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Adglow racconta Snapchat al mercato italiano: «Poco affollamento adv, costo competitivo e originalità»

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La società ha partecipato in qualità di marketing partner alla Snapchat School e ha prodotto una guida incentrata sulle soluzioni pubblicitarie offerte dalla piattaforma. «Utenti giovani e propensi agli acquisti online, soluzioni mobile marketing low cost che favoriscono l’originalità dei contenuti». Ecco la visione del sales director per l’Italia Maurizio Boneschi

Nel gruppo dei social network che affolla la rete, uno in particolare sta rompendo le regole. Si annida tra gli smartphone dei più giovani, ma la maggior parte degli over 34 non ha bene idea di come funzioni. È come un fantasma, e infatti il fantasma è proprio il suo logo. Snapchat si sta rivelando, però, come un’entità tutt’altro che evanescente, capace di mettere assieme 160 milioni di utenti giornalieri per mostrargli oltre 10 miliardi di video al giorno. Fa dell’intrattenimento la sua arma più affilata, grazie alla natura effimera dei messaggi (che scompaiono irrimediabilmente dopo 24 ore), e della condivisione il suo motore. «Molto clienti dovrebbero guardare a Snapchat perché è popolato da giovani con alto potere d’acquisto. Ma bisogna proporsi sulla piattaforma attraverso un mood divertente», spiega Maurizio Boneschi, sales director di Adglow. La società ha prodotto una guida sulle possibilità pubblicitarie offerte dal fantasmino (disponibile a questo link) e alcuni specialisti del suo team hanno partecipato alla Snapchat School, un evento di formazione organizzato dalla stessa piattaforma social e riservato ai principali marketing partner.

Qual è lo stato dell’arte di Snapchat?

Snapchat è un social network abbastanza affermato, soprattutto in USA e UK. È il miglior canale per raggiungere le audience più giovani, basti pensare che 2/3 dei suoi 160 milioni di utenti giornalieri globali, tutti collegati da mobile, hanno tra i 18 e i 34 anni d’età. La user base è meno larga di colossi come Instagram e Facebook, ma con una spiccata vocazione all’intrattenimento, tanto che tra le attività principali c’è la condivisione di foto e video: sono 10 miliardi i filmati visti ogni giorno, due terzi degli utenti producono contenuti quotidianamente e il numero di interazioni è molto elevato. Date le potenzialità del social ci siamo proposti di guidare i brand a fare comunicazione attraverso questo mezzo.

Quanto è conosciuto dagli advertiser del mercato italiano?

A livello delle aziende c’è molta curiosità per il suo funzionamento, ma sono ancora in pochi a comprendere il modo efficace di comunicare su questo canale. Stiamo conducendo iniziative di education sul mercato e da qualche mese sono partite le prime campagne internazionali di importanti brand nostri clienti che hanno registrato ottime performance. Abbiamo prodotto una guida per l’advertising su Snapchat, disponibile sul nostro sito, che racconta tutte le possibilità pubblicitarie offerte dal social con l’obiettivo di consegnare agli advertiser un nuovo ed efficace strumento di marketing. Uno dei primi settori che confida sulle potenzialità di Snapchat è il Luxury & Fashion: le attività di advertising con alcuni importanti brand di questo settore stanno generando alti tassi di engagement in USA e UK su audience molto ampie. Molti marchi avrebbero bisogno di comunicare con un target 18/34, un pubblico molto difficile da contattare su altri canali digitali e su media tradizionali. Gli utenti di questa fascia di età dimostrano maggiore interesse per contenuti video “snack” e Snapchat sembra essere per loro una delle piattaforme più adatte per trovarli.

Come avete raggiunto questa specializzazione su Snapchat?

Dallo scorso mese, il social network ha messo a disposizione la Snapchat School.  Alcuni specialisti del nostro team italiano hanno partecipato alle giornate di training che si sono svolte in un college di Londra. E’ stato un evento di formazione riservato solo ai principali   marketing partner a livello globale. Ad oggi Adglow è l’unico marketing partner Snapchat in grado di fornire un know how specializzato sul nostro mercato.

Facebook e Instagram hanno preso diversi “spunti” da Snapchat per l’implementazione di alcune funzioni. Come influenzano, queste similitudini, le dinamiche di scelta tra le diverse piattaforme?

C’è una forte competizione fra i social network, ma si stanno delineando delle peculiarità in ognuno di essi. L’evoluzione continua tipica del digital e della tecnologia è basata principalmente sull’innovazione che sembra essere il motore principale del successo di queste piattaforme. Alla luce dei risultati di business in continua crescita, questa caratteristica fondamentale la vedo ben presente in tutti e tre i social network citati.   

Perché un’azienda dovrebbe inserire Snapchat tra le sue leve di marketing?

Se un’azienda mira a un target giovane e internazionale dovrebbe considerare anche Snapchat. Oggi è uno strumento di mobile marketing low cost che permette alle aziende di esprimere la propria creatività disponendo di formati innovativi che possono aiutare i brand a mostrare un’immagine accattivante e originale. Quando un utente accede a Snapchat si aspetta di essere intrattenuto da contenuti video immediati e divertenti che invitino all’interazione. Il basso affollamento pubblicitario attuale e il fatto che il 76% degli utenti sia un online shopper offre grandi opportunità di incrementare il Roi delle campagne.   

Quali settori merceologici sono stati più reattivi nel salire a bordo del fantasmino?

I brand del luxury & fashion sono stati tra i primi ad investire su Snapchat. Ma sulla base delle molte richieste che stiamo ricevendo nelle ultime settimane ci aspettiamo che già nel corso di quest’anno ci sarà una significativa crescita degli investimenti pubblicitari su questo canale.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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