ABBONATI

Successo del convegno UPA “GDPR, comunicazione e attività di marketing: cosa cambia davvero in Italia. Istruzioni per l’uso”

Autore: Redazione


L’associazione guidata da Lorenzo Sassoli de Bianchi ha organizzato ieri con lo Studio legale FTCC un incontro sul tema della regolamentazione in arrivo sulla privacy

Su iniziativa di UPA, l’associazione delle aziende che investono in pubblicità, e dello Studio legale FTCC (Fusi Testa Cottafavi Canu) si è tenuto ieri a Milano, al Piccolo Teatro Grassi, un incontro aperto a tutto il mondo della comunicazione sul tema “GDPR, comunicazione e attività di marketing: cosa cambia davvero in Italia. Istruzioni per l’uso”. La partecipazione di Giovanna Bianchi Clerici, componente del Collegio del Garante Privacy, ha offerto lo spunto per un confronto diretto con l’Autorità su temi di grande impatto per la vita delle aziende, in un momento in cui la digitalizzazione permette di raccogliere dati sempre più ricchi e complessi e la capacità pressoché infinita di elaborazione delle informazioni rende più problematico il rapporto con il consumatore. Lorenzo Sassoli de Bianchi Nell’introduzione alla giornata, il presidente dell’UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, ha ribadito agli oltre 500 presenti, rappresentanti del mondo imprenditoriale, pubblicitario, legale e della stampa, la necessità che per le aziende si inauguri una nuova stagione della cultura della privacy che deve diventare parte integrante della cultura aziendale, rispettando il consumatore e la sua identità. Il consumatore, così, acquisirà un ruolo attivo nel processo. Spesso vissuta come una barriera alle performance di business, la privacy, invece, se ben gestita, permette alle aziende di meglio selezionare tra la quantità di big data ormai patrimonio del sistema, rendendoli intellegibili e utilizzabili. Certamente la sua applicazione è una sfida enorme per le aziende, sia in termini di persone da dedicare che di costi da sostenere e di riassetti organizzativi. Il consumatore non si sentirà più escluso e potrà scegliere se, quando e come autorizzare l’uso dei propri dati. La data protection costituirà anche una leva per la creazione di posti di lavoro qualificati. All’alba dell’affermarsi dell’intelligenza artificiale, la data protection potrà essere uno strumento per umanizzare la quarta rivoluzione industriale aumentando il rispetto per gli esseri umani. Giovanna Bianchi Clerici Anche la presenza di Giovanna Bianchi Clerici ha portato un senso di sicurezza al bisogno di certezze da parte delle aziende, aiutando a dipanare la matassa e fornendo una bussola autorevole su cosa aspetta gli operatori da qui al 25 maggio, data dell’entrata in vigore del Regolamento. UPA ha cercato di muoversi con tempismo e attivismo insieme allo studio FTCC, producendo non solo formazione e linee guida sui diversi temi ma, anche, predisponendo documenti a copertura delle diverse necessità, dal modello di registro al fac-simile di nomina del DPO a vantaggio dei propri associati. Così come per i cookies, anche in questo caso il confronto con il Garante non può che essere di alto valore aggiunto. Un proficuo rapporto fra aziende e istituzioni permette di calare senza patemi i dettati normativi nella realtà operativa. Giovanna Bianchi Clerici, nel suo intervento, ha sottolineato come l’applicazione del Regolamento rappresenti una vera e propria rivoluzione copernicana nell’approccio alla protezione dei dati personali. E ha ricordato, in particolare, come il principio cardine del nuovo quadro normativo sia quello della responsabilizzazione di chi tratta i dati, il quale godrà di maggior autonomia rispetto al passato in merito alla loro gestione ma che, al contempo, dovrà valutare i rischi che alcuni trattamenti di dati personali presentano, e predisporre tutte le misure atte a proteggerli. Anche il ruolo del Garante cambia: non sarà più di tipo autorizzativo, ma di vigilanza sul rispetto delle regole. L’Autorità, ha aggiunto la componente del Collegio, è impegnata ad accompagnare i soggetti pubblici e privati nell’attuazione delle nuove norme con un costante lavoro di formazione e informazione, anche attraverso linee guida all’applicazione del Regolamento. I contributi dello Studio FTCC Si è passati poi alla parte più operativa della mattinata, coordinata da Cinzia Gaeta, presidente della commissione giuridica di UPA, con le relazioni degli avvocati Paolina Testa, Santina Parrello e Pierluigi Cottafavi dello Studio FTCC che, entrando nello specifico delle regole che interessano il mondo della comunicazione, hanno illustrato quali nuovi adempimenti devono essere messi in campo dalle aziende rispetto alla legge attuale di data protection. Questo lavoro di confronto permette agli operatori di integrare o sostituire prassi precedentemente adottate per la data privacy, rendendo più snello il processo dove l’azienda fosse già in regola con normative precedenti. Alcuni temi delicati quali i dati sui minori, la profilazione, ma anche le norme che regolano informativa e consenso, sono stati illustrati dai legali, anche con riferimento a casi concreti. Tommaso Giola Interessante è stato anche aver introdotto alcune case history di raccolta e utilizzo dei dati ai fini pubblicitari in ambiente digitale e di averne sollevato il confronto con i legali, ponendo quesiti al fine di essere aderenti alle normative. Alberto Vivaldelli, responsabile digital di UPA, ha illustrato le motivazioni che hanno reso opportuno questo dibattito e ha introdotto la presentazione di Tommaso Giola, co-founder & coo di Neodata Group, che ha parlato di operazioni di riconciliazione dei diversi profili e delle differenze di comportamento nel trattare dati di 1° parte o di 3° parte ma anche di utilizzo di dati nei processi di inferenza e di profilazioni di utenti presenti nel CRM. Corrado Pomodoro Infine, molto importante il trasferimento dei dati all’estero per elaborazioni particolari (oggi sempre più i server sono dislocati in tutto il mondo anche per convenienza economica) e le regole di ingaggio per accesso e utilizzo dei dati nei Paesi extra UE. Il dibattito ha richiamato anche il tema della sicurezza nella conservazione e nella gestione dei dati: Corrado Pomodoro, senior manager di HSPI, ha parlato di analisi dei rischi IT, delle tecniche per valutarli, di come selezionare le misure di sicurezza e quali sono i punti di riferimento per non partire da zero nel complesso mondo della cybersecurity. La parola “rischi” infatti ricorre oltre 80 volte nel testo del GDPR, ma cosa sono i rischi? E come affrontarli? È questo il compito degli specialisti. Le aziende L’ultima parte della mattinata ha visto tre aziende illustrare quali sistemi e modelli hanno adottato al loro interno per gestire i flussi informativi che le diverse parti operative generano quotidianamente: dalla gestione dei dati del consumatore attraverso accesso al sito, operazioni a premio, CRM alle liste di fornitori o al personale. Gianluca De Girolamo di Ferrero, Stefania Furlanetto di Heineken e Ada Fiaschi di Alitalia hanno portato un contributo concreto e anticipatore al convegno. Da registrare, infine, anche che UPA ha aperto un tavolo di lavoro permanente con il Garante per monitorare l’avanzamento delle normative in tema di privacy.  

Tag:

Upa

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy