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Sport Fair, lo spazio online dove lo sport assume una dimensione magica

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Fabrizio Spinelli, editore della testata internet che vuole porsi come punto di riferimento per il settore, avvalendosi dell’aiuto di Sport Network come concessionaria, spiega le strategie, con il native come soluzione privilegiata

Il mondo editoriale dello sport è sempre più affollato, ma quando si parla di giornalismo di qualità lo spazio per emergere lo si trova sempre. E con questa premessa Sport Fair, il nuovo sito web sportivo online che punta a essere il punto di riferimento per chi ama lo sport a 360 gradi, a poco più di un anno dalla sua nascita ha già ottenuto buoni risultati. Fabrizio Spinelli, amministratore unico di Ergo Digital, società editrice di Sport Fair, racconta a DailyNet, in una lunga e interessante intervista, la nuova realtà editoriale, ne delinea le offerte per inserzionisti e lettori, esprimendo inoltre il proprio punto di vista sulle tendenze digital del momento. Sport Fair è un progetto editoriale relativamente recente in un panorama come quello dell’editoria sportiva che appare piuttosto denso di player. Quali sono le caratteristiche principali di Sport Fair e a cosa si deve il suo successo? «Noi abbiamo voluto creare un sito web che potesse diventare un punto di riferimento per chi ama lo sport a 360° indipendentemente dalla disciplina preferita e lo segue anche da sportivo, non solo da osservatore ma anche da praticante, seppur amatoriale e non per forza professionista. Insomma, un sito web per sportivi doc. Sport Fair tratta temi classici ma con attenzione particolare allo stile, esaltando la bellezza dello sport, dei suoi protagonisti e delle sue storie. Fino a oggi Sport Fair sta riscuotendo un gran successo probabilmente grazie a questo nuovo format: “tutto il bello dello sport”. Gli utenti hanno voglia di leggere e navigare un sito che gli racconti qualcosa di piacevole e noi ci sforziamo ogni giorno per dare dei contenuti che possano soddisfare tutti anche se, trattandosi di informazione, non possiamo esimerci dal raccontare anche gli episodi spiacevoli come gli scandali che hanno colpito recentemente molti sport o, ad esempio, la disgraziata morte di Salom. Raccontiamo quotidianamente storie bellissime di ogni sport e, probabilmente, è questo che piace. In sostanza un quotidiano sportivo con un taglio da magazine cool». Schermata 2016-07-04 alle 16.46.23 Qual è l’andamento dell’audience e la sua composizione? «Il giornale è molto giovane, siamo partiti da zero con l’esperienza di altri giornali posizionati in maniera diversa e già a quasi un anno dal lancio abbiamo capito che ci stiamo muovendo nella direzione giusta: i lettori aumentano mese dopo mese e i fan su Facebook altrettanto. Audiweb ha identificato la nostra audience in persone di fascia alta che è proprio il target di sport di nicchia come golf, tennis, vela e box. Il calcio fa la sua parte ma sorprendentemente rappresenta una minima percentuale del nostro lavoro editoriale». In che modo è strutturata l’offerta per gli inserzionisti quali sono le ultime novità a disposizione di chi vuole visibilità su Sport Fair? «Sport Fair è entrato in concessione pubblicitaria con Sport Network da qualche mese pertanto la nostra attività principale è concentrata prevalentemente sugli aspetti editoriali e a loro lasciamo le incombenze commerciali. Per quello che compete a noi parlando di native advertising, invece, cerchiamo di muoverci coerentemente con quanto richiede il mercato. Sport Network è tra la prima concessionaria di sport in Italia quindi è il partner migliore per un giornale come Sport Fair che racconta lo sport, esaltandone la bellezza». Social, mobile e programmatic, come vi state muovendo su questi fronti? «Lavoriamo in completa sinergia con la concessionaria, che ci tiene aggiornati sulle nuove opportunità , e con