Autore: Redazione
26/04/2016

Banca Popolare di Vicenza si quota con Milk e PHD Verona

L'agenzia creativa si è aggiudicata il budget a seguito di una gara a tre; per la centrale media guidata da Paola Aureli è il primo incarico da parte dell'istituto di credito

Banca Popolare di Vicenza si quota con Milk e PHD Verona

Banca Popolare di Vicenza ha avviato la campagna istituzionale e promozionale per il lancio dell'Offerta Pubblica di Sottoscrizione e ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, dopo aver ottenuto da Consob l’approvazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo. La creatività è stata affidata, al termine di una gara a tre, a Milk adv, agenzia della stessa città veneta dell’Istituto e di cui sono soci Sergio Ristagno, account, Fabiana Fantinato, a.d., e Paolo Margoneri, direttore creativo. Il planning è stato invece affidato a PHD Verona, la filiale della sigla di OMG guidata da Paola Aureli, e coinvolge stampa, radio e web. Per quanto riguarda i quotidiani, sono stati messi a punto 8 annunci, di cui 4 per quelli nazionali, che saranno visibili fino al 28 aprile, data di scadenza del periodo di offerta. Le radio coinvolte sono Rai e i principali network commerciali, mentre il video per il web è visibile sui siti informativi e motori di ricerca nei formati da 15, 30 e 60”, ed è stato girato da Chris Myhre con produzione di Perigeo Associati. Il claim: “Ci sono” e gli stessi visual, ma con delle subhead adeguatamente adattate, verranno poi riproposti dal 3 maggio, data attesa della quotazione, per un’altra settimana. Protagonisti della comunicazione sono alcuni dipendenti dell’Istituto stesso. Art e copy Alberto Cancian e Daniele Treu, fotografo Silvio Gioia. L’IPO consiste in un’offerta pubblica per un controvalore minimo di 375 milioni di euro, pari al 25% del controvalore dell’Offerta Globale rivolta agli azionisti e al pubblico indistinto. Per gli investitori istituzionali, il collocamento è di 1.125.000.000 di euro. Assieme alla trasformazione in SpA (resa inevitabile anche a seguito della legge che lo scorso anno ha imposto l'abbandono del sistema di voto capitario agli istituti italiani con oltre 8 miliardi di euro di attivi) e allo sbarco a Piazza Affari, il rafforzamento patrimoniale è una delle tre condizioni imprescindibili imposte a Banca Popolare di Vicenza per sottrarsi a rischi di commissariamento.