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Digital marketing, dai dati alle persone: Spider 4 Web racconta le nuove strategie di business

Autore: Redazione

Simone Perenzin e Andrea Pizzato


L’agenzia friulana continua a crescere con un approccio martech: “Ascolto, analisi e consulenza per far sviluppare il business delle aziende. Non serve seguire le mode”

Il futuro del marketing è sempre più focalizzato sulla persona. La persona, le sue scelte, i suoi comportamenti sono al centro di tutte le strategie e sono il punto al quale guardare per andare a delineare i passi futuri. Ne è convinta Spider 4 Web, agenzia digitale di Fiume Veneto che in poco più di due decenni ha accompagnato le aziende a compiere passi importanti nel digital marketing, ampliando esponenzialmente il proprio mercato e crescendo a doppia cifra soprattutto negli ultimi anni. “Il digital marketing è cambiato ed è mutato anche l’approccio delle imprese”, premette Andrea Pizzato, CEO di Spider 4 Web. “L’iniziale diffidenza di qualche anno fa ha lasciato spazio alla necessità di essere presenti nel mondo digitale, non seguendo le mode, ma trovando la propria strategia per non fare investimenti inutili. Per fare questo un’agenzia deve poter offrire ascolto, capacità di analisi e conoscenza”. È un digital marketing sempre più dal volto umano quello che si delinea nel prossimo futuro dove la persona è centrale in ogni fase. Le persone infatti sono fondamentali quando si tratta di rispondere a un mercato che è diventato molto più dinamico. “Il nostro team è cresciuto nel tempo: dalle quattro persone del 2000 siamo passati a nove nel 2017, fino alle 22 del 2022. Parallelamente sono aumentate le competenze, con l’entrata in campo di vari ruoli, digital strategist, marketer, SEO & SEA specialist, UX designer, copywriter, content strategist, oltre ai developer, project manager, web designer, e con la spinta sulla formazione interna. Anche quest’anno, è in previsione un ulteriore ampliamento della nostra squadra sempre in ottica martech, dove marketing e tecnologia vanno di pari passo nell’offrire quella che chiamiamo digital business experience, ossia strategie e servizi studiati per una specifica attività e precisi obiettivi aziendali”.

Raccolta dati

Il punto di partenza rimane l’analisi dei dati. “L’obiettivo è conoscere come si comportano i miei potenziali clienti e saper leggere velocemente l’efficacia o meno delle strategie adottate”, aggiunge Simone Perenzin, COO di Spider 4 Web. “Davanti a un mercato Data Management e Analytics che l’anno scorso ha registrato una crescita del 20% rispetto al 2021 (Osservatorio Big Data e Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano), in questi anni ci siamo preparati realizzando un software ad hoc: la nostra suite 4Analytics è una soluzione di reportistica e analisi che raccoglie i dati provenienti da diverse fonti e da campagne multicanale, rendendoli disponibili in un’unica dashboard, facile da leggere e analizzare, dove tutti i dati delle piattaforme utilizzate dalle aziende (sito, email, social, gestionale aziendale) vengono integrati”. I dati raccolti sono la base su cui progettare un’esperienza ottimale per l’utente. “La user experience traduce infatti gli obiettivi di business dei clienti e le esigenze dei loro target in una navigazione web capace di costruire una relazione tra utente e asset digitale, dove le informazioni siano facilmente reperibili e ci sia soddisfazione da parte dell’utente nell’uso della stessa piattaforma. Da tre anni stiamo affrontando un percorso di certificazione su Umbraco, un Content Management System che sposa appieno il nostro approccio”.

La vera ricchezza

Fondamentale è il database proprietario. “Solo se si conosce la propria audience è possibile affinare la comunicazione. Gli utenti si sono evoluti: bombardati dalla comunicazione delle aziende si concedono pochi istanti; così, riuscire a trattenerli e convogliarli è la parte più sfidante di ogni strategia”, aggiunge Perenzin. “In un mondo che si avvia verso l’era del cookieless e di privacy marketing, è quindi sempre più importante valorizzare il database di contatti aziendali e i first party data: i canali owned, cioè proprietari delle aziende (il sito web, il blog, le landing page, la newsletter ecc.) e non di terze parti, diventano centrali; il database di contatti acquisiti regolarmente è la vera ricchezza dell’azienda, troppo spesso sottovalutato”. Per Spider 4 Web questa attenzione diventa fondamentale all’interno di un’impostazione smarketing, in cui i reparti marketing e sales lavorano in sinergia e dove il primo diventa funzionale alle vendite e i dati raccolti completano e validano le strategie attuate. All’interno di questi trend, cambia anche l’agenzia digitale. “La consulenza diventa sempre più fondamentale. I clienti sono sempre più interessati a utilizzare i canali digitali e gli asset tecnologici per incrementare il proprio business. Necessitano però di essere indirizzati, di avere un supporto nelle decisioni strategiche e nelle scelte. Anche perché la direzione da prendere non può dipendere dalla moda del momento”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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