Autore: Redazione
12/05/2016

Fiorello ha vinto il premio “è giornalismo”

Il riconoscimento è stato fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e dall’imprenditore Giancarlo Aneri

Fiorello ha vinto il premio “è giornalismo”

“Un personaggio che ha fatto informazione in modo decisamente fuori dal comune, inventando – e proponendone l’importanza al grande pubblico - una edicola atipica, con una rassegna stampa che si trasforma in intrattenimento – ma anche con la diffusione di notizie proprie e con il richiamo a problemi specifici, secondo le regole del vero giornalismo”: così la Giuria del premio è Giornalismo descrive Fiorello, vincitore con la sua Edicola Fiore della ventesima edizione del riconoscimento consegnato nei giorni scorsi a Milano. Quando il direttore de La Repubblica, Mario Calabresi, “mi ha chiamato per dirmi che avevo ricevuto il premio ‘È giornalismo’, prima ho pensato che intendesse quello ‘Non è giornalismo’ poi ho detto: ma siete sicuri?”. Così Fiorello, nel corso della cerimonia di premiazione a Milano, ha commentato la scelta della giuria di assegnare a lui il premio “È giornalismo” 2015, per la sua rassegna stampa Edicola Fiore. Il premio è stato fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e dall’imprenditore Giancarlo Aneri. In giuria oltre ad Aneri, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Paolo Mieli, Gianni Riotta, Gian Antonio Stella. Fiorello, salito sul palco a ritirare il riconoscimento, ha tenuto un piccolo show. “Dare un premio giornalistico a me – ha detto – è come dare il riconoscimento di showman dell’anno a Giovanni Floris”. Con Edicola Fiore “faccio un tipo di informazione un po’ particolare – ha spiegato -, promuovo la carta stampata nell’era del web. Ogni mattina invito la gente a leggere il giornale in un mondo in cui le notizie ci arrivano sul tablet e dobbiamo cercare di distinguere nel flusso quelle vere da quelle false”. Poi un appello a “comprare i giornali in edicola, leggerli e magari conservare qualche articolo, qualche ritaglio di giornale”. A giugno Fiorello sarà in tv proprio con Edicola in Fiore.  “Giornalaio - si legge inoltre nella lettera-motivazione della Giuria del Premio - è un sostantivo che, nella lingua italiana, definisce chi gestisce un’edicola ma che spesso è stato usato come dispregiativo di giornalista. A sproposito, perché giornalista e giornalaio hanno sempre avuto un legame inscindibile e uguale dignità, nel veicolare le notizie al lettore. E, in un momento in cui l’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione di massa e la crisi della carta stampata si ripercuotono anche sulle edicole e sembrano aver impoverito questo legame, siamo a premiare chi ha trovato una felice sintesi fra i due ruoli: un artista che oggi possiamo definire “giornalista-giornalaio”.