A riportare la notizia è la testata, in vista del meeting annuale e dei risultati di bilancio relativi all’anno appena trascorso che verranno pubblicati domani sera
Twitter potrebbe diventare una cooperativa controllata dagli utenti al di fuori del mercato azionario. Fantascienza o realtà? Stando ad alcune indiscrezioni del Financial Times la risposta potrebbe essere la seconda. L’ipotesi del delisting, a dire il vero, era emersa già lo scorso settembre, in concomitanza con le voci di una possibile vendita.
Ma ora il board della società guidata dall’amministratore delegato Jack Dorsey si appresta a riunirsi per il meeting annuale e alcuni investitori starebbero facendo pressioni per spingere verso una soluzione alternativa, incoraggiando gli utenti a rilevarne delle azioni. Quel che è sicuro è che gli occhi sono puntati su domani sera, quando verrà reso noto il bilancio annuale 2016. L’obiettivo di una mossa del genere è alleviare le preoccupazioni di Wall Street legate a un andamento deludente in Borsa.
Jack DorseyPer alcuni shareholder la soluzione è dunque quella di affidare le chiavi della compagnia agli utenti e spegnere i fari da una piattaforma afflitta da problemi di crescita e di contenuti d’odio al suo interno. Dal novembre 2013 Twitter ha perso un terzo del suo valore: gli sforzi per attrarre un pubblico di massa, come la fine dell’ordine cronologico e un conteggio dei 140 caratteri più aperto, hanno in parte snaturato il social. Infine un’idea del genere sarebbe un segnale forte e chiaro al mercato: comprate Twitter.
Kayvon Beykpour, ceo di Periscope, a capo dello sviluppo prodotto del live di Twitter
L’amministratore delegato e fondatore di Periscope Kayvon Beykpour è ora a capo della strategia live video di Twitter oltre a continuare a guidare la sua compagnia. Lo riferisce Re/Code, solitamente molto ben informata sul social dei cinguettii. Allo stato attuale è sempre il chief operating officer, Anthony Noto, a essere impegnato a siglare gli accordi, ma Beykpour si sta assumendo le responsabilità relative allo sviluppo del prodotto, continuando a riportare al ceo Jack Dorsey.
Sicuramente il 28enne beneficia di una serie di grandi partenze nel corso degli ultimi mesi, che hanno lasciato vacanti alcune poltrone. Ma l’importanza del suo ruolo è fuori discussione: oggi, infatti, il live video è una delle linee di business ritenute tra le più importanti. Con un punto di domanda: qual è il futuro che attende Periscope? Potrebbe rimanere autonoma come lo è Instagram per Facebook? Oppure alla fine verrà assorbita da Twitter? Troppo presto per rispondere, anche se la strategia della piattaforma sembra andare verso una lenta integrazione di Periscope.