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PubMatic, Android sorpassa per la prima volta iOS con l’eCPM delle sue app

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Secondo il mobile index report del Q4 dell'azienda, le applicazioni mobili hanno sottratto quote di inventory al mobile web per tutto l’arco del 2016

Il motore dei ricavi pubblicitari dell’ecosistema di app di Apple ha sempre battuto quello di Android. Eppure, il primato nella monetizzazione di iOS ha cominciato a mostrare segni di vulnerabilità. Nel quarto trimestre 2016, l’eCPM delle app Android ha superato quello delle applicazioni iOS per la prima volta da quando PubMatic due anni fa ha iniziato il suo Mobile Index Report trimestrale, l’analisi dei dati delle impression mobile attraverso la sua piattaforma Seven.

I risultati del Q4

L’eCPM delle app Android è cresciuto del 79% nel Q4 e ha visto almeno una crescita a due cifre in ognuno dei precedenti trimestri del 2016. Di contro, quello delle app Apple iOS è aumentato del 5% nel Q4. L’eCPM delle app Android è cresciuto in modo significativo in tutte le regioni, mentre le applicazioni iOS hanno registrato una flessione del 5% nelle Americhe. L’EMEA è la regione a più forte crescita di fatturato per le applicazioni su entrambe le piattaforme, con l’eCPM a +110% per Android e a +70% per le applicazioni iOS.

Inventory

Anche l’ad inventory sulle applicazioni Android ha raggiunto iOS nel 2016 ed è a un passo per superarlo nella monetizzazione dei volumi nel 2017. Il volume delle impression delle app mobile è quasi uguale a quello del mobile web. Il divario tra le impression delle app mobile e quelle del web mobile ha continuato a ridursi: queste sono calate dell’8% anno su anno, mentre le prime sono aumentate del 21%. I numeri delle app escludono quelle dei social network come Facebook, Twitter e Snapchat. L’eCPM delle app per dispositivi mobili ha superato del 59% le impression del web mobile nel Q4, alla pari con l’anno precedente.

Header bidding

Tra le altre tendenze, PubMatic ha visto che l’header bidding continua a guidare la crescita nel 2016 e la popolarità dei mercati privati (PMP), così come il fatto che sempre più brand stanno spostano gli acquisti in modalità programmatica. Il mobile header bidding è quello che ha visto la sua adozione crescere di più nel 2016. A livello globale, il numero di impression mobile monetizzate tramite header bidding è aumentato di quasi 50 volte anno su anno nel 4° trimestre. La maggior parte del mobile header bidding è avvenuto sul mobile web. Il volume delle impression tramite header bidding è quasi raddoppiato tra il Q3 e il Q4 del 2016 ed è arrivato a rappresentare i tre quarti delle impression di PubMatic alla fine del 2016. PubMatic prevede che questa tendenza continuerà nel 2017 insieme alla crescita dell’adozione di header bidding nelle applicazioni mobili.

Mobile Private Marketplace

Il volume delle impression su Mobile Private Marketplace (PMP) è cresciuto anno su anno del 202% in Q4, e l’eCPM è quasi raddoppiato a livello globale. I Mobile PMP hanno generato eCMPs del 360% superiori alla media complessiva del mobile nel 4° trimestre 2016, in crescita dal 192% dell’anno prima. Tre quarti delle impressioni mobile vendute tramite PMP erano sul mobile web. PubMatic prevede che nel 2017 l’inventory delle app Android venduta tramite PMP sarà maggiore.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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