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Cannes Lions al via: iscrizioni complessive in calo del 21%, Italia in controtendenza a +1%, trainata dalle categorie Pr, Brand Experience, Direct e Film

Autore: Redazione


I dati si basano su una ponderazione al netto della ristrutturazione dei premi e della pausa di Publicis Groupe. Come previsto, non tenendo conto dei cambiamenti, le campagne iscritte sono diminuite rispetto all’anno scorso; per l’Italia 448 lavori contro i 660 del 2017

di Anna Maria Ciardullo

Il Festival Internazionale della Creatività di Cannes, al via oggi nella cittadina francese, ha annunciato che, quest’anno, le iscrizioni dei lavori in gara ammontano a 32,372 unità. Si tratta di un numero in calo rispetto alle 41,170 campagne in gara l’anno scorso, ma una riduzione delle iscrizioni era stata ampiamente prevista per via della ristrutturazione dei premi, inclusa la chiusura di alcuni Lions, la rimozione di molte sottocategorie e l’assenza di Publicis Groupe, che si è preso una pausa di un anno dal festival. Secondo quanto riportato dall’organizzazione in una nota, tuttavia, ponderando una cifra che tenga conto delle novità, per fare un confronto più equo, al netto dei cambiamenti, il numero di campagne è diminuito del 21% passando da 32,753 iscritti ipotizzati nel 2017 ai 32,372 effettivi di quest’anno. Nella stessa nota, sul 21% di decrescita, si attribuisce all’eliminazione delle categorie Cyber, Integrated e Promo & Activation - e alla rimozione di oltre 120 sotto-categorie un impatto del 13% e all’assenza di Publicis il restante 8%.

Italia in controtendenza

Le campagne provengono da 90 Paesi e sono suddivise in 26 categorie di Lions. L’Italia è in controtendenza rispetto ai numeri generali, sebbene le iscrizioni nostrane siano in tutto 448 contro le 660 del 2107 (-33%), secondo le stime che tengono conto dei cambiamenti, però, la cifra ponderata, ossia 441 iscrizioni, è in linea con quella attuale, registra anzi una crescita dell’1%.  Le categorie al traino delle iscrizioni italiane sono PR con 49 entries, Brand experience con 47 e Direct con 41. Seguono La categoria Film con 33 lavori, Outdoor con 30 iscrizioni, Media, Entertainment e Film Craft rispettivamente con 29, 26 e 25 campagne iscritte.

Gli altri Paesi

Tra i Paesi europei, sempre secondo i dati ponderati al netto delle novità, quest’anno si distinguono la Francia con 1422 iscrizioni in crescita del 9% e la Germania con 1752 lavori iscritti in crescita del 5%. Indietro il Brasile a -11% con 2131 lavori e l’UK, che sebbene vanti ben 2462 campagne in gara, scende del 4% rispetto al 2017. Molto meglio, invece, per gli Stati Uniti che con 8291 lavori in gara portano a casa un +12% rispetto al 2017.

Impatto dei cambiamenti

L’analisi tempestiva dei numeri offre spunti rivelatori per il settore della comunicazione creativa, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento dei clienti con i premi. Philip Thomas, Ceo di Ascential Events e Presidente eletto di Cannes Lions ha commentato: “Quest’anno, molti clienti hanno iscritto autonomamente le campagne di Publicis per sostenere la loro partnership con l’agenzia. Questo, dimostra l’importanza crescente che la creatività riveste nelle loro strategie di busines”. Lo stesso trend emerge dall’aumento dell’84% del numero di brand iscritti rispetto all’anno precedente. Secondo José Papa, Amministratore Delegato di Cannes Lions, “questa è stata una conferma della maggiore comprensione da parte dei leader del marketing del valore che la creatività ha sul business e sul ROI”. Un’altra variazione di rilievo è rappresentata dall’aumento di media owner iscritti, in crescita del 59% rispetto al 2017.

Le nuove categorie

Per riflettere le moderne sfide creative nel marketing che il settore si trova ad affrontare, sono stati aggiunti due nuovi Lions - Creative eCommerce e The Sustainable Development Goals -, che insieme hanno generato 1.166 iscrizioni. Inoltre, sono stati lanciati tre Lions rielaborati: Social & Influencer (da alcune categorie selezionate dai Cyber Lions) Industry Craft (che rappresenta alcune categorie selezionate da Outdoor, Design e Print & Publishing) e Brand Experience & Activation (in precedenza Promo & Activation) che complessivamente hanno generato 6.082 iscrizioni.

Creatività per il bene

Papa ha aggiunto: “Nel suo anno di lancio, abbiamo visto un incredibile successo dei Sustainable Development Goals Lions con 898 iscrizioni. Anche Glass: The Lion for Change, giunto alla sua quarta edizione, è in crescita con 218 iscritti. È indicativo di un settore che si sta concentrando sull’utilizzo della creatività come forza trainante per il bene, e sono orgoglioso di dire che restituiamo i proventi di questi Lions a importanti enti di beneficenza”.

Effectiveness

Tra le altre tendenze figura un investimento sostenuto nell’efficacia creativa, con la partecipazione a The Creative Effectiveness Lion - l’unico premio globale che riconosce il legame tra creatività vincitrice di premi e risultati trainanti per il business - che rimarrà forte nel 2018. Anche la categoria Craft si sta dimostrando cruciale per il settore, con l’ingresso nei Film Craft Lions che sale di anno in anno e ha raggiunto 2.519 iscrizioni e un primo anno di forte successo per l’Industry Craft Lion con 1.720 lavori.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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