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Un anno pieno di opportunità per PrestaShop in attesa del PrestaShop Day

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Luca Mastroianni, country manager Italia della società, racconta l’universo della company, tra nuovi sviluppi professionali e sfide future, facendo luce sull’evento dedicato a tutta la community ecommerce, che approda per la prima volta nel nostro Paese

Nel 2016 il mercato ecommerce nel Fashion ha superato gli 1,8 miliardi di euro con un incremento del +25% sul 2015. Questo è quanto emerso dalla fotografia scattata dall’Osservatorio eCommerce b2c. Tale tendenza è confermata anche da Luca Mastroianni, country manager Italia di PrestaShop, società leader nelle piattaforme open source per l’ecommerce, che racconta l’universo della società. logo prestashop PER PRIMA.jpg

Qual è lo status attuale dell'ecommerce in Italia?

«L’ecommerce in Italia vive un momento molto positivo come testimoniano i tassi di crescita a doppia cifra. Tuttavia, la penetrazione dell’online sul totale delle vendite (4%) è ancora al di sotto della media europea (6%) e molto lontana da paesi come Uk e Germania, rispettivamente a 17% e 12%. In alcuni comparti riusciamo però ad affermarci anche a livello internazionale. È il caso del Fashion, unico settore dove le l’Italia esporta più di quanto importa grazie alla combinazione di due fattori: eccellenza di prodotto e un modello distributivo molto competitivo».

E per il futuro?

«Un futuro ricco di opportunità per coloro che riescono a combinare l’eccellenza di prodotto made in Italy con un modello distributivo competitivo così come sta avvenendo per il Fashion. Quanto alla recente Brexit, è verosimile immaginare che nei prossimi due anni non ci saranno grossi cambiamenti in quanto sarà mantenuto lo status quo. Successivamente all’uscita formale del Regno Unito dall’UE, tutto dipenderà dalle politiche che decideranno di applicare. In ogni caso, anche in presenza di un regime di libero scambio da e verso l’UE, si verrebbe a creare una barriera doganale, se non altro dal punto di vista amministrativo e dell’IVA. Pertanto, sarà meno semplice per le imprese italiane esportare in Uk ma allo stesso tempo, si apriranno opportunità in quei settori che vedono il Regno Unito come paese esportatore».

Che cosa offrite a chi vuole mangiare un ecommerce?

«Fondata nel 2007, PrestaShop mette a disposizione della propria community una piattaforma di ecommerce sviluppata in open source. La forza di PrestaShop risiede nella sua community di sviluppatori, partner, agenzie web, che collabora al miglioramento della soluzione e permette ai commercianti online di gestire un eshop affidabile e al minor costo possibile. I principali vantaggi competitivi sono la semplicità d’uso e la scalabilità della piattaforma: intuitiva, flessibile e veloce, PrestaShop è adatto a ogni tipo di ecommerce indipendentemente dalla dimensione del business. Finora hanno scelto PrestaShop più di 250.000 negozi di ecommerce in 207 Paesi».

Tema mobile. Quali sono i pro e i contro di un suo uso? Come sta cambiando la user experience?

«L’Mcommerce è una realtà che rappresenta in Italia il 22% (2015) del fatturato online. Un sito responsive che garantisca una buona user experience anche da mobile è ormai un requisito indispensabile. Con le app mobile poi, oltre a fornire una UX ottimizzata, si sviluppa un formidabile strumento per la fidelizzazione dei clienti. Grazie ai dispositivi mobili riusciamo a essere “sempre connessi”: effettuiamo acquisti online ovunque ci troviamo o acquisti offline più informati, come quando ci troviamo in un negozio e cerchiamo con lo smartphone il prezzo o le caratteristiche di un determinato prodotto. Il mobile diventa pertanto un ponte tra l’online e l’offline». come si è evoluto Il rapporto tra fisico evirtuale? «Osserviamo un’integrazione sempre più spinta quale conseguenza dell’adeguamento delle aziende al comportamento del consumatore: si informa online per poi acquistare offline o viceversa. Tale adeguamento trova però ancora diversi ostacoli. In particolare, è necessario mettere in piedi modelli organizzativi in grado di evitare che l’online sia trattato come “un silos” isolato dall’offline».

A fine settembre a Milano si terrà il PrestaShop Day. Di che cosa si tratta?

«Il PrestaShop Day è l’evento dedicato a tutta la community ecommerce italiana: partner, agenzie web, sviluppatori, imprenditori e merchant. Dopo le edizioni di Parigi e Madrid, l’evento arriva per la prima volta in Italia che rappresenta per PrestaShop il terzo paese per numero di negozi attivi. La prima parte della giornata sarà costituita da conferenze e da una tavola rotonda con i principali attori dell’ecommerce (Paypal, Alibaba, Google, ecc) che si confronteranno sui fattori di successo dell’ecommerce. Dalle 11 alle 18 si alterneranno numerosi workshop tenuti da esperti che condivideranno le migliori strategie per determinare il successo del proprio business online. La giornata si concluderà con i PrestaShop Awards dedicati ai nostri merchant e un cocktail di chiusura per fare networking».  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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