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Alkemy acquisisce Nunatac per 7 milioni di euro

Autore: Redazione


La società guidata dal ceo Duccio Vitali si rafforza sul segmento dell’analisi dei dati, rilevando il 70% della sigla entro aprile. Operazione in linea con la strategia di crescita esterna annunciata in sede di quotazione sui listini AIM

A quattro mesi dallo sbarco sui listini AIM di Borsa Italiana, Alkemy annuncia un’importante acquisizione, in linea con la strategia di crescita per linee esterne. L’azienda di cui è a.d. Duccio Vitali ha firmato un accordo per rilevare il 70% di Nunatac, con completamento entro tre anni dell’acquisizione del restante 30% del capitale sociale. Nunatac è specializzata nell’analisi dei dati al servizio delle aziende - data analysis, big data e predictive modelling - e vanta venticinque anni di esperienza progettuale in ambito advanced analytics per contesti organizzativi nazionali ed internazionali complessi, principalmente nei settori bancario e assicurativo, credito al consumo, telco e utility, broadcasting e publishing, automotive e GDO.

Nunatac

Nunatac nasce nel 1994 per iniziativa di Guido Cuzzocrea e Alberto Saccardi per rispondere a una nuova richiesta del mercato: unire una chiara comprensione delle esigenze di business del cliente e la capacità di trasformare i dati disponibili, strutturati o destrutturati, in processi analitici che si integrano nei sistemi aziendali, producendo valore misurabile. Oggi è una solida realtà di circa 70 talenti – data scientist e data engineer certificati dai clienti con cui collaborano – che presenta una storia di crescita importante in un mercato che vale oltre 1 miliardo di euro e cresce a tassi fra il 15 e il 20% annui.

Big Data & Analytics

“Questa operazione, coerentemente con quanto annunciato in fase di IPO, rientra nella nostra strategia di crescita per linee esterne con lo specifico obiettivo di integrare nella catena del valore di Alkemy la competenza nel settore Big Data & Analytics sviluppata da Nunatac e che trova diretta applicazione nei progetti Transformational di Alkemy, ovvero i progetti in cui supportiamo le aziende nell’evoluzione del loro business integrando attività di advisory, technology, communication e, da oggi, anche analytics”, commenta Vitali.

Posizionamento rafforzato

L’acquisizione di Nunatac, infatti, arricchisce l’offerta attuale di Alkemy e ne rafforza il posizionamento quale punto di riferimento per l’innovazione digitale delle grandi e medie aziende: la digital customer intelligence, l’applicazione di modelli predittivi, l’utilizzo di metodi d’analisi innovativi e la capacità di trasformare problemi complessi in soluzioni semplici attraverso gli analytics, forniranno maggior valore e competitività a tutti i servizi di Alkemy, dall’advisory ai progetti di performance marketing, dall’ecommerce alla data driven communication.

Sborsati 7 milioni

La struttura dell’operazione prevede che Alkemy acquisisca un iniziale 70% di Nunatac entro aprile 2018 e, come per le operazioni straordinarie effettuate in passato dall’azienda, completi l’acquisizione del restante 30% a seguito dell’esercizio di opzioni put/call a tre anni. Il valore complessivo dell’operazione è stimato in circa 7 milioni di euro. L’iniziale 70% sarà acquistato in base ad una valorizzazione di Nunatac pari a 6 volte l’Ebitda adjusted 2017 e il pagamento del corrispettivo sarà effettuato in parte per cassa e in parte in azioni proprie di Alkemy mediante utilizzo del proprio magazzino titoli costituito a seguito dell’approvazione del piano di buy back da parte del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio 2018. Le azioni così trasferite saranno sottoposte a un periodo di lock up di 12 mesi.

Entità separata

“Come per le altre aziende aggregate in passato, pur rimanendo un’entità giuridica separata, l’operatività commerciale e la gestione finanziaria di Nunatac saranno completamente integrate con quelle di Gruppo, lasciando spazio all’imprenditorialità dei fondatori nella gestione ordinaria d’impresa”, commenta Alessandro Mattiacci, vice presidente di Alkemy e responsabile corporate development.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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