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Brexit, le reazioni del mondo della pubblicità

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WPP e Publicis accettano amaramente la decisione dell'elettorato. Per Havas e IPG investimenti non compromessi ma la Borsa non fa sconti

I risultati del Brexit sono stati inaspettati e fino all'ultimo incerti, tanto che alla fine gli euroscettici hanno vinto con il 51,9% delle preferenze. Ma quali sono gli effetti dell’abbandono dell’UE da parte della Gran Bretagna? A dire il vero ancora poco si sa. Sul tema ha fatto chiarezza un articolo dell’Economist, che sostiene come gli effetti non saranno immediati su entrambi i lati del “Canale”. Dipenderà dalle negoziazioni che potrebbero richiedere anni e non è sicuro quanti, probabile che siano minimo due. In ogni caso le dimissioni di David Cameron potrebbero ulteriormente ostacolare questo delicato processo, che avrà ripercussioni anche sull’Italia. I pericoli maggiori, per noi, riguardano export ed eventuale calo del PIL. E la pubblicità? Si sa l’advertising viaggia di pari passo con le economie e le ottimistiche stime di crescita rilasciate da Zenith e Magna Global nei giorni scorsi potrebbero essere riviste al ribasso, a causa di conseguenze indirette. Nel frattempo si vedono bene gli effetti finanziari: il pound è tornato ai livelli degli anni ’80 mentre la Borsa di Milano sta registrando una contrazione di oltre il 10%. E come si vedrà più avanti anche le company media & advertising stanno perdendo terreno. In ogni caso i vertici di queste hanno provato a rassicurare tutti.  

Brexit, Martin Sorrell: "Deluso, ora rafforziamo presenza su mercati top"

Il Brexit ha deluso Martin Sorrell, il numero uno di WPP, il conglomerato media più grande al mondo nato ovviamente in gran Bretagna. Certo lo scarto è stato limitato e gli effetti del voto sono ancora un enigma, ma sulla pubblicità, come sempre, ci saranno delle importanti ripercussioni, con circa 70 milioni di sterline perse ogni anno in termini di mancate revenue pubblicitarie, come sostiene anche una ricerca di Zenith sul tema. “Sono veramente deluso ma l’elettorato ha parlato. L’incertezza risultante, che sarà considerevole, rallenterà ovviamente i processi decisionali e scoraggerà le attività. Non è una buona notizia, a dir poco. In ogni caso, dobbiamo accettarla e trarne il meglio. Quattro dei 10 top market di WPP (Germania - 4; Francia - 6; Italia - 9; e Spagna - 10, ndr) sono in Europa Occidentale e lì dobbiamo rafforzare la nostra presenza. Ciò sottolinea l’importanza di attuare la nostra strategia: fast-growing market, digital, data - e orizzontalità, che ironicamente significa far lavorare le persone insieme, non separate!”. L'impatto della decisione dovrebbe comunque essere più significativo per le company britanniche che non su quelle europee. martin sorrell brexit Martin Sorrell

Publicis, Levy: "Conseguenze gravi ma il nostro business in Uk è e sarà solido"

"Come sincero europeista e qualcuno che crede nel sogno europeo, mi sento veramente triste. L'out della Gran Bretagna è come quando se ne va qualcuno della famiglia", ha detto il ceo di Publicis Maurice Lévy a Campaign. "Penso che ci saranno conseguenze serie in futuro, prima di tutto per il Regno Unito, e il Regno Unito dovrà affrontare alcuni problemi tra cui la Scozia che non sarà molto soddisfatta della decisione. Non so se la Uk rimarrà unita. E' qualcosa che avrà anche conseguenze per Londra", ha proseguito. Quindi Levy ha parlato delle attività di Publicis: "Supporterò le persone che lavorano in Uk - ha proseguito -: siamo qui e ci rimarremo". Quindi Levy ha parlato del business britannico, affermando che le fatturazioni avvengono in sterline e le conseguenze dovrebbero essere limitate. Cosa potrebbe cambiare? "Alcune company potrebbero spostare i propri headquarter". maurice-levy Maurice Lévy

Brexit, Havas continuerà a investire in Gran Bretagna

“Non sono mai stato a favore di lasciare l’Ue, ma nonostante la sorpresa del risultato non sono d’accordo con coloro che predicono un disastro. La Uk continuerà a guidare il mondo creativo con la profondità e l’ampiezza dei suoi talenti e di tutta l’industry. I fattori fondamentali rimangono gli stessi e mentre ci sarà molto da discutere e pianificare, è importante non perdere di vista il nostro talento, la forza e l’influenza globale”. Questa la dichiarazione di Chris Hirst, ceo Havas, U.K. & Europe. In ogni caso il gruppo francese, per bocca del global chief Yannick Bolloré, ha promesso di continuare a investire in Gran Bretagna. Ieri lui stesso ha detto: “Cari amici britannici, al di là del voto di stasera, la Gran Bretagna rimane al centro della famiglia europea di Havas #Brexit”.  

IPG, Gran Bretagna rimane mercato chiave

Come per Havas, anche IPG prova a rassicurare mercati e industry: "La decisione porterà a volatilità nel breve periodo, non c'è dubbio. Ma la UK è un mercato chiave per i nostri clienti e la nostra company, e insieme troveremo spazio in questo nuovo mondo. Sul lungo termine, a condizione che il commercio rimanga libero, i mercati si normalizzeranno, e siamo concentrati su quando questo tempo arriverà", ha detto Michel Roth, chairman e ceo di Interpublic.  

Brexit, limitati effetti su diritti consumatori e legislazione pubblicitaria

In disaccordo con Sorrell, Ian Twinn, public affairs director of Advertisers membership organisation, ISBA: “Gli inserzionisti valuteranno se (il Brexit) significherà vantaggi o problemi in arrivo”. “Primo - ha proseguito - questo è un risultato determinante che riflette una richiesta di cambiamento. Secondo, non è chiaro come questo cambiamento impatterà, nel medio o breve periodo, nei rapporti con Bruxelles. L’industry pubblicitaria britannica rimane un player globale forte e siamo fiduciosi che questo voto offre significative opportunità”. Ma sulla legislazione pubblicitaria e sui diritti dei consumatori poco dovrebbe cambiare nel Regno Unito.  

Tonfi in Borsa per le advertising company

Il caos che sta investendo i mercati finanziari non poteva non colpire le company di advertising: Business Insider ha riassunto gli andamenti principali.  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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