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IGPDecaux punta su digital e acquisizioni per crescere, chiude il primo semestre in linea e partecipa alla gara per i 30 mln di euro del bike sharing di Bari

Autore: V Parazzoli


La società di cui sono presidente Jean-Sébastien Decaux, ceo Fabrizio du Chène de Vère e consigliere delegato commerciale Flavio Biondi ha presentato ieri le proprie strategie di sviluppo, connesse soprattutto al futuro del Digital Out of Home

JCDecaux e IGPDecaux (controllata al 60%, con la famiglia du Chène de Vère al 40%) puntano sempre di più sull’evoluzione digitale dell’esterna, di cui il Gruppo francese e la società italiana sono ampiamente leader a livello globale e locale. Ieri, a Milano, hanno presentato le nuove soluzioni di Digital Out Of Home mirate ad abilitare altrettante, inedite forme di “conversazione” tra brand e mercato. A fare gli onori di casa, il presidente Jean-Sébastien Decaux, il ceo Fabrizio du Chène de Vère e il consigliere delegato commerciale e marketing Flavio Biondi che - insieme al management team - hanno spiegato come il Gruppo, nel nostro mercato, stia operando secondo le linee-guida internazionali che hanno permesso a JCDecaux di chiudere il 2016 con un fatturato rideterminato in aumento del 5,8%, pari a 3.392,8 milioni di euro, e una crescita organica del 3.3%; IGPDecaux ha chiuso in linea con il Gruppo, a 131,5 milioni di euro, pari al +5,5% sul 2015.

Restando ai dati, nel primo trimestre del 2017 c’è stato un rallentamento del fatturato rideterminato a livello generale, cresciuto solo dell’1,2%, e anche l’Italia non ha avuto un andamento brillante, a causa del mancato investimento da parte di una serie di utenti di peso. E anche il primo semestre, per lo stesso motivo, chiuderà con una leggera flessione, vicina al pareggio, anche se il secondo trimestre sta andando meglio. Il digitale ha inciso per il 13% sul fatturato di Gruppo, con un incremento a doppia cifra tra gennaio e marzo, che ha portato la quota al 16%. Sempre a livello globale, sono già ben 53.000 gli schermi digitali, mentre i 315 in Italia sono destinati a diventare 360 entro l’estate. Tra i loro plus c’è, ovviamente, quello di poterne ottimizzare le audience attraverso SmartExchange e SmartApi. Grazie, poi, ai contributi delle divisioni Plaisir e Link, le continue implementazioni a livello ingegneristico e di design da una parte e tecnologiche dall’altra permettono di migliorarne la user experience. Le pensiline smart, tra l’altro, già presenti a Milano, saranno disponibili entro l’anno anche a Napoli e a Bergamo.

SmartBrics e SmartContent

L’efficacia dei messaggi e l’ottimizzazione degli investimenti sono garantiti dal nuovo configuratore customer centric SmartBrics e da SmartContent per le pertinenze (orari del giorno e della settimana, location, condizioni atmosferiche e delle temperature), che verranno rilasciati in Italia entro il primo semestre del 2018. Tutti investimenti mirati, in generale, a far crescere la considerazione del mezzo, che non supera il 5% di incidenza sul totale degli investimenti nel nostro mercato, ma anche a contribuire a portare la quota sul mezzo da parte di IGPDecaux, attualmente intorno al 28%, a quella media - tra il 35 e il 50% - che JCDecaux detiene in altri Paesi-chiave come Spagna, Inghilterra e Germania oltre, ovviamente, alla Francia.

Questi target passano anche attraverso l’aumento del numero dei clienti - dagli attuali 4.000 a 5.000 nel triennio, di cui 750 nazionali rispetto ai 600 di oggi - e il miglioramento qualitativo degli impianti. In questo senso, parlando con DailyMedia, Jean-Sébastien Decaux non ha escluso anche possibili acquisizioni, “pescando” in un panorama competitivo molto frammentato e che risente dell’incapacità, o impossibilità, di investire sull’innovazione. Intanto, la società, dopo l’acquisizione della metropolitana di Napoli, cerca di crescere ulteriormente anche al Sud, e così ha deciso di partecipare al bando emesso dal Comune di Bari per l’assegnazione del servizio di bike sharing della città, con relativa concessione ventennale, per un valore di circa 30 milioni di euro, dei relativi spazi pubblicitari.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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