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Caltagirone Editore, ricavi 2015 a 163 milioni.

Autore: Redazione


Il risultato netto di gruppo è però negativo per poco più di 20,1 milioni di euro. Continua, invece, la crescita della raccolta pubblicitaria sui siti internet, in progresso del 9,6% rispetto al 2014

Il consiglio di amministrazione del gruppo Caltagirone Editore, presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, ha esaminato e approvato venerdì scorso il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. I risultati evidenziano un lieve miglioramento delle principali voci del conto economico quale conseguenza del rallentamento della flessione dei ricavi, efficacemente compensata, però, dalla riduzione dei costi. I ricavi operativi si sono attestati a 163 milioni di euro, in diminuzione del 4,2% rispetto al corrispondente dato del 2014 (170,1 milioni di euro). In particolare, i ricavi diffusionali si sono ridotti dell’8,2%, in linea con il dato medio del settore (-8,1% secondo gli ultimi dati Ads). Le vendite di abbonamenti e copie multimediali delle testate del gruppo, in linea con l’anno precedente, hanno ancora un’incidenza marginale sui ricavi diffusionali complessivi e i dati relativi non risultano ancora rilevanti. Per quanto riguarda, invece, i siti web del network Caltagirone Editore hanno registrato un incremento del 35% degli utenti unici medi mensili che sono, a oggi, quasi 36 milioni. In particolare, Leggo ha registrato un incremento del 53%, il Corriere Adriatico del 49%, il Messaggero del 45%, il Quotidiano di Puglia del 41%, il Mattino del 33% e il Gazzettino del 23%. I ricavi pubblicitari del gruppo hanno registrato una lieve flessione, pari allo 0,3%, e beneficiano del contributo della raccolta pubblicitaria locale per alcune edizioni dei quotidiani Rcs, avviata a partire dal mese di marzo. La raccolta pubblicitaria sui quotidiani cartacei ha registrato un calo del 6,1%, leggermente inferiore al dato medio del mercato, a quota -6,6% secondo i dati dell’Osservatorio Fcp. Continua, intanto, la crescita della raccolta pubblicitaria sui siti internet del gruppo che ha registrato un incremento del 9,6%, in forte controtendenza rispetto al mercato, attestato a -0,7% secondo i dati forniti dall’Osservatorio Fcp Assointernet). Contrazione dei costi Schermata 2016-03-11 a 20.39.16Il margine operativo lordo è stato positivo per 3,1 milioni euro (era positivo per 76 mila euro al 31 dicembre 2014) per effetto della contrazione dei costi. In particolare, il costo del lavoro, comprensivo di oneri non strutturali pari a 2,6 milioni di euro legati ai piani di riorganizzazione posti in essere da alcune società del gruppo, ha registrato una riduzione del 6,3% quale conseguenza delle ristrutturazioni aziendali avviate nei precedenti esercizi. Il risultato operativo è stato negativo per 27,9 milioni di euro (era sempre negativo, per 37,2 milioni di euro, al 31 dicembre 2014) e comprende le svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per complessivi 22 milioni di euro (25,5 milioni di euro nel 2014) determinate sulla base dei risultati dell’impairment test, gli ammortamenti e accantonamenti per rischi per ulteriori 7,2 milioni di euro e la svalutazione di crediti per circa 1,8 milioni di euro. Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 8,7 milioni di euro (positivo per 1,4 milioni di euro anche al 31 dicembre 2014) e comprende principalmente i dividendi ricevuti su azioni quotate e la plusvalenza registrata nella cessione di azioni quotate. E ancora, il risultato netto di gruppo è stato negativo per 20,1 milioni di euro (negativo per 37,2 milioni di euro anche al 31 dicembre 2014), mentre la posizione finanziaria netta è diminuita di 3,2 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2014 (126,2 milioni di euro) per effetto principalmente del fabbisogno finanziario legato ai piani di riorganizzazione aziendale al netto degli incassi per dividendi. Inoltre, Il patrimonio netto consolidato di gruppo è passato da 586,5 milioni di euro al 31 dicembre 2014 a 559,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015; la variazione negativa è attribuibile alla perdita dell’esercizio e all’effetto della valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute dal gruppo. Infine, al 31 dicembre 2015 l’organico complessivo comprendeva 801 dipendenti: erano 843 al 31 dicembre 2014, mentre lo stesso CdA ha deliberato di proporre all’assemblea di non procedere alla distribuzione di alcun dividendo. Evoluzione prevedibile della gestione Il settore, nella valutazione dell’organismo direttivo, resta caratterizzato da una forte incertezza che non permette di formulare previsioni puntuali per il breve periodo. Alla luce di ciò e in considerazione della significativa riduzione, nel corso degli anni, dei fatturati di tutte le aziende editoriali del gruppo, a seguito di un’accurata analisi organizzativa svolta con l’ausilio di consulenti esterni, è emersa la necessità di ristrutturare il gruppo per aree “funzionali”, superando l’organizzazione per aziende strutturalmente autonome ormai insostenibile. In tale prospettiva, le assemblee delle controllate Il Messaggero SpA, Il Mattino SpA e Il Gazzettino SpA hanno deliberato progetti di scissione per aree omogenee in specifiche aziende. Sono attualmente in corso gli adempimenti previsti dalle norme in vigore per operazioni di questa tipologia. Ci si aspetta, dunque, che la nuova organizzazione, una volta portata a regime, possa contribuire positivamente all’efficienza e all’equilibrio economico del gruppo. E quest’ultimo prosegue, inoltre, nelle iniziative di valorizzazione delle versioni multimediali e di miglioramento delle attività internet e in tale contesto, nei primi mesi del 2016, le testate Leggo e Il Mattino hanno aderito alla piattaforma Instant Articles di Facebook, che permette di integrare contenuti editoriali e multimediali sui dispositivi mobili.  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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