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Eletto Prodotto dell’Anno: sono 63 i prodotti e servizi che quest’anno si possono fregiare del logo bianco e rosso

Autore: Redazione


Nell’edizione 2018, il 42% degli iscritti è costituito da aziende nuove e, del totale, il 42% sono PMI; 58 i nuovi brand in gara

12.000 consumatori hanno eletto i Prodotti dell’Anno 2018 attraverso la più importante ricerca di mercato sull’innovazione. L’indagine, condotta da IRI, istituto indipendente e leader mondiale, si basa su un panel rappresentativo della popolazione italiana. Sono 63 i prodotti e servizi che possono fregiarsi del logo Eletto Prodotto dell’Anno in tutte le proprie comunicazioni nel 2018 (sul packaging, sito internet, fiere, punto vendita, tv, stampa, newsletter, social media, affissioni, radio etc).

Innovazione elemento fondamentale

Dalla ricerca, condotta a settembre, emerge come per gli italiani l’innovazione sia un elemento fondamentale per il successo dei nuovi prodotti. Lo scenario dei consumi è mutevole e frenetico e impone alle imprese di adattarsi alla nuova domanda del consumatore. Consumatore che è più consapevole nelle scelte e più informato, disposto a sperimentare nuovi prodotti, a cambiare punto di vendita e a pagare di più per godere di una vera innovazione. La qualità al giusto prezzo resta il primo driver d’innovazione per il 40% dei consumatori, che però sceglie prodotti innovativi sempre più in base alla qualità e al valore percepito del prodotto oltre che al prezzo.

Internet

Considerata la tendenza dei consumatori a pianificare gli acquisti di categoria, la ricerca è stata ampliata ed è stato loro chiesto se avessero mai consultato internet per decidere i loro acquisti prima di recarsi nei negozi: è emerso che il 33% dei consumatori si informa sul web prima di fare acquisti, documentandosi online da casa e attraverso lo smartphone all’interno dei punti vendita.

L’importanza del logo

E’ aumentato anche il tempo di permanenza davanti allo scaffale: il logo rosso e bianco di Eletto Prodotto dell’Anno, che crea fiducia e rassicura mostrando la scelta di altre migliaia di consumatori, diventa fondamentale per attirare l’attenzione e aumentare la propensione dei consumatori all’acquisto. Il logo diventa un punto di riferimento per i consumatori: l’87% conosce il logo di Eletto Prodotto dell’Anno e il 72% è più propenso ad acquistare un prodotto con questo logo.

Le aziende partecipanti

Sempre più aziende colgono l’opportunità di candidare al premio le proprie innovazioni: quest’anno il 42% degli iscritti è costituito da aziende nuove alla partecipazione e, del totale, il 42% sono PMI. Queste ultime riescono ad essere più flessibili rispetto alle grandi nel sapersi adeguare ai cambiamenti e a saperli cogliere, hanno maggiore necessità di sperimentare e sono spesso più vicine ai bisogni del consumatore. 58 invece i nuovi brand in gara. I consumatori possiedono ormai una mentalità globale, ma sovente il loro desiderio di acquistare prodotti local favorisce le aziende che garantiscono un maggiore legame tra l’offerta e il senso di appartenenza alle comunità locali.

Nuovi stili alimentari

Le abitudini alimentari stanno cambiando, si registra una forte tendenza a consumare prodotti biologici. I consumatori orientano le proprie scelte anche in base alla provenienza e alla sostenibilità delle materie prime. La scelta del bio ha preso sempre più piede anche grazie agli assortimenti più ampi, con scaffali dedicati e prezzi sempre più accessibili grazie alle economie di scala. La vera star di questa edizione sono i superfood, presenti come ingredienti in numerosi prodotti candidati: dalle farine, alla frutta secca, al cioccolato, ai preparati per bevande calde, agli estratti freschi, ai burger vegetali, agli olii di semi e perfino negli integratori, rivolti non solo ai vegani ma a un pubblico molto più ampio. Tra le categorie merceologiche dell’edizione 2018 del premio il food resta il comparto più rappresentato con più della metà degli iscritti, segue il non food con il 20%, personal care, electronics e farmacia.

I servizi

Si riconferma inoltre tra i partecipanti la presenza dei servizi, le cui aziende stanno manifestando un crescente interesse al premio come indice della rivoluzione digitale in corso. I servizi innovativi sono quelli che per assecondare i nuovi bisogni dei consumatori garantiscono una nuova shopping experience, puntando principalmente sul risparmio di tempo visto che oggi godere di quest’ultimo è diventato più un lusso che un diritto. Le aziende, che riconoscono questo mutamento, stanno investendo in servizi/app finanziari, saltafila o che riducono i tempi di attesa o ancora che mirano a digitalizzare azioni fisiche semplificando la vita.

L’evento

I 63 eletti sono stati ufficializzati durante la serata di Premiazione che si è svolta all’Alcatraz di Milano giovedì scorso. La premiazione, patrocinata dalla Commissione Europea, GS1 Italy e Osservatorio Immagino, Aice, Upa, Iab, Iaa, Unicom e Assocom, ha coinvolto più di 500 personalità del mondo dell’industria, della distribuzione, nonché della stampa e della comunicazione.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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