la nostra azienda consociata che sviluppa tutti i progetti web pertanto riusciamo a districarci naturalmente anche nei tecnicismi del web, sia lato advertising sia se consideriamo le continue implementazioni che facciamo sul sito per renderlo sempre più veloce e performante in termini di viewability e velocità di navigazione.Abbiamo a cuore i social e il mobile. A maggior ragione un sito web come Sport Fair, focalizzato sul lifestyle e quindi anche sugli accessori sportivi, non può che essere al passo con i tempi e in piena sintonia con gli strumenti più evoluti dei nostri giorni». Quest’anno ci sono diversi e importanti eventi sportivi, come vi state preparando? Diversificate la vostra offerta in base al singolo evento? Se si come? Quali sono le prossime manifestazioni per voi e il vostro pubblico? «Abbiamo iniziato qualche mese fa con il Salone di Ginevra lanciando uno speciale ed è andato abbastanza bene. Faremo uno speciale per ogni evento sportivo importante con una doppia valenza: una commerciale e una editoriale. Abbiamo già individuato gli eventi più importanti che seguiremo con un focus specifico; lo Speciale sugli Internazionali di Tennis di Roma è stato un grande successo, come quello per il Roland Garros. Adesso abbiamo in corso lo speciale su Euro 2016 che aspettavamo con ansia e tra qualche giorno seguirà quello su Wimbledon, poi il Tour de France, il preolimpico di Basket per arrivare ad agosto pronti per le Olimpiadi di Rio. A settembre avremo lo speciale dedicato all’Open d’Italia di golf, subito dopo quello del salone dell’auto di Francoforte e il super speciale della Champions League che durerà fino alla finale al Millenimu Stadium di Cardiff. A novembre faremo anche uno speciale per gli incontri autunnali delle Nazionali di rugby. Un calendario abbastanza pieno, insomma…». A general view takent during the French tennis Open men's final match between Serbia's Novak Djokovic and Spain's Rafael Nadal at the Roland Garros stadium in Paris on June 8, 2014. AFP PHOTO / PATRICK KOVARIK Andamento dei primi 6 mesi dell’anno? «I dati dei primi tre mesi hanno confermato le aspettative che erano state caute. Lettori in aumento, fan in aumento, questi sono ottimi dati e puntiamo a migliorarli sensibilmente nel prossimo semestre soprattutto alla luce deitantissimi eventi sportivi che ci saranno in estate e a quelli che seguiranno successivamente. Abbiamo avuto un trend di crescita sorprendente, merito delle attività che abbiamo fatto al momento del lancio e che continuiamo a fare grazie alla nostra esperienza editoriale, tecnica e di marketing. Siamo riusciti a far conoscere Sport Fair ai lettori degli altri giornali dando loro un altro prodotto editoriale di qualità e lo hanno apprezzato». La vostra visione del settore sportivo tra 5 anni? Come vi vedete e come credete che si giocherà la competizione. in particolare con i giganti Google e Facebook? «Tra 5 anni il settore non sarà troppo lontano da quello che è attualmente: sarà una fisiologica evoluzione, sempre meno cartaceo (quasi per nulla) e sempre più digitale. La differenza sostanziale sarà nei contenuti pubblicitari: ci saranno molte più pubblicità testuali, il native advertising sarà presente ovunque, gli articoli sponsorizzati saranno di altissima qualità e si confonderanno con i contenuti non pubblicitari. Google e Facebook diventeranno la fonte più importante di informazione e la cosa più sconvolgente è che non producono contenuti. Questo è emblematico per capire un dettaglio non poco significativo: per fare informazione ad alti livelli saranno strategici tecnici seo e social media manager esperti, supportati da un lavoro di qualità sempre più elevata perché serviranno contenuti eccellenti per differenziarsi dagli altri per dare sempre ai lettori la possibilità di navigare e leggere nella maniera più piacevole possibile».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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