È realtà la
joint venture tra PRS e Publishare. Le due aziende hanno comunicato l’ingresso, attraverso una sua partecipata, della concessionaria di
Alfredo Bernardini de Pace nel capitale sociale di Publishare con una quota del 20% ceduta da
Matteo Sordo che esce così dall’azionariato.
Il 30% delle quote è di proprietà di
Sandro Parenzo, editore di
Telelombardia e
Antenna 3, e il restante 50% è suddiviso tra
Angela Ciancio,
Filippo Jannacopulos e
Paolo Torino, rispettivamente editori di
Antenna Sicilia, Rete Veneta e
Canale 21. Questi ultimi due editori erano entrati nella compagine societaria all’uscita di
Renzo Campione, già fondatore di Publishare con Parenzo, di cui avevano rilevato il 30%.
Obiettivo, ricompattare il mercato locale e supportare il progetto La10
L’operazione prelude a un ricompattamento del mercato pubblicitario delle tv locali, sostanzialmente spaccato tra le due concessionarie protagoniste dell’operazione. Tra gli obiettivi strategici, quello di supportare il progetto
La10, il consorzio di tv locali -
Tele Norba, Telelombardia/Antenna 3, Antenna Sicilia e
Videolina – che punta all’LCN 10 del digitale terrestre in chiaro.
Lo spiega a DailyMedia
Federico Silvestri, amministratore delegato di PRS, che assume la guida anche di Publishare e le deleghe per portare avanti gli obiettivi delineati. Publishare ha chiuso il 2015 con un fatturato di 14 milioni di euro. Nel 2016 i ricavi subiranno senz’altro un ridimensionamento, per via dell’uscita dal perimetro di alcune emittenti, tra cui
Tv2000 e Tele Norba passate proprio a PRS.
Quest’ultima nel 2015 ha avuto un giro d’affari di 60 milioni di euro. «Per far crescere Publishare - spiega Silvestri - guarderemo a tutte le opportunità aperte nel mercato, anche presso altri mezzi». Attualmente, Publishare cura la raccolta di oltre 30 emittenti distribuite in tutta italia, del
Fatto Quotidiano, il cui contratto scade a fine anno, e di
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