Autore: Redazione
19/05/2016

Campo Dall’Orto parla dell’informazione alla Commissione di Vigilanza Rai

Ieri giornata densa di appuntamenti per i vertici Rai. Il direttore generale illustra i programmi sul fronte informativo, mentre il numero uno dell’offerta sportiva tratteggia al CdA le linee del “racconto” sportivo

Campo Dall’Orto parla dell’informazione alla Commissione di Vigilanza Rai

Ieri il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha presenziato all’audizione presso la Commissione di Vigilanza Rai, confronta dosi soprattutto sulla direzione editoriale dell’offerta informativa, guidata da Carlo Verdelli. «Il lavoro che stiamo facendo sull’informazione - ha spiegato Dall’Orto - viaggia su due fronti: i telegiornali e l’infotaimnent. E’ necessario coordinare questo lavoro per ottenere una maggiore qualità del prodotto che arriva nelle case. La scelta della direzione editoriale dell’offerta informativa è, dunque, fondamentale». Il direttore generale ha sottolineato che Viale Mazzini sta procedendo all’implementazione di un gruppo di lavoro formato da sette persone, cinque interne e due esterne, per garantire risposte sui contenuti dei programmi. «Siamo un’azienda molto viva e costantemente sotto gli occhi di tutti, cosa estremamente positiva» ha precisato Dall’Orto, aggiungendo che l’indipendenza «resterà in capo alle testate. La Rai deve rappresentare tutte le culture del Paese, ma con una matrice propria rispetto a ciò che è giusto o sbagliato. Il servizio pubblico, ad esempio, non può promuovere la superstizione, perché è figlio del nostro tempo, dell’illuminismo. E ha fiducia nel progresso. Il servizio pubblico deve spiegare alle persone il concetto di rischio, dare loro gli strumenti per agire, poi ognuno può quello che crede. Per quanto sappiamo che l’informazione stia cambiando, non ci è chiaro quanto velocemente lo stia facendo. Per molte persone l’informazione arriva prima dai nuovi media che dalla tv. E sui nuovi media ha altre forme, perché le persone, quando ne parlano, non si riferiscono al New York Times, ma a Facebook». Efficaci e autorevoli «Aver unito persone che arrivano da dentro e da fuori potrà aiutare a essere efficaci e autorevoli insieme - ha ribadito il numero uno del broadcaster pubblico -. Con le sfide che abbiamo davanti il tema è riuscire a far sì che l’azienda abbia le professionalità e le risorse per rafforzare il lavoro di tutti. Le linee guida perseguite sono, in alcuni casi, la creazione di nuove strutture aziendali, come la direzione digitale, quella creativa o quella per l’offerta informativa, e poi avere un vertice aziendale con tutte le competenze necessarie per far fronte al cambiamento. Il tutto riuscendo a semplificare l’organizzazione aziendale. Il percorso - ha detto sempre Campo Dall’Orto - è guardare prima all’interno dell’azienda con il sistema del job posting, quando possibile. Questa dinamica di sommare analisi interna e cercare fuori ha consentito di formare un gruppo di lavoro che consente di creare valore. Il tutto è stato fatto nel rispetto del piano triennale per la trasparenza e la corruzione». L’audizione ha toccato anche elementi più commerciali: «Speriamo di poter acquisire i diritti dei prossimi Mondiali di calcio – ha ribadito il d.g. -, ma la negoziazione è ancora in corso e la distanza in termini economici è ancora molto elevata» Sul fronte sportivo Intanto, dopo il rinvio della scorsa settimana, il direttore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli, nella mattinata di ieri ha presentato al Consiglio di Amministrazione il suo piano editoriale per la testata. Il direttore ha ribadito la centralità strategica dello sport per la Rai, annunciando la nascita, dal 19 settembre, del canale unico Rai Sport HD, con più contenuti, nuova immagine e attenzione a tutte le discipline. Nella visione di Romagnoli, «la Rai scommette sullo sport come grande racconto popolare, che in quanto tale risponde pienamente alla missione del servizio pubblico. La prima sfida che attende l’azienda è il racconto degli Europei di calcio e delle Olimpiadi di Rio, delle quali si è assicurata l’esclusiva». Sono stati poi indicati i nomi dei vicedirettori. Con qualche sorpresa rispetto alle previsioni della vigilia, della rosa indicata fanno parte Claudio Valeri, che lascia il Tg2, Marco Franzelli, ex vicedirettore di Rainews passato due anni fa a vicedirettore di Rai Sport, Marco Mazzocchi, uno dei conduttori di punta dei programmi del canale, Claudio Gentili e Antonella Scarnati, anche loro già in forza a Rai Sport.