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Best Brands Italia: vincono Ferrero nel Corporate, Samsung nel Product, Huawei nel Growth. Mulino Bianco al top nel ranking Millennials

Autore: V Parazzoli


Si è svolto ieri sera a Milano l’atto conclusivo della terza edizione dell’indagine condotta da GfK e Serviceplan, il cui amministratore delegato di Gruppo, Giovanni Ghelardi, ha anticipato la creazione di un “college” di studio e di approfondimento con le aziende

Ferrero nella categoria Best Corporate Brand; Samsung in quella del Best Product Brand; Huawei nella Best Growth Brand. E Mulino Bianco nella Best Millennials Brand. Sono questi i vincitori della terza edizione di Best Brands Italia, la ricerca condotta da GfK e Serviceplan che misura in modo innovativo l’importanza delle marche, e che sono stati rivelati ieri sera in un evento presso gli studi Rai di Milano, cui hanno partecipato 550 ospiti, di cui 400 rappresentanti di aziende. Il ranking, nato in Germania nel 2004, è organizzato ormai in quattro Paesi e, per quanto riguarda il nostro, presenta quest’anno anche un focus speciale sulla  “Generazione Y”, misurando la relazione con le marche di prodotto del target 18-34enni. Nella Best Corporate Brand, l’azienda di Alba si conferma leader per il terzo anno consecutivo e, poiché da questa edizione viene fornita anche la classifica delle top ten per categoria, supera, nell’ordine: Ferrari, Brembo, BMW, Barilla, Luxottica, Procter&Gamble, Volkswagen, Unilever ed Enel. Le new entries sono BMW, Brembo, Luxottica e Unilever, e subentrano a L’Oréal, Pirelli, Nestlé e Parmalat. Oltre a Ferrero, l’unica presente nelle prime dieci anche nelle due precedenti edizioni è Barilla, mentre Luxottica rientra dopo esserci già stata nel 2015. Da notare che le aziende italiane nella top ten passano da 4 a 6, su una long list di 46 individuate incrociando valori di Borsa, fatturati e spending pubblicitario.

Best Product

Per quanto riguarda la classifica Best Product Brand, alle spalle di Samsung si sono classificate, invece: Nutella, Coca-Cola, Mulino Bianco, Lego, Dash, Findus, Rio Mare, Lavazza e Kinder. Nel 2015 aveva vinto Coca-Cola, nel 2016 Barilla. Entrano Lego, Findus, Dash e Lavazza (queste ultime due c’erano già nel 2015). Escono, invece, Barilla, Twinings, Nike e Dove. Le marche sempre presenti nei tre anni sono Samsung, Nutella, Mulino Bianco e Rio Mare. In tutto, il campione di 3.000 consumatori si è espresso su 240 marche (6 in meno rispetto al 2016), appartenenti a 38 categorie.

Growth e Millenials

La Best Growth Brand è dedicata alle marche che sono cresciute di più nel corso dell’anno e, quindi, è alla sua seconda release. Le rilevazioni sono state effettuate a luglio. Huawei supera, sempre nell’ordine: Lenovo, Aperol, Peroni, Elvive (L’Oréal), Borotalco, Fiat, Fructis (Garnier), Olio Dante e Farchioni. In questa classifica, basata su quote di mercato acquisite e brand performance, rispetto a quella del 2016, escono Rigoni d’Asiago (vincitrice della scorsa edizione), Acqua Vera, Estathé, Cirio, Zuegg, Montana, Pril, Nostromo e Novi. Su 140 marche selezionate, l’unica confermata è stata, quindi, Dante. Infine, la Best Millennials Brand - classifica one shot che verrà sostituita il prossimo anno da un’altra categoria - e che, come detto, premia Mulino Bianco, che precede Nike, Lego, Audi, Coca-Cola, Samsung, adidas, Intimissimi, Apple (cellulari) e Kinder. Sette su dieci (scelte tra 240) non sono, quindi, legate al largo consumo. «I millennials, sempre più distanti dal mondo della politica e delle storiche ideologie, vedono nei best brand leve utili per raggiungere gli scopi e i desideri di “bene essere” - ha commentato Beppe Minoia, presidente di GfK Italia -. I brand più reputati sono attori in grado di conferire sapere, distinzione, divertimento, socialità e sostenibilità innovativa. Con differenze rispetto al resto della popolazione non tanto rilevanti, in quanto anche i boomer e i silver ragionano e desiderano in logiche sempre più digitali».

Un “college” per approfondire

«La classifica deve il suo successo all’oggettività e precisione con cui “fotografa” il valore delle marche - ha aggiunto Giovanni Ghelardi, a.d. di Serviceplan Group Italia -. Non è un premio, non ci sono iscrizioni né giurie, ma un’indagine condotta con interviste dirette tra 4.500 consumatori sull’appeal del marchio nella percezione delle persone, la share of soul, che viene mixata da un algoritmo esclusivo di GfK con l’effettivo ruolo economico sul mercato. Un’analisi, dunque, che va oltre i numeri e le statistiche, ma che diventa un importante strumento di misurazione dei trend di mercato. Caratteristica sempre più apprezzata a livello globale. Best Brands si conferma una piattaforma affidabile per lo studio della marca, proprio per la sua capacità di misurare la forza economica e il legame affettivo con la gente in modo approfondito e numericamente rappresentativo. E non solo in Italia. Oggi, è presente anche in Germania, Belgio e Cina, ed entro il 2018 lo sarà anche in Russia e Francia. In questo modo, diventerà sempre più uno strumento davvero globale, ma con una considerazione unica per il locale in grado di aprire un interessante dibattito e confronto su mercati sempre più interconnessi. Proprio per questo, abbiamo intenzione di organizzare un “college” per avviare un percorso di studio e approfondimento con le aziende interessate». Alla serata di presentazione, condotta come da tradizione da Filippa Lagerback, ha partecipato anche Dhiraj Mukherjee, co-fondatore di Shazam e riconosciuto dal Financial Times tra i top 50 Europe’s technology entrepreneurs. L’Italia è la prima in Europa per “shazammate”, con 45 milioni di riconoscimenti al mese. Per questo motivo a Shazam è stato conferito l’”Innovation Award”, che i partner di Best Brands assegnano alla marca che meglio rappresenta l’innovazione nell’idea e nei fatti.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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