ABBONATI

Triboo approva la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021: ricavi in aumento del 17%

Autore: Redazione

Giulio Corno


In crescita tutti i principali indicatori. Il Gruppo, considerata la chiusura degli online store di brand fashion&lusso in Russia, riorganizza i budget dei clienti verso gli altri mercati asiatici

Il Consiglio di Amministrazione di Triboo, gruppo attivo nel settore digitale e quotato sul mercato MTA di Borsa Italiana, riunitosi in data 17 marzo 2022 sotto la presidenza di Riccardo Maria Monti, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021, redatta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. "Nel 2021 il Gruppo Triboo si conferma quale leader nel settore digitale per numero di clienti e crescita continua, proponendo costantemente soluzioni all'avanguardia ed estremamente attuali", commenta Giulio Corno, Amministratore Delegato di Triboo S.p.A. "In un contesto macroeconomico di eccezionale difficoltà, proprio come nell'esercizio precedente, cresciamo anche in termini di marginalità, superando i risultati attesi dagli analisti e raggiungendo nuovamente, grazie ai talentuosi e giovani professionisti di Triboo, un traguardo importante”. Riccardo Maria Monti, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Triboo prosegue: "I risultati ottenuti nel 2021, che registrano una crescita di tutti i principali indicatori, sono il frutto del lavoro compiuto in questi anni da tutta la squadra al fine di determinare Triboo quale azienda leader nel settore digitale. Il successo del Gruppo è confermato anche dal raggiungimento del nostro ambizioso piano di sviluppo presentato nel gennaio 2020, prima dell'inizio della pandemia da Covid19".

Numeri

Il Gruppo chiude l'esercizio 2021 con ricavi e marginalità in crescita rispetto al precedente esercizio; complessivamente: ricavi netti aumentano del 17% (97,7 milioni di euro vs 83,3 milioni di euro del 2020), l’Ebitda in crescita del 3% (13,0 milioni di euro vs 12,6 milioni di euro del 2020), L'Ebitda adjusted in crescita del 10% (14,1 milioni di euro vs 12,8 milioni di euro del 2020); PFN in miglioramento del 56% (-2,4 milioni di euro vs -5,6 milioni di euro dello scorso esercizio; la PFN è riferibile, per 8,6 milioni di euro, ad affitti e leasing contabilizzati in applicazione del principio IFRS 16 e per 0,3 milioni di euro a opzioni put / earn out) Con riferimento alle due divisioni del Gruppo: Digital evidenzia un incremento del 23% in termini di ricavi e un Ebitda di 10,1 milioni di euro rispetto ai 8,9 milioni di euro del 2020; Media segna un Ebitda in incremento del 53% (3,8 milioni di euro rispetto a 2,5 milioni di euro nel 2020) con una riduzione dei ricavi del 7% (21,6 milioni di euro rispetto a 23,3 milioni di euro nel 2020). Il risultato netto consolidato del 2021 è positivo per 2,4 milioni di euro (positivo per 0,8 milioni di euro nel 2020), dopo aver registrato svalutazioni e accantonamenti per 2,5 milioni di euro (2,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e ammortamenti per 8,7 milioni di euro (8,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Crisi Russia-Ucraina

Il Gruppo è vicino alla popolazione ucraina e ha prontamente offerto il proprio sostegno alle iniziative umanitarie in favore dei civili; in particolare, Triboo, aderisce alla raccolta fondi per la popolazione dell'Ucraina donando gli spazi pubblicitari delle proprie testate editoriali all'UNHCR, Agenzia dell'ONU per i Rifugiati. La società si stringe attorno ai propri colleghi e collaboratori ucraini e russi che, in questi giorni, stanno vivendo situazioni di drammatica angoscia. In merito alla gestione operativa delle attività ricorrenti e alla realizzazione del piano industriale 2020-2022, il conflitto russo-ucraino non influisce sull'andamento del business. Nonostante la chiusura degli online store di brand fashion&lusso in Russia, il Gruppo registra una riorganizzazione dei budget dei clienti verso gli altri mercati asiatici.

Evoluzione prevedibile della gestione

Sulla base dei dati consuntivati nell'esercizio 2021, e alla luce delle previsioni, di risultato per il 2022, pur in un contesto globale inevitabilmente condizionato dal perdurare della pandemia Covid-19 e, da poche settimane, dell'inizio della crisi russo-ucraina, il Gruppo ritiene di confermare la guidance del piano industriale 2020-2022. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il bilancio per l'esercizio 2021 della capogruppo Triboo S.p.A. che registra ricavi netti pari a 5,4 milioni di euro (6,0 milioni di euro nel 2020) ed una perdita di esercizio di 1,9 milioni di euro (utile di 0,08 milioni di euro nell'esercizio precedente).


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy