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La Stampa compie 150 anni. Per Elkann la fusione con L’Espresso è una grande opportunità

Autore: Redazione


Oggi in regalo un supplemento cui hanno contribuito 51 tra le più influenti personalità del mondo. Alle celebrazioni è dedicato anche un numero speciale del settimanale Origami

Sono passati 150 anni da quando La Stampa, che si chiamava ancora La Gazzetta Piemontese, è apparsa per la prima volta in edicola il 9 febbraio 1867: sotto il motto latino “Frangar non flectar” (mi spezzerò, non mi piegherò) che appariva in testata l’editoriale del Direttore Vittorio Bersezio prometteva ai lettori “diremo tutto e su tutto” e garantiva l’indipendenza del quotidiano e la sua volontà di dare voce all’opinione pubblica. Oggi La Stampa, che nel corso del tempo è cresciuta e ha raccontato i mutamenti storici, politici e sociali, afferma di aver rispettato la sua missione originaria sino a diventare uno dei quotidiani più autorevoli al mondo.

Il supplemento gratuito di La Stampa

Per celebrare questo traguardo il giornale ha in cantiere numerose iniziative editoriali e sul territorio. Prima tra tutte il supplemento gratuito di 40 pagine + fake cover, per il quale è stata prevista una extra tiratura e che sarà in edicola con La Stampa oggi e al quale hanno contribuito 51 tra le personalità più autorevoli e influenti al mondo, da Papa Francesco al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, dai Presidenti Obama e Trump a Vladimir Putin e Angela Merkel. Dai direttori di testate prestigiose come New York Times, Washington Post e Financial Times a grandi manager come Sergio Marchionne e Vittorio Colao, dai Premi Nobel Oz, Grossman e Rubbia a campioni dello sport come Federer e Buffon.

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La Stampa ha chiesto loro di immaginare quali sono le opportunità, gli ostacoli, le prove più importanti da giocare volgendo lo sguardo al futuro. All’interno del supplemento sono presenti anche “pillole” d’informazione che documentano alcuni dei momenti salienti della storia e dell’evoluzione del quotidiano, non sempre conosciuti dai lettori, come, ad esempio, il fatto che La Stampa è stata il primo giornale italiano, nel 2010, a rendere consultabile online il proprio archivio storico comprendente oltre 1 milione 800 mila pagine, più di 5 milioni di articoli e 400 mila foto.

Origami

Oggi sarà in edicola anche Origami. L’innovativo settimanale di 16 pagine su un solo foglio, diretto da Cesare Martinetti, rispetterà la propria natura monografica e in occasione delle celebrazioni sarà interamente dedicato a La Stampa, riproponendo al suo interno alcuni tra i più importanti pezzi apparsi sul giornale  nei suoi 150 anni di storia. Tra i più significativi un estratto del primo editoriale di Vittorio Bersezio pubblicato il giorno del debutto del giornale nelle edicole, in cui il direttore presenta ai lettori il neonato quotidiano con la promessa, mantenuta per 150 anni, di garantire un’informazione giusta e indipendente che desse voce all’opinione pubblica.

È presente anche l’estratto di un altro editoriale storico, quello in cui Alfredo Frassati, proprietario e Direttore della testata dal 1895 al 1925, spiega come la dimensione ormai internazionale del quotidiano sia alla base del suo nuovo nome, La Stampa, pur mantenendo anche “La Gazzetta Piemontese”, in omaggio a un legame con il territorio che non è mai venuto meno. Origami ripropone un estratto di “Nel tunnel della malattia” di Gigi Ghirotti. Con questo articolo, il primo di una serie diventata libro e inchiesta televisiva,  il giornalista racconta la propria esperienza di malato di cancro come fatto intimo e come questione sociale raccontando il proprio rapporto con il dolore e quello con la sanità pubblica.

Le celebrazioni

Nella giornata di oggi sono previste a Torino alcune iniziative tra cui l’inaugurazione ufficiale della mostra “La Stampa fotografa un’epoca”, a Palazzo Madama e un incontro presso il Lingotto a cui presenzierà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le dichiarazioni di John Elkann

Nella giornata di ieri John Elkann ha dichiarato all’Ansa che l’integrazione tra il Gruppo Editoriale l’Espresso e Itedi permetterà a La Stampa “di essere parte del più grande gruppo d’informazione multimediale in Italia e di disporre dei mezzi per continuare a fare il miglior giornale possibile”, ricordando anche la recente operazione con Il Secolo XIX.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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