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A+E Networks: da gennaio nuovo look&feel per Crime+Investigation, raccolta nel fiscal year in leggera crescita

Autore: S Antonini


Il posizionamento punterà sul carattere investigativo; l’anno chiuso a giugno 2016 è positivo per il broadcaster guidato in Italia da Sherin Salvetti, nel 2017 previsto un rilancio di immagine anche per History

Il 2017 sarà l’anno del rebranding per i canali di A+E Networks, broadcaster americano partecipato da Disney-ABC di Hearst Corporation presente in Italia sulla piattaforma Sky con History e Crime+Investigation. Proprio quest’ultimo canale, incentrato sui generi factual e docufiction dedicati al crimine, inaugurerà la nuova immagine già il 17 gennaio.

Il restyling grafico, pensato e realizzato dalla casa madre oltreoceano, punta sul tema della ricerca della verità, come recita anche il nuovo payoff, per sottolineare il carattere sempre più investigativo e da documentario dei contenuti di canale. «Il cambio di “look & feel” arriva dopo tre anni dal lancio del canale – spiega Sherin Salvetti, managing director di A+E Networks Italia – con l’obiettivo di sottolineare la nostra vocazione a raccontare la realtà attraverso il punto di vista del crime, con un linguaggio autoriale e i mezzi dei grandi documentari».

Un esempio di questo tipo di prodotti è la nuova serie sui serial killer americani prodotta da Alex Gibney (“Going clear: Scientology e la prigione della fede”; “Mea Maxima Culpa”) e realizzata dalla coppia di filmmaker Josh Zeman e Rachel Miller, specializzati in giornalismo investigativo. “Killing season” – ribattezzata “Sulle tracce del serial killer” - parte da un famoso caso di omicidi seriali scoperto a Long Island per poi tracciare un quadro del fenomeno negli USA. La serie sarà in onda dal 22 gennaio ed è stata presentata ieri in anteprima allo Iulm di Milano nell’ambito del Noir Festival 2016. Con il rebranding, il canale si apre anche all’esplorazione dei cyber-crimini, con produzioni dedicate a questo argomento, e prosegue nel racconto delle sette religiose. Dopo la serie sui mormoni, il 19 febbraio arriverà il primo di due prodotti che parlano di Scientology: “La mia fuga da Scientology”, sulla vicenda dell’attrice Usa Leah Remini. Seguirà un secondo, in primavera.

Sherin Salvetti Sherin Salvetti

«Continueremo anche nelle produzioni italiane, con l’obiettivo di riuscire a programmarne almeno due per stagione. Vorremmo realizzare una seconda serie di “Camorriste” e proseguire nelle collaborazioni come quella con Nicolai Lilin realizzata per il programma “60 giorni all’inferno”», commenta sempre Sherin Salvetti. Al momento, è in onda la terza stagione di “Profondo nero” con Carlo Lucarelli. I dati sugli ascolti segnalano 350mila spettatori medi e 1,2 milioni di contatti unici per “Camorriste”, la serie più vista del canale, mentre “Yara”, il documentario di investigazione sul caso di Yara Gambirasio, ha generato un ascolto di 343mila spettatori medi e 536mila unici, e anche in questo caso si tratta di un record per il genere “speciali”. “Profondo nero” stagione 2 ha 229mila spettatori medi e più di 1,3 milioni di contatti unici; “I miei 60 giorni all’inferno” prima stagione ha raggiunto i 167mila spettatori medi e 1,4 milioni di contatti unici, ed è la serie lunga più vista dal lancio del canale, con una permanenza media del 60% della durata totale del programma.

La seconda con Lilin ha avuto 84mila spettatori medi e 575mila contatti unici nelle prime sette settimane di programmazione. L’editore segnala ottimi risultati a novembre con una crescita del 20% in prime time anno su anno: «Il canale cresce bene, ma il fatto di essere trasmessi solo in HD ci fa perdere potenziale – spiega Salvetti -. Il nostro è un canale seguito soprattutto dalle donne (tra i 25 e i 54, ndr), che spesso non hanno la gestione del telecomando principale e ci seguono dal secondo apparecchio di casa non in alta definizione. Abbiamo sempre supportato Sky sulle sue politiche relative al primato tecnologico, ma stiamo anche parlando della possibilità di aprire un canale in standard definition per avere una distribuzione più piena». Intanto, la raccolta pubblicitaria dei canali A+E Networks dell’ultimo anno fiscale, chiuso a giugno 2016 (gestita da Sky Media), è in leggera crescita.

Lo conferma il direttore marketing Simone D’Amelio Bonelli: «Dopo mesi poco attivi come luglio e agosto, ci sembra che la ripresa sia un po’ più vivace, anche se sugli andamenti pesa l’incertezza politica che di solito fa da zavorra agli investimenti pubblicitari. Inoltre, a differenza dello scorso anno fiscale, non possiamo contare sull’energia portata dagli eventi sportivi. Quest’anno ci appare più calmo dello scorso e più complesso da decifrare, in questo momento».  Il rebranding di Crime+Investigation sarà supportato da un lancio radio, affissioni e dinamica a Milano e Roma. Anche History sarà oggetto di rebranding in primavera, mentre venerdì 16 dicembre su questo canale parte “Radici”, una nuova produzione tratta dal famoso romanzo di Alex Haley. A supporto di questo lancio è prevista una campagna realizzata con la collaborazione di SuperHumans, che è stata scelta a seguito di una gara a tre.


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Sky

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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