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In Uk Sky lancia la piattaforma AdSmart

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All’Advertising Week di Londra, Andrew Mortimer, director of media di Sky, è intervenuto sulle strategie della società, che ritiene la tv il mezzo più coinvolgente. Ma c’è molto bisogno del supporto che proviene dal digitale e di una nuova spinta data dall’addressable tv. Su Sky AdSmart investiti 25 milioni di sterline

Londra è una città caotica. Forse, in Europa, la capitale britannica esprime questa qualità più di qualunque altra. Ma è anche il centro nevralgico continentale del business. L’Advertising Week vuole ribadire entrambe queste caratteristiche, attraverso speaker di livello mondiale e un’organizzazione che pur lasciando un po’ a desiderare per la delicata gestione dei flussi e alcune location troppo anguste per contenere i tantissimi accreditati ai vari eventi, ha saputo mettere in piedi una kermesse di assoluto valore internazionale.  

Believing In Better

Believing In Better è lo speech che ha aperto la seconda giornata dell'Ad Week di Londra, attraverso un confronto tra Andrew Mortimer, director of media di Sky Gideon Spanier, head of media Campaign & Media Week. La società è allo stesso tempo il più grande advertiser in Uk e l’entertainment company leader in Europa, con più di 21 milioni di clienti tra Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Germania e Austria. Non solo: primeggia anche a livello tecnologico grazie al recente lancio di Sky Q, di Now Tv e del servizio di targeted advertising proprietario Sky AdSmart.  

Sky scommette forte sui social: in vista i video a 360 gradi

In qualità di top spender, Sky non può fare a meno delle grandi piattaforme social: «Facebook è uno dei nostri interlocutori principali - ha detto Mortimer -. Il modo in cui ci interfacciamo con il team della piattaforma è cambiato da un po’ di tempo a questa parte. Ci incontriamo ogni trimestre per studiare le migliori case history e trovare nuove maniere di migliorare l’offerta. Adesso stiamo discutendo sui video a 360 gradi, che potrebbero migliorare la nostra proposta contenutistica, e abbiamo anche prodotto uno show dedicato alla piattaforma. Grazie a questo social network possiamo targettizzare più di 7 milioni di consumatori, ma non tutti saranno bersaglio delle ads. Quello che cerchiamo di fare, infatti, è sviluppare diversi modelli di engagement, e per ora i numeri ci stanno dando ragione. Il livello di interesse, di interazioni e, in particolare, di sharing si è nettamente alzato» ha continuato.  

Tv e rapporti con le agenzie

Fermo restando che «la tv resta ancora il media più ingaggiante. Ma la sua potenza deve essere rinvigorita - ha commentato il manager -, e per questo abbiamo investito nell’addressable tv. Stiamo investendo molto anche sui contenuti, da qualche anno abbiamo contatti con le case di produzione cinematografiche e abbiamo partecipato alla realizzazione di “Toy Story”, “Minions” e “X Men”. Una strategia che ha dato i suoi frutti, generando un grande engagement e aprendo prospettive pubblicitarie di grande interesse. Abbiamo prodotto uno spot che pubblicizza la nostra offerta telco attraverso i personaggi del film». Tutto questo mettendo insieme due dei tre principali business del gruppo. Il terzo è l’advertising.   Andrew Mortimer Andrew Mortimer  

Sky AdSmart, un modello pubblicitario all'avanguardia

La piattaforma pubblicitaria di Sky è stata costituita a fronte di un investimento da 25 milioni di sterline, «diventando, così, il nostro progetto più ambizioso di sempre. Devo ringraziare Mediacom per il supporto e per le conversazioni costruttive che ci hanno aiutato nella costituzione dei nostri formati» ha sottolineato Mortimer. In questo scenario, la relazione tra media agency e creativi è un punto fondamentale. «Lavoriamo fianco a fianco con entrambe per capire cosa funziona e cosa no, rendendoci così conto delle potenzialità dei nostri contenuti. Per esempio, adesso stiamo sviluppando nuove idee per l’outdoor, cercando di personalizzare le creatività in base all’area in cui avviene l’esposizione», ha specificato Mortimer.  

Mortimer: Con Netflix ci troviamo in posizione fortunata

Nel segmento di riferimento per Sky, i premium video content, si sta sviluppando una certa lotta con Netflix, pronto a conquistare spazi sempre più grandi. «Netflix si rivolge a segmenti diversi dal nostro, a chi non ha intenzione di sottoscrivere un contratto, ad esempio. Il mercato, comunque, si sta facendo interessante, ma noi ci troviamo in una posizione fortunata», ha concluso Andrew Mortimer.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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