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Twitter, per il New York Times le trattative con Salesforce vanno avanti

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Sempre più voci si rincorrono sul futuro della società che, in attesa della trimestrale del 27 ottobre, è on air con una campagna ooh a New York

C’è ancora grande incertezza sul futuro di Twitter, il cui titolo sta rimbalzando verso il basso a Wall Street, dopo diversi report che hanno indicato come tutti i potenziali acquirenti si siano tirati indietro. Ma nella notte di ieri il New York Times ha nuovamente trattato il tema del processo di vendita della società: Salesforce non sarebbe fuori come segnalato da gran parte dei media americani. Nonostante ciò, secondo quanto rivela il Nyt, un grande investitore del colosso guidato da Marc Benioff starebbe cercando di bloccare le trattative. Che comunque stanno andando avanti. E per il New York Times, il ceo di Twitter Jack Dorsey starebbe cambiando idea e sarebbe favorevole alla vendita, a patto che venga mantenuta l’integrità del prodotto. Una novità importante rispetto a un mese fa, quando Dorsey si opponeva alla cessione della società. Allo stesso tempo, il management di Twitter sta pensando anche all’eventualità di rimanere indipendente. I vertici della società hanno chiarito la missione di Twitter, come mezzo di informazione in tempo reale e fornitore di servizi di live streaming, ma sarebbero preoccupati dalla volatilità del titolo e dallo scetticismo degli investitori sul futuro.

salesforce salesforce

Incognite e certezze

 

Il prossimo 27 ottobre Twitter affronterà il test trimestrale, una sorta di prova della verità per i potenziali compratori. L’azienda è da sempre alle prese con problemi di crescita dell’utenza, ritenuta troppo contenuta dagli analisti, con un impatto negativo sul trend di sviluppo dei ricavi. Inoltre Twitter non è profittevole, specialmente a causa di premi molto alti agli impiegati e ad elevati investimenti in R&D. Tutto ciò potrebbe portare a disinvestimenti e vendite di diversi asset come Vine, Fabric, che aveva attirato l’interesse di Microsoft e di IBM. Un clima che, sempre per il New York Times, si sta riflettendo negativamente sull’umore dei dipendenti e dei dirigenti, andando a complicare ulteriormente la situazione, a causa anche di voci di nuovi licenziamenti dopo quelli annunciati a ottobre dello scorso anno. Eppure, lo si è detto molte volte, Twitter ha tutte le carte in regola per invertire la rotta. Il cambio di posizionamento, con focus sul tema dell’informazione in tempo reale più che sul social networking, e il fatto di essere un riferimento per diverse nicchie di protagonisti, dai giornalisti agli avvocati fino agli appassionati di sport e molti altri, rendono Twitter unico. La società, poi, da quando è stata fondata ha raccolto una mole enorme di dati sul suo pubblico, un vero e proprio tesoro strategico, che potrebbe addirittura motivarne l’acquisizione da parte di Salesforce.

twitter

Il live streaming produce i primi importanti risultati

 

Per rassicurare gli animi, Dorsey ha inviato delle comunicazioni interne, una a metà settembre e l’altra a settimana scorsa, di cui il NYT è entrato in possesso. A settembre, il ceo ha usato un tono consolatorio nei confronti degli impiegati, sottolineando i progressi in tema di live streaming, grazie ai primi risultati della trasmissione delle partite del thursday night di NFL, non facendo riferimento alla vendita della società. Proprio il live streaming è uno dei fronti caldi da cui Twitter sta ricevendo le prime importanti soddisfazioni. In grande crescita c’è il pubblico dell’NFL non loggato alla piattaforma, arrivato a contare per il 15% della viewership complessiva. Il focus sul live streaming, infatti, non è casuale: con questa tipologia di servizi la piattaforma vuole attrarre nuovi utenti. E, infatti, secondo alcune fonti, il trend di crescita dell’utenza, seppur modesto dovrebbe continuare dopo le 3 milioni di teste aggiunte lo scorso trimestre.

Una campagna a New York

 

I problemi di utenza sono stati spesso associati alla difficoltà di utilizzare Twitter. Per questo la società ha deciso di aumentare la spesa marketing e varato le prime campagne. E proprio in questi giorni la comunicazione è on air in alcune delle stazioni della metropolitana della Grande Mela. È divertente notare come gli annunci non spieghino il funzionamento di Twitter ma raffigurino dei punti di domanda e dei punti esclamativi con un piccolo uccellino, simbolo di una piattaforma alla ricerca di una sua identità.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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