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Ecco perché i marchi dovrebbero rivoluzionare i contenuti mobile per distinguersi

Autore: Redazione


DailyNet ospita oggi, in esclusiva, un articolo firmato da Kay Hsu, Head of Creative Shop di Instagram, in cui vengono indagati gli ultimi sviluppi creativi in tema di video, sempre più legate a formati verticali

di Kay Hsu, Head of Creative Shop di Instagram

Dall’alba del cinema, nel 1895, abbiamo cominciato a guardare schermi orizzontali - a casa, al lavoro, a teatro. Ma, oggi, le persone utilizzano i loro smartphone in verticale per quasi il 98% del tempo (fonte Marketer), tale modalità è diventata la nuova normalità per vedere filmati. E, per i marchi, questa tendenza sta aprendo inedite possibilità di coinvolgimento dei consumatori.

Solo l’anno scorso, è stato stimato che le persone abbiano impiegato 29 minuti al giorno per guardare filmati su mobile, in confronto ai 19 minuti su device fissi (fonte Zenith). Pensate a come utilizzate un telefono, la modalità verticale è quella di default. Questo significa che i brand devono pensare “verticale”, per riflettere il modo con cui i consumatori stanno naturalmente fruendo i loro contenuti.

Quei brand che hanno colto il trend dei filmati verticali stanno già riscontrando degli importanti risultati. Per esempio, Mercedes-Benz è stato uno dei primi a sperimentare gli Ads nelle Instagram Stories. Sfruttando al massimo il frame verticale, Mercedes-Benz ha utilizzato tecniche di editing sperimentando la suddivisione dello schermo per presentare al meglio la sua Cabriolet Classe C. Ma non è solo l’effetto visivo a essere stato straordinario, l’Ads ha portato a un incremento di nove punti nell’ad recall e un aumento di tre punti nell’associazione del messaggio con l’esclusiva tagline Stories.

L’esempio di Mercedes-Benz ci mostra come il video verticale rappresenti una incredibile opportunità per la sperimentazione creativa. Il formato full-screen, infatti, offre un’esperienza immersiva e ingaggiante, costruendo relazioni ancor più forti con l’audience di riferimento.

Ma questo è uno spazio a crescita molto rapida e, con oltre metà degli inserzionisti che ha acquistato annunci verticali l’anno scorso (Fonte IAB Ad Spend Report) - un dato per cui ci attendiamo una ulteriore crescita nel 2018 - i brand necessitano di approcciare i contenuti creativi da nuove angolazioni per guadagnare l’attenzione del consumatore.

Kay Hsu

Con queste cose in mente, esistono alcune linee guida per trarre il massimo dalla comunicazione verticale:

1) Sfruttare lo storytelling in più parti: formati come le Stories funzionano particolarmente bene in più scene, in un contesto in cui le persone si muovono attraverso questi media più velocemente che mai. Instagram ha da poco introdotto il formato Carousel nelle Stories, fornendo agli inserzionisti la capacità di veicolare tre diversi contenuti per ogni Stories sponsorizzata al fine di creare diverse scene e arricchire lo storytelling. Usa saggiamente questa occasione facendo conoscere il tuo marchio nei primi tre secondi e ricompensa i consumatori creando una storia avvincente e olistica.

2) Assumiti un rischio creativo: ricordati che questa tipologia di formato è relativamente nuova e sta evolvendo rapidamente al pari dei gusti dei consumatori, per questo assumete rischi e sperimentate per far crescere i vostri brand e follower. La natura effimera delle Instagram Stories semplifica tutto ciò visto che il contenuto sparisce dopo poco tempo.

3) Utilizza i tool nativi: usate gli strumenti nativi che già esistono all’interno del formato video verticale, perché questi offrono un nuovo livello di creatività e sono veramente d’aiuto a dimostrare che si sta personalizzando il contenuto in modo specifico per la piattaforma. Su Instagram, per esempio, stiamo già vedendo alcune marche fare grande uso di GIF e sondaggi in Stories.

4) Giocate con la forma verticale: non sprecate lo spazio che il 9:16 offre. I formati verticali offrono creatività e modalità sorprendenti per rendere i prodotti il focus, come per esempio l’impilamento a schermo diviso o il mirroring. Bottega Veneta ha testato in modo consistente differenti tecniche di inquadratura e spaziatura, massimizzando le opportunità dello schermo intero. In Instagram stiamo attualmente testando un formato che converte contenuti non in 9:16 così da permettere ai brand di utilizzare le creatività pre-esistenti.

5) Mantenete una brand voice consistente: solo perché state provando un nuovo formato non significa che occorra allontanarsi da ciò che si sta facendo su altri canali. Rimanete concentrati sulla vostra audience e sullo stile del contenuto che si aspettano di vedere da voi. Per esempio, se si è noti per l’irriverenza, mantenete il contenuto verticale leggero e divertente.

Il 2018 sarà l’anno in cui la creatività prenderà davvero piede e i marchi realizzeranno il potenziale del video verticale. E chissà, forse, se le persone guardano sempre più film su dispositivi mobile, se potremo anche vedere il primo cinema verticale del mondo. Parola di Kay Hsu


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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