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Le mille facce della pubblicità digitale

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Aldo Agostinelli, vice presidente di IAB Italia, ha affrontato con DailyNet le tematiche calde del settore, tra video, concentrazione e trasparenza

Si è parlato dello stato di salute del mercato, e non poteva essere altrimenti, con Aldo Agostinelli, vice presidente di IAB Italia, allo IAB Forum andato in scena gli scorsi 29 e 30 novembre. Se, infatti, gli investimenti in pubblicità digitale sono cresciuti del 9% quest’anno attestandosi a quota 2,36 miliardi (dati Polimi), il comparto è ancora lontano dalla stabilità. Infatti, a fronte di un incremento del settore, temi come viewability, trasparenza e concentrazione sono nelle agende di tutti gli operatori della industry sia della domanda sia dell’offerta.

Un mercato concentrato

La spesa cresce, ma la sua concentrazione è una questione che non può essere sottovalutata. «Non è che gli Over the top vengono calati dall’alto - ha spiegato a DailyNet Aldo Agostinelli -. La realtà internazionale mostra una tendenza generale, comune a tutti i Paesi, di predominio dei colossi tecnologici. E ciò è merito proprio delle capacità degli Ott: nella competizione vince il migliore. Ma la situazione non è definitiva, ci sono tante cose che si possono fare per migliorare il panorama attuale, occorre però compiere degli sforzi».

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Quale può essere il modo per l’ala degli editori tradizionali di sopravvivere in un ecosistema che si fa via via più complesso?

«Sono quattro le azioni da intraprendere: occorre puntare sull’innovazione di prodotto, sulla qualità e sulla misurazione, e investire in competenze e non in relazioni; infine, è fondamentale fare sistema, soprattutto per le realtà più piccole. Anche in questo caso guardare all’estero, per esempio alla Francia e al caso La Place Media, può essere utile».

Il contesto  del mercato locale, secondo Agostinelli, si riflette anche sul tema della trasparenza. «A volte le aziende italiane perdono di vista il proprio obiettivo per seguire delle mode passeggere. La domanda deve essere più consapevole ed è compito di associazioni come IAB favorire il dialogo attorno a certi argomenti promuovendo una sana crescita. È necessario interpretare il fenomeno ed essere reattivi, qualunque sia la tematica con cui ci si trova a confrontarsi».

La centralità del Video

Un altro tema che Agostinelli ha voluto affrontare è il video. «Perché la comunicazione video funziona? Perché con la transizione delle audience su smartphone, gli utenti non vogliono più formati invasivi come i banner, ma una pubblicità funzionale. È in questo contesto che si inseriscono i video sia a livello editoriale sia pubblicitario. Oggi il formato principe è il video insieme al native, quello che in gergo chiamiamo progetti speciali. E poi un investitore deve poter contare su un ambiente sicuro: i dati, infatti, ci consentono di sviluppare pianificazioni personalizzate. Un inserzionista deve sapere in quale contesto viene veicolato il proprio messaggio e deve poter decidere liberamente. La stessa cosa vale per la televisione, dove chi investe sta attento a qualsiasi dettaglio, all’orario, al canale, al programma».

IAB Forum, bilancio positivo

Infine Agostinelli ha parlato del Forum: «Rispetto a qualche anno fa IAB ha compiuto degli importanti passi in avanti. Una prova è lo IAB Forum dove la richiesta di spazi espositivi ha superato la disponibilità. Quello che ci auspichiamo e proveremo a fare è dare un respiro internazionale agli eventi. A Milano c’è la settimana della Moda, perché non possiamo trasformare lo IAB Forum nella settimana del Digital, portando ospiti internazionali sul nostro palcoscenico? Il nostro obiettivo è fare sistema con altre associazioni, come per esempio IAB Europe, e penso che un appuntamento del genere potrebbe giovare a tutti gli attori del mercato, stimolando il dibattito e lo sviluppo dello stesso». 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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