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È YouTube la piattaforma social preferita dagli italiani, senza distinzione tra GenZ, X e Millennials

Autore: Redazione

Luca Di Cesare, Country Manager Italia di Channel Factory


Channel Factory ha condotto uno studio sull’uso delle principali piattaforme video, tra queste anche Meta, Snapchat e TikTok, relativo al triennio 2020-2022

Non esiste divario generazionale: quando si tratta di social network e fruizione video, il re indiscusso rimane YouTube, in Italia come in alcuni dei mercati chiave globali. A svelarlo è l’ultima indagine condotta da Channel Factory (https://channelfactory.com/the-social-effect/), piattaforma tecnologica video globale, leader nelle soluzioni di brand suitability, che ha fatto luce sulle modalità di utilizzo e fruizione dei video dei principali canali social, ossia YouTube, TikTok, Snapchat e Meta (Instagram e Facebook), aprendo un confronto nell’arco temporale compreso nel periodo 2020-2022 e focalizzandosi su tre gruppi: Gen Z, Millennials e Gen X. L’indagine è stata condotta a livello globale in altri quattro Paesi oltre all’Italia: Stati Uniti, Australia, UK e Singapore.

Oltre le caratterizzazioni

Più in dettaglio, confrontando le singole piattaforme YouTube risulta il social più utilizzato in Italia nel corso del triennio 2020-2022 con l’88% delle risposte a suo favore, a debita distanza da Meta (67,6%) e TikTok (54,3%). Un primato indiscutibile e comune a tutte le fasce d’età per YouTube, mentre la seconda preferenza varia in base all’età: Meta con Facebook e Instagram per Millennials e GenX; TikTok per La GenZ. Un’evidenza che dimostra come YouTube sia in grado di superare le caratterizzazioni dei social network, conquistando al contempo sia i più giovani, sia le fasce più adulte della popolazione. Non solo, gli utenti italiani prediligono video di media durata, in particolare su YouTube, rispetto a filmati più brevi o sopra i 60 minuti, tipologie di contenuti quest’ultime che sono generalmente più apprezzate all’estero. In questo scenario, si nota solo uno scostamento della GenZ - oggetto dello studio insieme a Millannials e GenX - che nel 2022 ha detto di sentirsi più coinvolta su TikTok (61,3% contro il 52,3% di YouTube), mentre le altre fasce d’età rimangono “fedeli” a YouTube avendo come seconda scelta Meta. A livello globale, a ottenere il riconoscimento di tutte e tre le generazioni nel 2022 è sempre YouTube, che riconquista il favore dei Millennials di tutto il mondo che nei due anni precedenti gli avevano preferito Meta. Luca Di Cesare, Country Manager Italia di Channel Factory, spiega: “YouTube oggi gode di una considerazione particolare tra gli utenti italiani di tutte le generazioni. Un contesto che può fare la differenza per gli inserzionisti, che all’interno di video long-form e premium possono trovare l’ambito perfetto per veicolare il proprio messaggio. Abbiamo anche osservato che i contenuti pubblicitari perfettamente in linea con quelli editoriali, registrano il 17% in più sul ROI”.

Social Sharing

Da un punto di vista della condivisione e del social sharing, l’Italia presenta ancora una volta alcune peculiarità rispetto agli altri mercati coinvolti nell’indagine di Channel Factory. La ragione principale per cui i nostri connazionali condividono un filmato pubblicitario con familiari o amici, infatti, è legata alla dimensione creativa (38,6%) con un picco di oltre il 51% per la Gen Z, e a ragioni d’intrattenimento (40,1%). Nel resto dei Paesi, invece, lo sharing avviene per la potenziale rilevanza e l’interesse del contenuto sempre per il proprio nucleo familiare o la propria cerchia di amici (52,1%. Un dato che può essere interpretato alla luce di una maggiore attenzione degli italiani a fattori estetici e creativi nell’ambito del video advertising, mentre all’estero si tende a porre maggiore enfasi sulla sostanza del contenuto.

Social Shopping

Un capitolo della ricerca è stato dedicato al Social Shopping. In questo frangente i rispondenti italiani hanno dichiarato di fare acquisti online principalmente attraverso i video pubblicitari su YouTube (32%) e le immagini promozionali di Meta (36,4%). Più marginale la quota di TikTok e Snapchat, per entrambe le piattaforme il formato più ingaggiante per lo shopping risulta il video, davanti a immagini e link. In altri mercati le risposte sono state più eterogenee, sia per quanto riguarda le piattaforme social sia per le generazioni. Nel mondo, infatti, le persone tendono ad acquistare maggiormente da Meta (principalmente attraverso immagini), mentre i video ads su YouTube e TikTok raccolgono il gradimento della GenZ. “Pur registrando maggiore uniformità, non bisogna dimenticare che i canali e le generazioni mantengono i propri tratti distintivi e modalità differenti per massimizzare l’efficacia del budget pubblicitario”, prosegue Di Cesare. “In questo scenario mi preme sottolineare un dato, trasversale al perimetro geografico dell’analisi: YouTube e Meta sono percepite dai consumatori come i canali più semplici per concludere acquisti. Ancora una volta, dunque, l’esperienza e il contesto si dimostrano fattori cruciali per la garanzia di efficacia della comunicazione”.

Social Content

Sul fronte della fruizione dei contenuti, generalmente gli utenti accedono ai social per rilassarsi o a scopo d’intrattenimento, oltre che per finalità informative. In tutti i Paesi e in tutte le piattaforme prevale questa tipologia di contenuti: entertainment & comedy, music & dance, food & cooking, technology, lifestyle & family. L’evidenza più importante per l’Italia riguarda tutte le generazioni: con la pandemia, infatti, gli utenti tendono ad abbandonare video brevi o troppo lunghi su YouTube, prediligendo formule medie o medio-lunghe. Sempre su YouTube e sempre in Italia, music & dance, tecnologia e intrattenimento sono la tipologia di contenuti che gli utenti consumano maggiormente, davanti a una buona fetta di persone che si rivolge alla piattaforma per video informativi e tutorial, interessi e hobby. Quest'ultima tendenza potrebbe essere spiegata dagli ultimi due anni di lockdown e dalla chiusura prolungata di diverse attività commerciali. Anni in cui i consumatori hanno dovuto imparare ad arrangiarsi nei piccoli lavori di casa e attività domestiche e YouTube è stato un modo molto utile e intuitivo per favorire i processi di approfondimento. Ancora una volta, dunque, un elemento di unicità per l’Italia. Più nel dettaglio il 44,9% della GenZ italiana guarda con assiduità contenuti legati alla Tecnologia su YouTube, il 33,3% del medesimo campione lo fa nel caso dei videogames. Emerge anche la categoria sport con il 35,4% delle preferenze complessive. Infine, nel periodo pandemico YouTube si è rivelato anche uno strumento a supporto della didattica: è, infatti, incrementata al 20,5% la quota di individui della GenZ che fa affidamento alla piattaforma per ottenere un aiuto extra per la scuola. “YouTube non è solo la destinazione privilegiata per gli italiani, ma nel tempo i suoi contenuti hanno assunto una valenza trasversale a uno spettro sempre più ampio di settori, nicchie e più in generale tipologia di contenuti. Una evoluzione che l’ha portata a entrare quotidianamente nella dieta mediatica di tutti i nostri connazionali. L’apprezzamento e la capacità degli annunci di generare risultati, così come la positiva esperienza offerta al consumatore con i video pubblicitari, fanno della piattaforma un elemento indispensabile per raggiungere tutte le fasce della popolazione”, conclude Di Cesare.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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