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Competenza, operatività e serenità nel lavoro: l’innovazione digitale secondo MEP

Autore: D Sechi

Lorenzo Visci


L’agenzia bolognese avvia una nuova fase di sperimentazione con l’ausilio dell’AI nelle diverse aree di produzione: design, copywriting, sviluppo web2 e web3. Le parole di Lorenzo Visci, CEO e founder

L’AI che sostiene, appoggia, aiuta, crea, migliora lo stato delle cose, a patto di conoscerne i segreti. A Bologna è di sede MEP, agenzia che si propone di accelerare il processo di evoluzione culturale delle imprese affinché il mktg diventi un asset strategico, che ha deciso di aprire alla sperimentazione interna, con una serie di test che consentiranno a ciascun componente del team di individuare lo strumento e la modalità d’uso adatta alla propria area di competenza per migliorare efficacia ed efficienza dell’output. Ne parliamo con Lorenzo Visci, CEO e founder (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).

Come è cambiata l’attività di MEP con l’arrivo dell’AI e quanto e come la stessa Intelligenza artificiale inciderà su design, copywriting, web2 e web3?

«Siamo sempre stati attenti all’innovazione tecnologica e oggi, più che mai, nei riguardi dell’intelligenza artificiale. Abbiamo deciso di istituzionalizzare le attività di AI generativa per rendere centrali strumenti che permetteranno alle persone di lavorare meglio, in modo da impiegare meno tempo nella progettualità più meccanica così da potersi dedicare alle cosiddette attività a valore aggiunto. Conosciamo già gli effetti che può portare l’AI nel design e nel copywriting, pensiamo solo a ChatGPT che ha portato soluzioni molto più potenti, attraverso le quali possiamo e riusciamo a operare con velocità e qualità superiori rispetto al passato. Sul fronte del web3 siamo nel campo della blokchain e sembrerà paradossale ma entriamo in un territorio in cui è possibile rendere un brand in maniera più ‘umana’, nonostante si parli di macchine; mentre nel web2, l’innovazione ci consente di  ripulire e migliorare i codici, il che porta a lavori migliori ed ecologicamente sostenibili».

In sintesi, quale obiettivi si pone l’agenzia a fronte di questa apertura all’innovazione?

«Fa lavorare meglio le persone e costruire, nel contempo, attività qualitativamente superiori per i clienti. Attenzione però: pensare di sostituire una persona con un algoritmo è semplicistico, come se un pennello o una macchina per scrivere si mettessero a lavorare da soli, piuttosto siamo noi che permettiamo alla macchina di muoversi sulla parte più ostica, il che rende più umano il nostro lavoro e agevola le condizioni di lavoro, fa crescere della qualità dell’output e permette di  avere più tempo per sviluppare le attività a valore aggiunto»

Come deve comportarsi il mondo del marketing rispetto all’innovazione e all’AI e a che punto siamo in Italia?

«L’innovazione nel marketing nazionale, considerata dal nostro osservatorio personale, fotografa delle differenze culturali rispetto ad altri Paesi. Quando si crea una trend, al netto di qualche normale resistenza al cambiamento, si nota un’adozione veloce ma molto modaiola. Che poi, in realtà, parliamo di strumenti che esistono da tempo ma solo da un anno o poco più sono diventati pane quotidiano. Ci sono quelli che vogliono veramente sperimentare, che portano alla luce nuovi prodotti, che aprono a inediti scenari. Oggi come oggi abbiamo bisogno di contenuti alti, anche perché l’attenzione, catturata da una molteplicità di suggestioni, si è abbassata. Culturalmente ci sono titubanze, manca la formazione, uno sguardo maggiormente panoramico. Conoscenza e applicazione fanno tutta la differenza in un mercato super competitivo».

L’AI può aprire le porte a determinati settori con cui MEP potrebbe/vorrebbe lavorare?

«Non più di tanto. Abbiamo ampliato il mercato qualche anno fa con blockchain e NFT, abbiamo cambiato panorama e registrato una crescita del fatturato estero del 45%, ci muoviamo con operatività e logiche differenti rispetto a qualche stagione orsono; tutto questo ci ha permesso di diventare più interessanti nella costruzione dei processi lavorativi, con modalità strategico-operative che ci hanno aperto nuove possibilità di business. A questo punto, l’obiettivo principale sarà sviluppare nuovi mercati, diventare più competitivi dove già siamo presenti, acquisire maggiore competenza, operatività e serenità nel lavoro».

Come è stato il 2023 dell’agenzia e quali saranno i progetti per il 2024?

«Quella trascorsa è stata una stagione di consolidamento, con obiettivi però ambiziosi la costruzione e la crescita di un vero e proprio eco sistema, il quale per funzionare a dovere ha bisogno di basi, di radici ben solide; e quindi, investiremo in tutte le aree per renderle scalabili, con un focus sulle persone, ed è anche per questo che a gennaio abbiamo aperto l’area Cultura, per mettere in discussione i nostri valori, affinché siano sempre rinnovati. Puntiamo a creare un unione con i nostri clienti, a contaminare positivamente il nostro eco sistema di imprese, ad aumentare la quota di progetti consulenziali in maniera continuativa, con un livello di business che possa contare su 15  progetti costanti (la nostra media di contratto è di 36 mesi), con una curva di crescita fluida, che ci consenta di lavorare meglio. E poi c’è la parte internazionale che sarà rafforzata, con il consolidamento  delle attività in Nord America, in Europa e in Sud Africa e nuove opzioni legate al Medio Oriente, dove entro il 2025 faremo nascere qualche nuovo progetto».

 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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