ABBONATI

Un bug nelle Google AMP sta invalidando le metriche

Autore: Redazione


Dopo i casi di Facebook e Twitter un altro gigante della rete vittima di errori nella misurazione del traffico. Lo ha rilevato il consulente SEO Christian Oliveira e un portavoce di Big G ha risposto che la “situazione non è semplice”

Anche Google è caduto vittima degli errori nelle misurazioni. Il primo a rendersene conto è stato il consulente SEO Christian Oliveira. Nelle Google Accelerated Mobile Pages (AMP) un bug potrebbe essere la causa di numeri gonfiati nel traffico degli editori. Oliveira avrebbe scoperto che un singolo visitatore di un sito web, attivato tramite le AMP di Google viene riportato come quattro visitatori unici.

Inoltre, quando un visitatore naviga da una pagina AMP a un’altra pagina dello stesso sito web, ma non sul formato di pagina mobile di Google, il software di analisi registra come se la persona avesse lasciato il sito. Il problema si verifica perché è Google sta erogando i contenuti di un publisher sulle pagine AMP, piuttosto che l’editore stesso, e questo crea problemi con i servizi di analisi.

I cookie sulle pagine AMP e quelli delle pagine dei publisher non corrispondono, e creano utenti duplicati all’interno dei software di analisi, aumentando i bounce rate e il numero di visitatori unici. Oliveira ha condotto i suoi test con Google Analytics, ma ha detto che qualsiasi provider di analisi potrebbe essere influenzato dal bug. Un portavoce di Google ha detto che Malte Ubl, la società dietro la tecnologia del progetto AMP, è a conoscenza del problema, ma la “soluzione non è semplice”.

Facebook

Le AMP di Google non sono certo le sole ad avere problemi con le metriche. Lo scorso anno, dopo aver ammesso di aver sovrastimato i tempi di fruizione nell’ordine del 7-8%, Facebook ha detto di aver contato al ribasso il traffico di Instant Articles per alcuni editori che hanno utilizzato la soluzione. In particolare comScore, una delle sigle che si occupa della rilevazione del traffico, ha confermato l’errore, precisando come abbia riguardato solo gli iPhone per il periodo dal 20 settembre al 30 novembre mentre i dati relativi ai dispositivi iPad e Android erano immuni da errori. L’errore, ha spiegato Facebook, è avvenuto a seguito di un aggiornamento dei suoi software.

”Abbiamo risolto il problema”, ha poi scritto la società di Menlo Park in un blogpost, sottolineando come lo stesso abbia riguardato un ristretto numero di editori. Nonostante Facebook abbia sempre sostenuto che gli errori delle metriche non abbiano alcun impatto sulle fatturazioni, queste influenzano comunque il modo in cui gli inserzionisti allocano i propri budget. È vero, infatti, che la qualità del dato di profilazione rimane intatta, ma è anche vero che gli operatori della filiera si servono delle metriche per comprendere le azioni e il comportamento dell’audience sulla piattaforma. La contromossa del social è stata quella di promettere una apertura maggiore a enti di verifica terzi, assicurando il proprio impegno per una maggiore trasparenza.

Twitter

Dopo Facebook è stata la volta di Twitter a inciampare sulle metriche di visualizzazione dei filmati pubblicitari sull’app Android, inflazionandola di circa il 35% e gettando ulteriori ombre sulle modalità con cui questi giganti raccolgono e collezionano le informazioni per la reportistica dei propri clienti. La notizia è stata svelata prima di Natale e Twitter ha detto di aver risolto il problema, intercorso nel periodo tra il 7 novembre e il 12 dicembre. L’azienda di San Francisco ha avvertito i clienti e comunicato loro l’impatto degli errori. Data la natura tecnica degli stessi, Twitter si è poi detta fiduciosa che le falle siano state messe a posto.


Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy