Al consueto appuntamento annuale, Augustin Decré, managing director Southern Europe e Dennis Yuscavitch, vp product marketing di Outbrain, hanno fatto il punto sui servizi offerti dalla company, illustrando, in un’intervista esclusiva a DailyNet, obiettivi e novità per il 2018
di Anna Maria Ciardullo
Come di consueto, si è tenuto a Milano il “Publisher Summit”, l’appuntamento annuale organizzato da Outbrain, che riunisce i principali editori del mercato italiano, per presentare le sue soluzioni più innovative nel campo del native advertising. Carmelo Noto, country manager di Outbrain Italia, ha aperto i lavori prima di passare la parola ai colleghi Augustin Decré, managing director Southern Europe e Dennis Yuscavitch, vp product marketing di Outbrain, giunti in Italia per l’occasione.
Vision
Prima di un’approfondita panoramica della product roadmap dell’azienda per l’anno in corso, Augustin Decré ha illustrato la vision di Outbrain che, da sempre, basa il suo business su due pilastri chiave: il rispetto dell’utente e l’attenzione all’user experience, con l’obiettivo di creare engagement in un ecosistema editoriale pulito e sostenibile per tutti gli attori che lo compongono. La monetizzazione dei contenuti, infatti, è in crisi e i publisher sono sempre più in cerca di soluzioni alternative che gli consentano di ridurre la propria dipendenza da Facebook.
Nuovi prodotti
Uno dei nuovi prodotti di Outbrain si chiama “Sphere”, una piattaforma editoriale di content recommendation pensata per favorire lo sviluppo di audience di qualità, user engagement e revenue, in un ambiente totalmente premium e safe. Sphere è anche un network di publisher, che permette loro di cooperare attraverso un sistema circolare di condivisione dei contenuti e 100% revenue share. Una soluzione anche sostenibile, con un CPC basso e universale che si paga solo a fronte di un effettivo aumento dell’engagement. L’altra novità presentata in occasione del Publisher Summit è “Outbrain Smartfeed”, un sistema capace di trasformare ogni pagina web in un infinito stream di content discovery personalizzato per ogni singolo utente, grazie a un mix intelligente di outstream video, native adv e content marketing e flessibile grazie ad un’infinità di differenti layouts disponibili.
I vantaggi
La piattaforma di Outbrain è un sistema in evoluzione che offre già la possibilità di creare audience lookalike, di targettizzare in base agli interessi o al browser e di effetture l’ottimizzazione automatica delle campagne, grazie alla recente acquisizione di Zemanta, la DSP native leader di mercato, specializzata proprio nell’automazione del native adv. Le funzionalità in cantiere sono molteplici, come, per esempio, il formato Video Discovery con l’opzione “Click to play”, 100% opt in, modello CPC, già lanciata in versione Beta e che permette di rendere l’esperienza video non intrusiva per gli utenti e di un nuovo programmatic marketplace di cui è prevista la release a maggio 2018.
Un nuovo ecosistema per i publisher
A margine dell’evento, Dennis Yuscavitch, nella seguente intervista esclusiva a DailyNet, ha illustrato lo scenario nel quale opera Outbrain e i vantaggi offerti dalle nuove soluzioni presentate.
Quale obiettivo Outbrain intende raggiungere grazie ai nuovi prodotti appena presentati?
«L’obiettivo di Outbrain e dei nostri servizi è la creazione di un ambiente safe per i publisher che trasformi la crisi del settore e i cambiamenti in atto, vedi il dominio di Facebook, l’imminente entrata in vigore del GDPR, e così via, in delle opportunità e non in degli ostacoli al benessere del giornalismo e dell’editoria di qualità in cui crediamo molto».
Quali sono i maggiori trend nel campo del native advertising?
«Il trend principale è un ritorno alla cura della readership e alla qualità dei contenuti, un’attenzione verso l’utente e la sua esperienza in campo editoriale che, in realtà, caratterizza da sempre il native e che Outbrain porta avanti come concetto chiave sin dall’inizio. A cambiare non è l’obiettivo, ma la possibilità di raggiungerlo grazie a sofisticati sistemi data driven, modelli di pricing sostenibili e strumenti ad hoc. Sono cambiati anche i bisogni dei publisher, i quali sono alla ricerca di modi per diversificare il proprio business e allentare la propria dipendenza da Facebook»
In relazione al GDPR, come si configura l’impegno di Outbrain?
«Siamo da sempre focalizzati sulla fiducia e sulla trasparenza. Per questo, il nuovo regolamento è per noi una grande opportunità, poiché l’attenzione alla costruzione di relazioni basate sulla fiducia, alla brand safety e al rispetto della privacy sono asset che fanno già parte della nostra storia. Siamo impegnati in prima linea su questo fronte, infatti, ad esempio, sosteniamo l’iniziativa ads.txt di IAB, e abbiamo altre importanti partnership attive con l’obiettivo primario di favorire gli editori nel raggiungimento della compliance e a costruire relazioni solide con i propri utenti»
Quali sono le sue aspettative generali e in particolare per il mercato italiano?
«Naturalmente, spero di tornare qui in Italia l’anno prossimo e trovare molti più editori che abbiano scelto e utilizzino i nostri prodotti e servizi! Ma, soprattutto, spero di vedere realizzato il nostro obiettivo di favorire la crescita del buon giornalismo, in cui Outbrain crede fermamente. Il futuro dell’editoria sta anche in una sana cooperazione tra i publisher, e i nostri servizi mirano a stimolare un circolo virtuoso che porti beneficio a tutti».