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Nuovo IO Donna, Urbano Cairo ora rivuole la leadership pubblicitaria a quota 40 milioni di euro circa

Autore: Redazione


Il settimanale RCS sarà sabato in edicola nella versione attualizzata nella grafica e nei contenuti, con un inserito adv record di 214 pagine; la raccolta attuale è di 26/27 milioni

IO Donna evolve all’insegna della necessità di essere al passo con lo spirito del tempo che viviamo. Il settimanale femminile del Corriere della Sera diretto da Diamante d’Alessio sarà in edicola sabato 8 ottobre in una versione completamente rinnovata sia nei contenuti sia nella grafica. L’operazione, maturata nei mesi precedenti all’ingresso di Urbano Cairo in RCS MediaGroup, è pienamente approvata dal nuovo presidente che però sottolinea la necessità che il settimanale, già primo femminile italiano per diffusioni con oltre 328mila copie (ADS luglio 2016), riguadagni anche la leadership pubblicitaria. «La Cairo Communication nasce il 23 marzo 1996 con IO Donna, di cui ho curato la raccolta consegnandola poi alla RCS Pubblicità con un fatturato di 114 miliardi di lire. Oggi sarebbero 57 milioni di euro circa». IO Donna oggi raccoglie 26/27 milioni di euro all’anno, circa 10-12 milioni in meno del leader di mercato Vanity Fair. Comunque il numero in uscita sabato ha registrato un significativo riscontro presso gli investitori e vanta un inserito pubblicitario di 214 pagine su 458 pagine: «Un record storico per il giornale - spiega Raimondo Zanaboni, direttore generale Advertising & Communication Solutions di RCS -; in fase di presentazione delle novità abbiamo contattato oltre 400 clienti che hanno risposto molto bene e il mese di ottobre cresce a due cifre. è comunque un magazine che viene da una situazione di positività, vanta l’ottimo target delle lettrici del Corriere della Sera e la presenza di tutti i brand più prestigiosi». «Numeri importantissimi» ribadisce Cairo. Diamante d’Alessio spiega le caratteristiche del nuovo giornale: «Non parliamo di restyling ma di evoluzione, necessaria per cogliere lo spirito del nostro tempo e i cambiamenti in atto. Credo ai giornali costruiti sulle parole: e la parola d’ordine di questa nuova versione è “adesso”». L’idea è di valorizzare il momento, la capacità di cogliere e di godere del “qui e ora” e sul piano grafico ed editoriale questa idea si traduce in un giornale “sgabbiato”, libero da rigide scansioni, al contrario dell’impostazione adottata fino a ieri. L’altra parola chiave è “jazz”, ossia l’approccio editoriale libero per cui il magazine è diviso in sole tre macro aree: attualità e storie, con interviste, reportage, portfolii, pezzi di costume, editoriali firmati da personaggi, scrittori, musicisti, artisti; fashion + living, nuovo modo di proporre la moda, il design e l’arredamento che legge lo stile d’arredamento alla luce dello stile d’abbigliamento prediletto: e infine beauty + wellness, benessere e bellezza. «Questo numero però costituisce un’eccezione - spiega d’Alessio - perché la storia di copertina è la moda e per questo motivo il servizio apre il giornale. Accadrà una volta al mese, mentre nelle tre restanti settimane la copertina sarà dedicata rigorosamente alle storie: di donne ma anche di uomini, o ispirate a temi importanti». Va sottolineata la stretta collaborazione tra il Corriere della Sera e IO Donna, non solo sul fronte digitale con il blog La27maOra e con l’evento Il Tempo delle donne, ma anche attraverso la cospicua presenza di firme del quotidiano sulle pagine del femminile. Dice il direttore Luciano Fontana: «Da tempo il Corriere della Sera sta ponendo una cura crescente nel rapporto con il pubblico femminile. Barbara Stefanelli e io abbiamo seguito molto da vicino la nascita di questo progetto editoriale, e continueremo a farlo: ogni numero di IO donna nascerà anche dal dialogo e dalla collaborazione con il quotidiano. Il nuovo IO Donna è uno dei passaggi più importanti di questo autunno nel processo di rinnovamento del sistema del Corriere, di cui questo magazine è un elemento imprescindibile». La collaborazione si estende al digitale che è uno strumento importante per rafforzare il legame con il lettorato, oltre alle serie di eventi promossi da IO Donna. A sostegno del progetto è partita ieri una campagna pubblicitaria firmata da Hi! Comunicazione pianificata anche in tv (La7) e radio.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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