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Audiweb, entro Natale la decisione sul beauty contest

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I progetti di comScore, GFK e Nielsen i più in linea con le richieste. Obiettivo: un sistema evoluto costruito attorno a tre fasi

«Siamo alle fasi conclusive di un lungo processo di valutazione e di verifica. In particolare ci interessano tre componenti: la fase pre, l’apertura al post e prepararci rispetto alla rilevanza sempre maggiore del programmatic nelle pianificazioni». Marco Muraglia, presidente di Audiweb, ha in mente un nuovo sistema di rilevazione, dopo una lunga gara avviata a inizio dell’anno con l’obiettivo di arrivare a una nuova prospettiva e a dati che soddisfino realmente gli operatori che si rivolgono alla società partecipata al 50% da Fedoweb e al 25% rispettivamente da UPA e da AssoCom. Un processo «lungo» che secondo Muraglia dovrebbe fare di Audiweb un luogo in cui si potrebbe arrivare a scambiarsi informazioni sempre aggiornate, assimilabile a una “meta” DMP. Il CdA di Audiweb si riunirà entro Natale e all’ordine del giorno c’è la scelta del nuovo - o dei nuovi - partner che diventeranno fornitori a partire dal prossimo anno, con le prime, inedite, rilevazioni previste per la seconda parte del 2017. «Per ora le proposte che corrispondono meglio ai nostri desiderata sono quelle avanzate da comScore, GFK e Nielsen, ma è possibile anche che si arrivi a lavorare con più partner», ha anticipato a DailyNet Muraglia.

Qual è, secondo lei, il ruolo di Audiweb?

Il ruolo di Audiweb resta confermato: rilevare e distribuire i dati dell’audience di internet in Italia, offrendo al mercato dati obiettivi, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo. Nell’ultimo anno ci siamo impegnati pesantemente sul programma di sviluppo Audiweb 2.0, portando avanti il beauty contest con l’obiettivo di rispondere nei tempi giusti alle nuove esigenze del mercato e offrire uno strumento di rilevazione dell’audience il più rappresentativo e completo possibile. Intanto da settembre, abbiamo avviato le prime misurazioni relative alla fruizione degli articoli degli editori tramite mobile app di Facebook, con l’obiettivo di descrivere anche questo fenomeno parallelamente al dato base, anche se le due entità non sono sommabili per l’impossibilità di deduplicazione.

In apertura del suo intervento a Iab forum ha fatto riferimento alla distinzione tra panel e cookie. Qual è il ruolo del Panel nel sistema Audiweb?

Oggi il Panel è centrale nella rilevazione; in futuro avrà sempre importanza, ma i big data apporteranno un altro capitale fondamentale di informazione e conoscenza. Non solo abbiamo superato da tempo il concetto di cookie, come evidenziato nell’intervento odierno (a IAB Forum, ndr), ma sempre più vogliamo rappresentare gli individui cross device.

Marco Muraglia Marco Muraglia

Ha accennato al tema del Panel.

Sì, che rimane comunque un asset, ma dovrebbe arricchirsi con informazioni provenienti dai big data. Il Panel fungerà come entità di controllo e calibrazione ma siamo consapevoli che bisogna evolvere il sistema di misurazione e per questo stiamo lavorando ad Audiweb 2.0. È stata una rivoluzione copernicana, che ci ha spinto a una ulteriore riflessione sui paradigmi di ricerca per capire i meccanismi legati ai big data.

Può ritenersi soddisfatto delle tempistiche della gara?

La realtà è complessa e la mia elezione a presidente ha coinciso con questo beauty contest. I tempi sono stati rispettati in tutte le fasi e stiamo valutando con grande attenzione le proposte prevenute. Sono contento di aver avviato una ricerca parallela sulla fruizione in-app, per ora separata dal nastro di pianificazione anche se in futuro, ripeto, la ricerca fornirà tutte le informazioni in modo integrato.

Prima ha parlato dei cookie?

Come Audiweb siamo convinti che la misura reale, che proponiamo al mercato e che rilasciamo, siano gli utenti unici, non i cookie. E poi c’è tutto il tema del mobile. Abbiamo visto che il rapporto cookie - individui è rilevante per il pc; nel mobile il divario si amplifica anche alla luce del fenomeno dei cookie di sessione. Audiweb 2.0 sarà una ricerca completamente rinnovata con cui potremo rilevare nel modo più ampio e completo possibile l’audience internet italiana.

Solo questo o c’è qualcosa di più? Mi riferisco in particolare alle discussioni affrontate all’A-Day.

Il mercato nelle sue varie componenti deve trovare un accordo sulla definizioni e le convenzioni; Audiweb può divenire a seguire il luogo depositario di tali “regole” ed eventualmente il certificatore.

Quale sarà il futuro della società dopo il beauty contest?

Ci vorranno mesi per consolidare il nuovo sistema. Sicuramente lavoreremo per integrare con ancora maggiore impegno il mercato programmatic. E poi dovremmo creare un sistema evoluto e aperto ai cambiamenti. La messa a regime della nuova ricerca richiederà un periodo esteso, di vari mesi. A seguire dovremo affrontare lo sviluppo del mercato in logica programmatic. Nel mentre il sistema dovrà essere vigile rispetto all’evoluzione continua, accogliendo dove necessario le tendenze emergenti.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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