Facebook supera i primi 3 milioni di inserzionisti

Facebook ha superato i tre milioni di advertiser attivi sulla sua piattaforma, un valore in rialzo del 50% rispetto a solo un anno fa. Lo ha annunciato la stessa compagnia in un blogpost: la maggior parte delle aziende che pianificano sono PMI, in linea con la strategia di Menlo Park di attrarre inserzionisti di qualsiasi natura. Più in dettaglio, oltre il 70% di questi sta fuori dagli Usa, con l’Asia che è l’area a maggiore crescita. Dunque, su circa 50 milioni di pagine sono 3 milioni le imprese che utilizzano gli strumenti pubblicitari, il 6% circa del totale, una percentuale che Facebook sicuramente mira ad alzare. In ogni caso questo risultato è figlio di una chiara strategia del colosso californiano, che l’anno scorso ha dotato le Pagine di nuovi e più semplici strumenti, oltre a dare la possibilità di aprire conversazioni private con gli utenti. In particolare le PMI hanno a disposizione un canale alternativo al sito per mettersi in contatto con i propri consumatori, soprattutto su mobile dove il traffico è perlopiù appannaggio delle app, Facebook su tutte. A fare gola agli inserzionisti sono le capacità avanzate in termini di targeting e di misurazione della pubblicità offerte dal social, che permettono di ridurre la dispersione dell’investimento e di collegare le vendite alle attività di advertising. E, come riportato da TechCrunch nelle scorse settimane, Facebook sarebbe pronto ad aprire alla pubblicità anche sull’app Messenger, utilizzata ogni mese da oltre 800 milioni di persone. Una ulteriore opportunità per le 20 milioni di imprese che si servono della chat del social. Confrontando invece il volume di inserzionisti con altri social si apre una voragine: quelli di Instagram, sempre di proprietà di Facebook, hanno superato le 200mila unità mentre Twitter si ferma a 130mila.