Autore: Redazione
02/04/2024

Il new business barometer 2023 di COMvergence: in gara oltre 1,1 miliardi di dollari; Zenith e Publicis Media guidano le classifiche

Lo studio evidenzia anche che OMG tra le holding e Mindshare tra le singole agenzie sono quelli che hanno performato meglio al netto delle retentions

Il new business barometer 2023 di COMvergence: in gara oltre 1,1 miliardi di dollari; Zenith e Publicis Media guidano le classifiche

La conferma in gare come Ferrero (216 milioni di dollari), Lactalis (36) e Glovo (27) è valsa a Zenith il primato nella classifica 2023 tra centri media per new business stilata da COMvergence - e a cui si riferiscono anche tutti i dati qui riportati, che sono la somma tra i dati Nielsen per l’offline e stime di COMvergence stessa per l’online -. La centrale di cui è CEO Andrea Di Fonzo ha chiuso l’anno infatti con un totale di nuove acquisizioni di 280 milioni di dollari, come saldo tra i 298 confermati più gli 11 vinti a fronte dei 29 persi. Questo contribuisce alla leadership di Publicis Media, grazie anche a Starcom (confermata da Enel per un budget di 25 milioni), nel parallelo ranking per gruppi media, con un saldo positivo di 348 milioni sempre di dollari e di 15 al netto delle retentions, il cui rate è stato di 333 milioni, pari al 90%, a fronte di 53 milioni di puro new business e 38 persi. Seconda nella classifica per singole sigle è OMD con un totale di 160 milioni di dollari, frutto di una retention del 100% - ovvero ha vinto tutte le gare in difesa cui ha partecipato per un totale di 73 milioni, di cui la principale, pari a 61 milioni, è relativa a Lidl – più nuovi clienti acquisiti per 86, tra cui i 56 di Beiersdorf (ai danni di iProspect). La performance della centrale di cui è M.D. Francesca Costanzo ha contribuito in modo preponderante su quella di OMG, di cui fa parte, ugualmente secondo nel ranking per gruppi. Per quello di cui è CEO Marco Girelli, il new business complessivo è di 221 milioni, di cui 145 al netto delle conferme, che valgono 76 milioni (72% di retention rate), a fronte di 175 milioni di new business – grazie tra gli altri ai 38 milioni di Giorgio Armani Couture acquisiti da Hearts&Science ai danni di Webranking e Zenith, e i 16 di A2A presi da PHD – e 30 persi. Al netto delle retentions quindi OMG è leader per new business. Terza nella classifica per singole agenzie con 121 milioni di dollari di new business complessivo si colloca Mindshare che, però, se si guarda la classifica al netto delle conferme (per 16 milioni, con un rate del 90%), diventa prima con 106 milioni, grazie soprattutto agli 86 milioni di Nestlé, acquisiti ai danni di dentsuX. La performance della centrale guidata da Roberto Binaghi contribuisce a quella di GroupM, di cui fa parte, e che pure si colloca in terza posizione nel ranking tra Gruppi, con un saldo positivo di 177 milioni di dollari, di cui 110 escludendo le retentions. I 67 milioni confermati rappresentano però un rate del 51%. A fronte di 175 milioni di puro new business infatti, per la holding guidata da Massimo Beduschi ci sono anche 65 milioni persi: ma bisogna ricordare che il Gruppo media di WPP è anche quello che vanta il maggior amministrato del nostro mercato. Tra i principali Gruppi, infine, anno difficile per dentsu, che chiude con un saldo negativo di 83 milioni, che diventano -122 al netto delle retentions, il cui tasso è stato solo del 18%. Le perdite di Nestlé e Beiersdorf sono solo in parte compensate dalle vittorie di Euronics e BPER, entrambe stimate da COMvergence a quota 19 milioni di dollari di spending, mentre Carat si è vista confermare i 29 di Amplifon.

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Digest

Complessivamente, sempre l’anno scorso, è stato messo in gara 1,138 milioni di dollari, di cui 688 da pitch internazionali e 450 locali. 539 milioni, pari al 47%, è stata la cifra in retention. I passaggi di account, tra diretti e dopo gara, sono stati 172, 144 dei quali vinti o confermati, per un totale di 1,026 miliardi, dai network globali, e 28 da agenzie indipendenti (su questo fronte si segnala la buona performance di Mediaplus, con un saldo complessivo positivo per 40 milioni; 35 infine sono stati gli account confermati all’agenzia che già se ne occupava.

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