Criteo star dell’ad tech: nel 2016 ricavi in crescita e profitti per 87 milioni

Se le principali società dell’ad tech faticano e non poco in Borsa, la francese Criteo ha archiviato un 2016, compreso anche l’ultimo trimestre, davvero positivo. “Abbiamo fatto grandi progressi nel 2016”, ha dichiarato l’amministratore delegato Eric Eichmann in un comunicato, riferendosi in particolare al rafforzamento della piattaforma ecommerce e all’apertura di inedite opportunità di crescita nonché all’acquisizione di novembre di HookLogic. E il giro d’affari della società continua a svilupparsi: nell’anno fiscale 2016 le entrate sono state pari a 1,8 miliardi di dollari, 730 milioni al netto dei costi di acquisizione traffico. L’utile per l’intero 2016 è stato invece pari a 87 milioni, a conferma della capacità di Criteo di generare redditività. Il Q4 di Criteo e l’andamento in EMEA Considerando, invece, l’andamento del solo quarto trimestre, la compagnia transalpina quotata al NASDAQ ha generato ricavi per 567 milioni, che diventano 225 milioni se si  considerano le commissioni ai partner. Nei tre mesi conclusi il 31 dicembre l’utile ha superato i 40 milioni. Risultati positivi anche in EMEA, dove Criteo ha segnato ricavi ex-TAC per 81 milioni di dollari (il 36% degli introiti complessivi) mentre nell’anno fiscale il fatturato ex-TAC è stato di 287 milioni (39% del totale). Oggi Criteo capitalizza 2,83 miliardi. HookLogic Nella nota di accompagnamento al bilancio annuale, Criteo ha ricordato l’acquisizione di HookLogic e come questa si è concretamente tradotta nella proposta commerciale. La società offre un ad exchange che consente ai brand di targettizzare e raggiungere audience sui siti dei retailer e la sua tecnologia è confluita sotto il cappello dei Criteo Sponsored Products. Oggi l’azienda ha 2.500 dipendenti, oltre 14mila inserzionisti, di cui ne ha aggiunti 1.600 solo nel corso dell’ultimo quarter.