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ADCI presenta la partnership con Cannes Lions e celebra la qualità

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Nell’ambito dell’incontro “La qualità creativa genera valore per il business”, cui hanno partecipato anche AssoCom e Google, il presidente della manifestazione che si svolgerà nella città francese il prossimo giugno, José Papa, ne ha illustrato il rinnovato format

L’Art Directors Club Italiano - ADCI è diventato quest’anno il rappresentate per il nostro Paese dei Cannes Lions, raccogliendo, dopo sessant’anni, il testimone da Rai Pubblicità. Una collaborazione davvero prestigiosa, di cui il presidente dell’associazione, Vicky Gitto, si è detto orgoglioso, volendo anche ringraziare la concessionaria del servizio pubblico per prezioso il ruolo svolto in tutto questo tempo. Il tema è stato al centro dell’evento “La qualità creativa genera valore per il business”, organizzato ieri da ADCI in collaborazione con AssoCom e Google, proprio presso la sede milanese del colosso californiano. E a cui ha preso parte anche José Papa, presidente dei Cannes Lions. Ma la partnership con la kermesse che si svolgerà in Francia dal 18 al 22 giugno non è stata l’unico argomento di dibattito. «Stiamo osservando una importante tendenza internazionale che vede grandi aziende, gruppi e agenzie rimettere la qualità al centro della comunicazione», ha dichiarato Gitto in apertura. Un Rinascimento per la comunità creativa globale e italiana che avviene dopo anni in cui «si è dimenticata l’importanza del contenuto».

Vicky Gitto, presidente ADCI
Il ruolo di AssoCom

Questa importante partnership, oltre a Google, vede coinvolta anche AssoCom, con il suo presidente, Emanuele Nenna, che ha esternato grande soddisfazione per il ruolo che l’associazione svolgerà nel supportare la partecipazione italiana ai Cannes Lions. Una sinergia che ribadisce una rinnovata volontà di fare sistema tra gli attori della comunicazione tricolore, testimoniata anche dal progetto di fusione tra la stessa AssoCom e Unicom, che procede secondo le modalità e le tempistiche previste, come confermato a DailyMedia dallo stesso Nenna. E che vedrà importanti incontri già nel corso di questa settimana.

José Papa: una nuova kermesse

Salito sul palco, prima di soffermarsi sui cambiamenti in atto nel settore creativo, José Papa ha ringraziato ADCI per la preziosa partnership. «Tutti stiamo evolvendo, e noi siamo al centro di questo processo, con importanti responsabilità», ha dichiarato Papa. E, in effetti, anche il Festival ha mutato pelle negli ultimi anni: dapprima coinvolgeva le agenzie creative, ma nell’ultimo periodo ha attirato realtà di differente estrazione, come le aziende e, per ultimi, i grandi operatori dell’ad tech. Tanto che, in totale, la kermesse rappresenta oggi oltre 5.000 aziende. Cannes Lions è in prima linea nella promozione della creatività, che, oggi, «è un vero e proprio driver di business, sviluppo e cambiamento sociale». Secondo Papa, Cannes Lions non è solo un festival, ma una piattaforma per guidare la creatività, presentare idee, condividere esperienze. Infine, Papa ha ricordato come l’Italia sia una delle grandi eccellenze creative globali: il BelPaese è stato il quindicesimo nel mondo per numero di premi vinti nell’edizione dell’anno scorso. E l’Italia è anche il settimo Paese europeo per delegati alla manifestazione.

José Papa, presidente dei Cannes Lions
Le novità nel dettaglio

Quindi è stata la volta di Fiorenza Plinio, Head of Development Creative Excellence Cannes Lions, la quale è entrata nel dettaglio delle novità. A partire da una nuova struttura, semplificata, per gli awards, ora raccolti in nove macro-categorie verticali: Reach, Communications, Craft, Experience, Innovation, Impact, Good, Entertainment ed Health. All’interno di queste sono stati istituiti tre nuovi Lions, ossia Social & Influncer Lions, Creative eCommerce Lions e Sustainable Development Goals Lions. «Quest’ultimo categoria - ha spiegato Fiorenza Plinio - è in collaborazione con le Nazioni Unite e i soldi per le iscrizioni verranno devoluti all’organizzazione». L’appuntamento francese è stato anche accorciato da otto a cinque giorni, favorendo ulteriormente la partecipazione dei suoi protagonisti. E ancora inedite modalità di calcolo per gli Special Awards e una collaborazione ancora più stretta con la città di Cannes.

Emanuele Nenna, presidente AssoCom
Ritorno alla qualità creativa

Dopo la tavola rotonda “Creatività e innovazione”, moderata dal giornalista e scrittore Gabriele di Matteo a cui hanno preso parte Vicky Gitto, Presidente ADCI, Max Cremonini, Content & Creativity Lead, Accenture Interactive, Marco Girelli, Ceo OMD, Giorgio Cattaneo, Rappresentante PR Hub, Emanuele Nenna, Presidente AssoCom, e Marianna Ghirlanda, Google Italia, DailyMedia ha incontrato Gitto e Nenna per approfondire quanto emerso durante l’evento. «Occorre valorizzare la qualità creativa dei progetti, perché per anni c’è stata superficialità», ha ribadito Gitto. Sul tema dei dati è intervenuto Nenna, il quale ha affermato che, nonostante siano ormai fondamentali, «per diventare veramente effettivi devono essere riempiti di contenuti». Una tesi, peraltro, sostenuta dallo stesso Girelli nel corso della tavola rotonda. In merito alle ultime tendenze in seno al comparto, Gitto e Nenna hanno concordato sulla volontà delle aziende di ricercare una consulenza di valore. E, riguardo al prepotente ingresso dei giganti della consulenza, come Accenture, nella sfera creativa, Gitto e Nenna, si domandano se lo switch in questo mondo da parte di questi soggetti sarà così forte da creare un dialogo effettivo con la creatività. Infine anche un commento su un nuovo “sistema” tra associazioni e attori che si configura come cambiamento epocale. «Non pensiamo di fare tutto da soli, ma vogliamo svolgere un lavoro di squadra che metta tutti nelle migliori condizioni», sottolinea Gitto. In altre parole, l’idea è creare una industry non spacchettata in diverse associazioni, ma dove le singole unità tutelano i propri associati e contenuti, operando in concerto. Un approccio che vede le sue radici da ormai qualche anno e che ha permesso di creare un meccanismo di valore in grado di riportare l’Italia al centro della creatività mondiale. Come testimoniano i risultati raggiunti proprio all’ultima edizione dei Cannes Lions, con l’auspicio che anche quest’anno questa positiva tendenza possa venire confermata.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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