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Milano Fashion Week, la classifica Blogmeter dei migliori brand su Instagram

Autore: Redazione


In 68 hanno sfilato, e tra questi alcuni si sono fatti notare sul social fotografico di Facebook: Gucci, Versace e Moschino sugli scudi, applausi anche per Prada e Fendi

Chiude i battenti la Milano fashion week. E Blogmeter rende subito disponibile il report finale dedicato ai brand che meglio si sono comportati su Instagram tra i 68 che hanno sfilato. In questa terza edizione del report - un’analisi approfondita delle performance in termini di engagement, new followers, unique authors, activity, content strategy - è possibile trovare anche il dettaglio dei top performer nei singoli giorni delle sfilate e un’analisi dei tre Top Social Influencer durante la #MFW, realizzata grazie al nuovo tool Blogmeter Social Influencer. Gucci, un engagement senza rivali Tra tutti i brand che hanno sfilato durante i sei giorni dell’evento, è stato Gucci ad aver generato il più alto tasso di engagement (+58% rispetto alla Fashion Week di settembre), per la precisione 3,8 milioni di interazioni con i suoi post dedicati alla sua sfilata unisex, che si sono rivelati tra l’altro i contenuti più di successo dell’intera settimana della moda milanese. #GucciFW17 è stato il secondo hashtag più coinvolgente dell’analisi con 3,4 milioni di interazioni, mentre #alessandromichele, l’hashtag del fashion designer dell’azienda fiorentina, ha totalizzato 1,3 mln interazioni. Nella ranking dell’engagement, con circa metà delle interazioni di Gucci, seguono Versace e Moschino, entrambi con circa 2 milioni di interazioni; il profilo di Armani, nonostante si sia posizionato primo nelle singole giornate in cui hanno sfilato i suoi marchi, Emporio Armani (venerdì 24 febbraio) e Giorgio Armani (lunedì 27 febbraio), ha conquistato solo un quarto posto nella classifica generale con 1,2 milioni di interazioni. Annakiki, dalla Svezia il profilo Instagram più instancabile A ottenere un numero molto elevato di new follower, dopo il leader Gucci (156.600 new followers), è stato Prada che ha acquisito in sei giorni ben 100 mila nuovi seguaci), mentre il profilo Instagram più attivo è stata la casa di moda svedese Annakiki, che durante la settimana ha pubblicato più di 155 post. Tra gli hashtag utilizzati dai profili Instagram dei brand, il più coinvolgente è stato ovviamente #MFW con 3,7 milioni di interazioni, nonostante non tutti i brand lo abbiano menzionato nei loro post dedicati alla Fashion Week come ad esempio Gucci che ha preferito un hashtag ad hoc per la proprio collezione #GucciFW17 (secondo hashtag più engaging). Il terzo è invece #Moschino con 1,6 milioni di engagement. Moschino e Fendi, lotta all’ultimo post più efficace Se Gucci ha pubblicato i contenuti più coinvolgenti in assoluto, a veicolare i post più efficaci con l’hashtag #MFW sono stati Moschino e Fendi, mentre diversi sono stati i contenuti postati dai fashion brand che facevano riferimento all’attesissima notte degli Oscar, tra cui il più forte in termini di interazioni è stato il post di Gucci con protagonista Ryan Gosling. L’indagine ha individuato anche le tre Influencer più engaging che hanno citato l’hashtag ufficiale #MFW: si tratta della fashion blogger spagnola Aida Domenech (2,4 milioni di interazioni) della modella statunitense Ashley Graham (480.100) e della stylist Sarah Sulzberger Perpich (368.400).

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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