno dell’offerta di R101, l’emittente “di casa” (l’80% fa capo a Mediaset) per la quale potrebbero esserci dei cambiamenti editoriali ma che, al momento, resta invariata anche sul fronte della targetizzazione verso un pubblico adulto generico.