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Al via i Diversity Media Awards. Google è sponsor della prima edizione, Discovery Italia il media partner

Autore: Redazione


Il progetto premia i migliori contenuti mediali italiani che nell’ultimo anno hanno contribuito a una corretta rappresentazione delle persone e delle tematiche LGBT

È stata presentata ieri a Milano la prima edizione dei Diversity Media Awards: il progetto, a cura di Diversity - l’associazione guidata da Francesca Vecchioni e impegnata nell’abbattimento delle discriminazioni -, per la prima volta premia i migliori contenuti mediali italiani (tv, radio, cinema, pubblicità e web) che nell’ultimo anno hanno contribuito a una corretta rappresentazione delle persone e tematiche LGBT. «Tutto il mondo della comunicazione ha una grandissima responsabilità, perché entra direttamente nelle case degli italiani e influisce sull’immaginario collettivo - commenta Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity e ideatrice di Diversity Media Awards -. È fondamentale rappresentare correttamente le persone LGBT, perché il modo in cui il tema viene trattato influenza sia la costruzione dell’identità delle persone stesse che la loro percezione nell’opinione pubblica  e coinvolge in maniera determinante la misura del rispetto degli individui. Parlare di queste tematiche non riguarda solamente le persone LGBT e i loro familiari, ma è un lavoro sulla discriminazione in generale, un modo concreto di interrogarsi sulla dimensione della dignità umana: serve, quindi, al benessere e allo sviluppo della società intera». Nomination e partnership Durante la conferenza sono state annunciate le nomination dei premi per i migliori contenuti, che saranno assegnati il prossimo maggio. Le nomination derivano dal Diversity Media Report, ricerca di Diversity anch’essa presentata ieri e condotta dall’Osservatorio di Pavia, 2BResearch e alcune delle principali università italiane. La ricerca ha analizzato per la prima volta come siano stati trattati i temi LGBT all’interno dei contenuti mediali, dai telegiornali (2005-2015) alle trasmissioni tv e radio, dalle serie italiane e straniere ai film e alle pubblicità (2015). Le votazioni dei vincitori finali saranno aperte a tutti dall’1 aprile sul sito www.diversitylab.it. L’intera iniziativa gode del sostegno di Google, in qualità di sponsor, e di Discovery Italia come media partner che manderà in onda il 31 gennaio, in prime time su Real Time (canale 31), “Di fatto, famiglie”, uno speciale su un tema di estrema attualità: le coppie di fatto, raccontando le storie di genitori e figli alle prese con piccole e grandi difficoltà, in una società che fatica a riconoscerli come famiglia. Mentre prossimamente seguirà “L’Italia si alza”, il documentario che racconta il percorso dei ragazzi dell’associazione Cometa per realizzare una sedia da esterni per gli spazi pubblici urbani di Milano Porta Nuova. La ricerca per settori Negli ultimi dieci anni sono state trasmesse 1.611 notizie a tema LGBT con un trend in costante crescita.Nel primo semestre 2015 ne sono state trasmesse 142, con picchi a marzo (polemica tra Elton John e gli stilisti Dolce&Gabbana), maggio (Giornata internazionale contro omofobia e transfobia), giugno (Onda Pride a Roma, Milano e in molte altre città). Riguardo ai temi affrontati: unioni civili e matrimonio coprono quasi un terzo dell’agenda (28,9%), seguite da discriminazione (24%) ed eventi di cronaca nera (13,9%). La maggior parte delle notizie ha una fonte politica (25,4%), e riferisce quindi dibattiti, posizioni, decisioni politiche sul tema in Italia e all’estero. Seguono fonti giuridiche (es. sentenze) con il 19,2%. Anche la società civile (eventi come il Pride) con il 16,3% ha un peso rilevante, così come la cronaca nera (17,5%). All’interno dell’entertainment significativo il ruolo di cinema e fiction italiana (19 titoli per il cinema, 5 titoli per la fiction italiana). Dal punto di vista qualitativo, però, il tema è stato trattato in modo positivo e forte. In particolare, il grande schermo ha visto la rappresentazione di storie in cui il tema dell’identità è centrale. La fiction Italiana fa pensare a una maggiore integrazione, perché i temi LGBT appaiono già incorporati nella “quotidianità” del racconto. Le serie straniere trasmesse in Italia sono il miglior esempio di trattazione dei temi LGBT: tra queste “Grey’s Anatomy” (La7) e “Beautiful” (Canale 5), mentre “Faking It” (MTV8) è rilevante per un target giovane che può vedersi rappresentato. Tra i programmi tv: “Che tempo che fa” (Rai Tre), “Pechino Express” (Rai Due) e “ltalia’s Got Talent” (Sky). Programmi come “Sconosciuti” (Rai 3) e “Vite Divergenti” (Real Time) costituiscono i primi importanti tentativi di un reale approfondimento sul tema. Tra le trasmissioni radio, gli esempi più positivi di trattazione di temi LGBT sono “Caterpillar AM” (Radio 2), Lateral” (Radio Capitai), “Pinocchio” (Radio Deejay). Tra adv e personaggi Nella pubblicità diversi brand iniziano a comunicare in modo più inclusivo. Emblematici sono il secondo episodio del coming out a tavola raccontato da Findus in Microonde e gustose sorprese, la carrellata di affetti all’italiana in Milioni di passioni in Tim Vision e le Buone Feste dalla Famiglia Frozen della campagna Disney Junior dedicato a bambine, bambini e loro famiglie. Infine, sei personaggi si sono distinti come portatori di una corretta visione del mondo LGBT: le conduttrici Barbara d’Urso e Daria Bignardi e tre celebri rappresentanti della musica: Laura Pausini, Fedez, Mika e Tiziano Ferro.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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