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Real Time e NABA per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Autore: Redazione


In occasione della messa in onda domani alle 21:20 del documentario “Alessandra - Il coraggio di una figlia” un’opera realizzata dagli studenti delle Aree Design e Visual Arts di NABA verrà donata al centro antiviolenza di Portici dedicato alla madre della protagonista, uccisa per aver denunciato gli abusi subiti dalla figlia

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre, Real Time, canale del gruppo Warner Bros. Discovery e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti uniscono le forze in una significativa collaborazione con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sul tema della violenza di genere. Domani, giovedì 24 novembre alle 21:20 arriva su Real Time “Alessandra - Il coraggio di una figlia”, il documentario, prodotto da Addictive Ideas per Warner Bros. Discovery e disponibile anche in streaming su discovery+, che racconta la tenacia di Alessandra Cuevas, la figlia di Teresa Buonocore, una madre che, per aver avuto il coraggio di denunciare l’uomo che aveva abusato di sua figlia, fu assassinata a colpi di pistola il 20 settembre 2010 a Portici da due sicari a bordo di un motorino. Alessandra oggi ha 26 anni, ne aveva appena 9 all’epoca degli abusi, e 14 quando rese testimonianza alla Corte di Assise delle violenze subite da parte di Enrico Perillo, un geometra di Portici, il padre di un’amichetta conosciuta al campo scuola estivo.

La collaborazione

Ed è proprio a partire dalla forza di questa storia che nasce la collaborazione fra Real Time e NABA per dare un segno tangibile del loro sostegno ad Alessandra e, simbolicamente, a tutte le donne, nella lotta contro la violenza di genere. NABA ha deciso, infatti, di coinvolgere gli studenti e le studentesse Sade Ekwedike, Ottavia Ferraris, Aldo Mucciarone e Aurora Possenti dell’Area Design; Rebecca Momoli e Saverio Stoll dell’Area Arti Visive dell’Accademia con la supervisione dell’artista e docente NABA Marco Bongiorni nella realizzazione di un’opera, scaturita dalla convinzione che solo la bellezza e la forza visiva di un’opera d’arte potessero testimoniare nel tempo la potenza del coraggio e della ribellione che si cela dentro a questa storia e a quella di molte altre donne. L'opera, il cui unveiling si è tenuto il 23 novembre presso il campus di NABA a Milano, si svolge attorno al tentativo di leggere, riconoscere e restituire la complessità dietro al tema affrontato, il coraggio di denunciare, fil rouge della vicenda di Alessandra. Il progetto presenta infatti una riflessione sulle innumerevoli forme del coraggio, che l'opera cerca di riconoscere, restituendone le sfumature e la complessità, giocando attorno al rapporto tra testo e sotto testo. Ne nasce un vero e proprio “archivio di gesti di coraggio” formalizzato in una serie di piccole sculture realizzate con cera e creta, due materiali duttili, capaci di accogliere la delicatezza di questi gesti e al contempo di raccontarne la potenza. Un display che sottolinea l'importanza delle nostre azioni e ci aiuta a ricordare che il coraggio non sta solo dentro i libri degli eroi, ma anche nelle nostre mani. L'opera realizzata verrà donata al centro antiviolenza dedicato a Teresa Buonocore, curato da Alessandra, che verrà inaugurato a Portici proprio il 25 novembre prossimo.

La campagna stampa

La collaborazione con NABA verrà ripresa anche nella campagna stampa pubblicata sui principali quotidiani nazionali oggi, giorno della messa in onda del documentario, per amplificare e rendere ancora più potente il messaggio e sensibilizzare il pubblico. Campagna che culminerà domani on air su Real Time, con la messa in onda, durante tutta la giornata, di dichiarazioni tratte dal documentario dal forte impatto emotivo, perché le voci di Alessandra e dei protagonisti della vicenda possano infondere coraggio a tutte le donne che subiscono qualunque forma di violenza.

Il dcumentario

“Alessandra - Il coraggio di una figlia” parte dal racconto diretto da parte della protagonista di cosa significhi vivere e “rinascere” dopo la tragedia che ha colpito la sua famiglia, una famiglia al femminile, ora composta dalla zia, dalla nonna materna e dall’altra sorella. Alessandra ora è una donna, e si è dimostrata forte e determinata quanto Teresa, tenendo duro con dignità e determinazione anche dopo l'omicidio della madre che, fino ad un momento prima della sua morte, ha sempre denunciato gli atti intimidatori di stampo mafioso-camorristico ricevuti da parte di Perillo. Nel documentario Alessandra rappresenta dunque un esempio per tutte quelle donne che hanno subito violenza e che si battono per reclamare giustizia. La famiglia di Teresa, infatti, non ha ottenuto nessun tipo di risarcimento poichè Enrico Perillo è risultato nullatenente, come spiega il giudice Carlo Spagna, che, come presidente della Corte d’Assise, ha guidato il processo di primo grado concluso con la condanna all’ergastolo di Perillo. Le colpe, le leggerezze e le mancanze sono riconducibili a diversi livelli di responsabilità che comprendono tutte le istituzioni e gli interlocutori coinvolti. La storia non è ancora finita, e simboleggia il coraggio di resistere ad un mondo ancora violento nei confronti delle donne.

 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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