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AdRoll, analisi dei dati e marketing strategy a 360°

Autore: Redazione


La piattaforma di performance marketing, con oltre 25.000 clienti attivi, è tra le più utilizzate del settore. Grazie a un’attenta analisi dei first party data raccolti nei siti sui quali è presente il Pixel, AdRoll offre campagne su misura per tutte le esigenze. L’intervista di DailyNet a Giuseppe Fresu, Sales executive per l’Italia e Ronan Ahern, head of new business sales EMEA

di Anna Maria Ciardullo

Performance, Retargeting, Prospecting ed Email retargeting, sono le parole chiave dell’offerta di AdRoll, azienda nata a San Francisco intorno al 2007 e oggi tra le piattaforme più utilizzate del settore. L’algoritmo su cui si basa il software della compagnia, nato e sviluppato sotto la guida di Valentino Volonghi che ricopre attualmente la carica di CTO, nasce per aiutare tutti i professionisti di marketing a raccogliere, analizzare e utilizzare i dati dei clienti per creare campagne di marketing dalle elevate performance. La prima espansione è iniziata proprio dal mercato americano, continuando a diffondersi prima a New York fino a raggiungere poi anche la zona EMEA con headquarter a Dublino e con uffici a Londra ma anche a Tokyo e Sidney. L’intervista a Giuseppe Fresu, Sales executive per l’Italia e Ronan Ahern, head of new business sales EMEA, incontrati da DailyNet in occasione dell’ultima edizione di IAB Forum, lo scorso 29 e 30 Novembre.

Come si compone l’offerta di AdRoll?

AdRoll fino a qualche anno fa era conosciuta solo come piattaforma di retargeting anche se molto forte e leader a livello globale con oltre 25.000 clienti attivi. Negli anni, grazie alla mole di dati comportamentali che abbiamo acquisito, le opportunità di utilizzo degli stessi si sono moltiplicate offrendoci nuovi spunti di diversificazione dell’offerta anche in ottica di prospecting. Il nostro approccio al retargeting predilige la sfera comportamentale e si svolge in totale trasparenza, controllo e proattività nei confronti dei clienti e viceversa. Il Prospecting, di conseguenza, parte proprio dai dati degli utenti cookiezzati adRoll, senza acquisire dati da alcun ente terzo,  cercando  pattern comportamentali che coincidano in maniera medio alta con quelli che seguono il sito su cui stiamo lavorando (ovviamente e’ necessario un Opt-in al Prospecting  che autorizza la condivisione dei dati). Attraverso dunque una selezione accurata, facciamo un cherry pick della potenziale utenza che ci permette di individuare traffico di alta qualità. Non siamo più solo una piattaforma di retargeting ma una di performance marketing a 360° che va a coprire tutti gli step del funnel compreso quello di performance email retargeting.

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Qual è il rapporto di AdRoll con il mercato italiano?

G.F. Anche se non  abbiamo ancora un ufficio in Italia possiamo contare su moltissimi clienti diretti e agenzie. Lavoriamo infatti da remoto per quanto riguarda la parte di ottimizzazione delle campagne, strutture,  sinergie in termini di KPI e obiettivi da raggiungere ma siamo spesso in Italia per stringere relazioni, accordi commerciali, incontri con agenzie e clienti e ovviamente  partecipazioni ad eventi

R.A. Ritengo che il mercato italiano offra fantastiche opportunità e abbiamo un ottimo team focalizzato sull’Italia che raggiunge ottimi risultati. Stiamo crescendo molto velocemente, soprattutto nell’ambiente delle agenzie e in particolare su Milano.

È la prima volta che partecipate a IAB Forum?

G.F. Sì, questa è la prima volta che partecipiamo a IAB Forum, essendo uno degli eventi piu’ importanti in Italia, e’ sicuramente fondamentale per noi garantire la nostra presenza con uno stand. Gia’ a Maggio scorso  abbiamo partecipato anche al Netcomm dove abbiamo portato una nostra case history di successo in un workshop sul tema del retargeting.

Quali sono i progetti futuri?

R.A. La nostra tecnologia proprietaria si migliora continuamente tramite machine learning e grazie agli input dei nostri ottimizzatori che seguono la crescita del prodotto a livello operativo. Penso che in Europa continueremo come stiamo facendo, siamo molto soddisfatti della crescita raggiunta fino a oggi e questo ci dà già la spinta necessaria per fare ancora meglio l’anno prossimo. E’ un momento in cui dobbiamo dedicarci alla diffusione del prodotto sul mercato per aumentare ancora il portfolio clienti e l’uso dello stesso.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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