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Calendario Lavazza 2017 La “geografia dei volti” protagonista di “We Are What We Live”, realizzato da Denis Rouvre per la direzione creativa di Armando Testa

Autore: V Parazzoli


Si ferma nel Sud Est Asiatico il terzo capitolo del progetto fotografico The Earth Defenders

In Indonesia le acque magiche del lago di Tanjung sembrano specchiarsi nelle labbra di un coltivatore di caffè. Nello Sri Lanka, invece, la preziosa palma Kitul si perde nei lineamenti del volto di una raccoglitrice di melassa. Mentre in India migliaia di api di Kotagiri quasi s’incastrano nei segni e nelle rughe di un anziano cacciatore di miele millefiori. La magia della “geografia dei volti” è protagonista del Calendario Lavazza 2017 “We Are What We Live” che, realizzato in collaborazione con Slow Food, esalta il rapporto simbiotico tra l’uomo e l’ambiente, tra i Difensori della Terra e la natura, le piante, le coltivazioni. Dall’India al Laos e al Vietnam, dallo Sri Lanka fino all’Indonesia: il Calendario Lavazza 2017, realizzato sotto la direzione creativa di Armando Testa, si ferma nel Sud Est Asiatico per il terzo capitolo del progetto fotografico The Earth Defenders. srilanka_aprile

Gli scatti di Denis Rouvre

  Dopo gli scatti di Steve McCurry in Africa (2015) e di Joey L. nel Centro e nel Sud America (2016), il fotografo francese Denis Rouvre - vincitore di numerosi premi a livello internazionale (tra cui World Press Photo 2010, 2012 e 2013) e noto al grande pubblico per il suo lavoro sui sopravvissuti dello Tsunami in Giappone - scava in profondità nei volti dei Difensori della Terra asiatici, così come affonda nei solchi di quell’ambiente che abitano e che ogni giorno difendono con amore ed energia. I loro sacrifici e la loro dedizione permettono di migliorare le condizioni di vita delle comunità locali e di contrastare le nuove minacce dei cambiamenti climatici. Metà uomo e metà ambiente: il Calendario Lavazza “We Are What We Live” è composto da 12 coppie di fotografie affiancate. Da una parte c’è il viso di un uomo o di una donna messi a nudo, ritratti nella loro essenza e naturalezza. Dall’altra c’è un luogo, un paesaggio, che rappresenta l’ambiente in cui abitano e la natura che lavorano. Negli scatti di Rouvre è come se le due metà - uomo e ambiente - si sovrapponessero e si modellassero l’un l’altra: ogni ritratto è anche un paesaggio e ogni paesaggio finisce per essere un ritratto.  

Terra Madre Salone del Gusto 2016

  Il Calendario Lavazza “We Are What We Live” sarà protagonista durante Terra Madre Salone del Gusto 2016 (Torino, 22-26 settembre), l’undicesima edizione della manifestazione enogastronomica internazionale in cui ricorrono i 20 anni di collaborazione tra Lavazza e Slow Food. Il Calendario sarà in vendita in edizione limitata a sostegno di Terra Madre e sarà possibile visitare gratuitamente la mostra dedicata ai tre anni del progetto The Earth Defenders (Spazio Lavazza, ex Borsa Valori in Via San Francesco da Paola 28): un viaggio fotografico che, attraverso i progetti di Lavazza e i presidi di Slow Food, celebra i moderni eroi della terra di tre continenti, impegnati a nutrire il pianeta in modo equo e sostenibile. vietnam_settembre

Armando Testa

  “Il tema che abbiamo pensato per il Calendario 2017, “We Are What We Live”, - dichiara Michele Mariani, Executive Creative Director di Armando Testa - è una riflessione profonda sul rapporto tra le persone e i luoghi che abitano, sull’amore e il rispetto per la loro terra. Si tratta di un ulteriore sviluppo del progetto dedicato ai nostri Earth Defenders. Dopo l’intensità di Steve McCurry e la freschezza di Joey L., la nostra scelta è caduta su Denis Rouvre perché ci ha colpito e ispirato la sua capacità di lavorare per sottrazione, di distillare le emozioni, di eliminare tutto il superfluo e di metterci di fronte a queste persone in modo forte e diretto”.  

La comunicazione di Lavazza

  Nel frattempo, Carlo Colpo, responsabile advertising e media di Lavazza, avvicinato al termine della serata di presentazione del calendario che si è tenuta ieri sera a Milano, ha confermato a DailyMedia che il budget globale di Lavazza per il 2016 è in linea con quello dell’anno scorso. Il 60% è stato investito all’estero e il 40% in Italia, dove l’azienda spende più di 20 milioni di euro dei complessivi 50 pianificati da MEC. La quota destinata al digital cresce e vale quest’anno il 15% del media mix. Infine, per quanto riguarda le nuove adv, a fine ottobre è previsto un altro episodio del rinnovato format del Paradiso con Maurizio Crozza, che tornerà ancora in un nuovo spot natalizio sempre per la macchina per il caffè in cialde Jolie. A metà ottobre, invece, sarà la volta del ritono on air di Prontissimo con creatività internazionale di Y&R.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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