Senza il consenso esplicito degli utenti è vietato trasferire informazioni. Questa la tesi da Amburgo
Facebook ancora nel mirino delle autorità tedesche. Questa volta è WhatsApp, l’app di messaggistica acquisita per 19 miliardi di dollari a finire nell’occhio del ciclone, per le sue politiche sulla privacy già sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione europea e degli Stati Uniti. Da Amburgo, infatti, è partita la richiesta di fermare il trattamento dei dati degli utenti tedeschi che utilizzano il servizio di chat. Non solo, a Facebook è stata intimata anche la cancellazione delle informazioni già in possesso. La tesi è che non esiste una base legale affinché Facebook si serva delle informazioni degli user di WhatsApp, che in Germania sono 35 milioni. Questo perché non c’è una decisione esplicita di una connessione con gli account Facebook da parte degli stessi. Facebook dovrebbe chiedere il consenso in anticipo e questo non è avvenuto. Il braccio di ferro tra i guardiani della privacy tedeschi e la società di Menlo Park sul tema della regole sulla privacy dura da diversi anni. Il social ha sempre sostenuto che solo l’Irlanda, unico Paese europeo dove ha sede legale, ha giurisdizione in materia anche se in una nota ha affermato di essere pronto a collaborare con Amburgo per risolvere qualsiasi questione.
WhatsApp vs. Europa
A fine agosto, aveva fatto scalpore l’annuncio di Facebook, che aveva detto di essere pronto a dare i dati degli utenti di WhatsApp agli advertiser, per migliorare il targeting su Facebook e Instagram, consentendo alle aziende di inviare comunicazioni personalizzate agli stessi utenti di WhatsApp. Una mossa naturale per il business della società, che può così monetizzare WhatsApp ma in conflitto con le norme europee in materia di privacy. A sua difesa, WhatsApp aveva affermato che i messaggi criptati sono privati e non sono visibili a nessuno. “Non WhatsApp, non Facebook e nessun altro condividerà il tuo numero di telefono”, spiegava un blogpost, precisando come gli advertiser non avranno accesso ai numeri di telefono. Nonostante ciò, gli stessi numeri saranno utilizzati per offrire annunci più rilevanti, oltre ad affinare il servizio di suggerimento degli amici. Sul tema è in programma una riunione a Bruxelles questa settimana.