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Rolling Stone Italia: chiude il mensile e resta sul web, adv 2018 a + 5%

Autore: S Antonini


L’editore Luciano Bernardini de Pace concentra le attività sul digitale tra social media e web, a cui si aggiungono gli eventi; «Il mondo va in questa direzione, cogliamo le opportunità dell’online»

La testata Rolling Stone Italia chiude l’edizione cartacea mensile e si trasferisce sul web, dove è presente con un sito da 2,5 milioni di utenti unici al mese (dati editore), e property social per una fanbase totale di quasi 800mila utenti: 435mila su Facebook, 231mila su Instagram e 231mila su Twitter. Questa è la piattaforma da cui riparte il brand per continuare il percorso avviato dal momento in cui è stato rilevato dall’attuale editore, Luciano Bernardini de Pace, cinque anni fa circa. «Approfittiamo di un momento di grande successo per guardare avanti e cogliere l’opportunità offerta dal digitale» in un contesto in cui la carta è sempre meno redditizia, «perché il mondo va in questa direzione». Anche se il 2018 si chiude con una raccolta pubblicitaria di pari volume – 1 milione di euro – sia sul mensile, sia sul web, quest’ultimo registra un incremento del 40% rispetto all’anno scorso e permette ai ricavi da advertising complessivi di aumentare del 5% sul 2017. Luciano Bernardini de Pace
I risultati del cartaceo
Rolling Stone ha registrato diffusioni da 17mila fino a 20mila copie, in occasione delle copertine più “forti, come quelle sul Papa, Matteo Renzi, Bebe Vio, Matteo Salvini, su una tiratura media di 50mila copie: «Il successo di alcune copertine ha dato una grande notorietà al nostro giornale, che a livello pubblicitario chiude il 2018 con raccolta in linea con l’anno precedente». Ma il rapporto tra tirature ed effettive vendite non è più efficiente in termini di costi. Il trend del digitale, unito a un’incidenza sui costi del 30% contro il 70% del cartaceo – spiega ancora Bernardini de Pace – rende quest’ultimo business sempre meno interessante. «Siamo stati i primi, con coraggio, a uscire dagli schemi del mondo della musica parlando di nuovi artisti che ora sono di successo. Ma non possiamo passare il tempo a difendere il passato, rischiando di scomparire, e ignorare i cambiamenti in atto. Oggi i centri media sono poco interessati alla carta, ti chiedono progetti digitali. Dobbiamo parlare ai giovani attraverso i cellulari; dobbiamo riconoscere che oggi i veri media sono i marchi commerciali, basta vedere quanti follower hanno su Instagram certi brand della moda».
Il nuovo modello
Rolling Stone Italia si trasferisce sul digitale preceduto dall’edizione russa. Nella nuova veste si propone come creatore di contenuti e progetti speciali da veicolare sulle tre piattaforme social, deskotp e mobile a cui si aggiungono gli eventi, un business che nel 2018 ha generato ricavi per 350mila euro. Un modello che in Italia si è visto già con Wired, della Condé Nast, che aggiunge anche edizioni monografiche da collezione: «Non intendiamo andare sulla scia di nessuno – dice Bernardini de Pace -; al contrario, io voglio fare tendenza». Il sito rollingstone.it, diretto da Alessandro Giberti, si arricchirà ancora di più sul fronte video, long form, attualità e news. «Tutta la redazione – spiega l’editore -, a parte due grafici che si occupavano del cartaceo, è stata spostata sul digitale con l’incarico di trasformare una produttività da mensile in produttività da internet, riducendo i tempi di reazione». Per quanto riguarda Massimo Coppola, direttore editoriale di Rolling Stone cartaceo, resterà al fianco dell’editore come consulente strategico almeno fino al prossimo giugno, data di scadenza del contratto. Il direttore del mensile Giovanni Robertini ha lasciato il giornale lo scorso dicembre, sempre per scadenza del contratto, mentre il publisher Davide Da Rold rimane in forza alla testata.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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