Autore: Redazione
02/04/2024

Subito.it: le evoluzioni in continuità della seconda piattaforma e-commerce italiana

Dalle conquiste dell’ultimo biennio alle novità adv e Retail Media alla tergetizzazione sempre più profonda dell’utente fino agli obiettivi di chiusura d’anno in doppia cifra, parola al Director Of Sales Andrea Volontè

Subito.it: le evoluzioni  in continuità della seconda piattaforma e-commerce italiana

Andrea Volontè

E all’improvviso tutti divenimmo degli esperti abitanti della Rete: da un auspicio, che non pochi trovavano inquietante, a una realtà cementatasi nel breve volgere di un biennio; da un mondo a parte al mondo vero e proprio, in cui tutti operano in ambito e-commerce. In attesa che le strade si svuotino, ci chiediamo anche come si stia evolvendo il mercato della second hand? Per conoscere la risposta c’è un solo interlocutore cui fare riferimento ed è Subito.it, seconda piattaforma di e-commerce più popolare in Italia grazie cinque milioni di utenti giornalieri e oltre 18,5 milioni di utenti unici ogni mese (Fonte Casaleggio Associati - E-Commerce in Italia, gennaio 2024). Ne parliamo con il Director Of Sales Andrea Volontè (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv)

I punti focali del 2023 di Subito: cosa avete proposto e quali risultati avete raggiunto?

«Abbiamo consolidato l’offerta sulle transazioni, il ‘Tutto Subito’, la possibilità di transare direttamente sulla piattaforma, un servizio nato nel corso del 2022 che poi abbiamo consolidato nel corso del 2023, il che ci ha fatto raggiungere livelli molto alti nei prodotti transati e di engagement. Abbiamo sviluppato anche la parte pubblicitaria e consolidato il mondo automotive».

Cosa rappresenta oggi Subito e cosa è cambiato rispetto a qualche stagione orsono?

«Consideriamo Subito la prima piattaforma di re-commerce, che oggi vanta cinque milioni di utenti giornalieri che si muovono all’interno di un panorama che contiene 11 milioni di articoli al giorno che possono coprire ogni necessità a 360 gradi. È ovvio che molto sia cambiato dagli esordi, se si pensa, per fare un esempio, che quando abbiamo iniziato si parlava soprattutto di desktop, mentre oggi il 90% degli utenti si muove in modalità mobile, come hanno certificato i 7,5 milioni di app scaricate nel corso dello scorso anno. C’è stata sicuramente una grandissima spinta nel corso della pandemia e anche subito dopo, il che ci fa sembrare e operare come se fossimo ancora una startup. L’epoca pandemica ci ha anche aiutato a capire come si stesse evolvendo il mercato e con lui i nostri utenti, grazie ai famigerati rimbalzi: siamo passati da una grade interesse per i casalinghi, poi per lo sport e il  tempo libero, poi ancora l’ambito Pet, le case per le vacanze. Oggi questi scossoni non ci sono più, le curve si sono consolidate, ma sempre verso l’alto, l’interesse è cresciuto, le persone sono diventate anche più abili nel muoversi online».

Cosa offre oggi la piattaforma ai possibili clienti?

«Nel pianeta B2B ci muoviamo attorno a due grandi mondi, quello della piccola e media impresa e quello degli investitori istituzionali che comprano adv; nel primo caso parliamo di concessionarie, agenzie immobiliari e negozi, cui offriamo la  pubblicazione di annunci e la loro sponsorizzazione, strumento che accresce le conversioni. Per quel che concerne la parte advertising, abbiamo un’offerta che segue le necessità del mercato, quindi l’adv display con targetizzazione legata al comportamento degli utenti e all’offerta nella singola categoria. Stiamo ampliando l’offerta di Retail Media e dei servizi ancillari. Le transazioni ci permettono di avere maggiori informazioni sul cliente, attraverso dati che prima non avevamo: siamo passati dalle evidenze legate all’interesse dell’utente a quelle legate alla concretizzazione dell’acquisto, una differenza determinante, un aggiunta fondamentale per capire e conoscere meglio chi si serva di Subito».

Subito come media ma anche come piattaforma pubblicitaria: quai sono le caratteristiche dei due ambiti e quali i formati adv che proponete?

«La nostra offerta è classica, con formati display differenti, fissi o che variano a seconda delle targetizzazioni scelte dal cliente. Poi ci sono i servizi ancillari che aumentano non poco le conversioni. E poi, in ultimo, c’è il Retail Media. Insomma, possiamo contare su un portafoglio molto vario».

È cambiata la tipologia delle aziende che si affidano a voi?

«Oggi molte aziende utilizzano il canale programmatic, ma il portafoglio cliente è rimasto lo stesso, molto variegato. Si sono affacciati nuovi investitori, orientati ad andare dritti al sodo e noi possiamo aiutarli nella costruzione del funnel».

Cosa vi attende per il 2024?

«In realtà stiamo già pensando al 2025… Continueremo a investire su tecnologia e Retail Media. Implementeremo i nostri servizi, ci muoveremo in continuità e prevediamo comunque una crescita in doppia cifra, solida come accaduto negli ultimi 10 anni».