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Kantar BrandZ: Apple domina il ranking dei marchi di maggior valore al mondo; Google è secondo

Autore: Redazione


Il valore combinato dei 100 brand di maggior valore al mondo è aumentato del 23%, raggiungendo gli 8,7 trilioni di dollari nell'ultimo anno, evidenziando l'importanza della forza del brand per muoversi in una instabile economia globale

Apple è in vetta alla classifica Kantar BrandZ Most Valuable Global Brands 2022 ed è sulla buona strada per diventare il primo brand da mille miliardi di dollari. Con un valore di 947,1 miliardi di dollari, si distingue per l'alto grado di differenziazione e la continua diversificazione del suo portfolio prodotti hardware, software e servizi. Google sale al secondo posto: è una delle aziende che è cresciuta più velocemente nella classifica, aumentando il valore del suo brand del 79% a 819,6 miliardi di dollari. La suite di applicazioni per il lavoro e la produttività di Google è ormai divenuta parte essenziale della vita dei consumatori di tutto il mondo. Il valore combinato dei 100 brand di maggior valore al mondo è aumentato del 23%, raggiungendo gli 8,7 trilioni di dollari nell'ultimo anno, evidenziando l'importanza della forza del brand per muoversi in una instabile economia globale. Quest'anno 37 brand sono cresciuti in classifica. Nel 2022, oltre 3/4 del valore del brand proviene da aziende statunitensi. Le categorie Media & Entertainment, Business Solution & Technology Provider e Retail rappresentano oltre la metà del valore complessivo della classifica Top 100.

I principali trend evidenziati

Microsoft, Zara e IBM sono al vertice del nuovo indice Kantar Sustainability BrandZ, a dimostrazione di come la sostenibilità contribuisce già al 3% della brand equity; ci si attende una crescita del valore percentuale. Tesla è una delle più grandi case di successo di quest'anno: balzata al n° 29 dal n° 47, rispecchia i trend di vendita mondiali di veicoli elettrici, più che raddoppiati nel 2021. Louis Vuitton (alla posizione n° 10; valore: 124,3 miliardi di dollari) è il primo brand di lusso a raggiungere la Top 10 globale, a testimonianza della crescita del mercato del lusso a livello mondiale e in particolare in Cina. Louis Vuitton ha registrato una crescita del 64% del valore del brand quest'anno ed è la prima marca europea a raggiungere la Top 10 globale dal 2010. I newcomer nella classifica del 2022 provengono da diverse categorie. Aramco, una delle società più importanti del mondo chimico ed energetico, ha debuttato al n° 16. L'indiana Infosys, società di servizi e consulenza informatica, è arrivata al n° 64. Mercado Libre, il più grande ecosistema di commerce e pagamenti online dell'America Latina, è al 71° posto in classifica. I brand cinesi si mantengono forti, nonostante le sfide imposte dalla pandemia, posizionandosi due volte nella classifica Top 10 globale con Tencent al n° 5 e Alibaba al n° 9. La Cina è anche l'unico mercato ad avere il primato dopo gli Stati Uniti nel settore Media & Entertainment, con WeChat al n° 5 e TikTok al n° 9.

I leader di settore provengono da differenti industry

I brand tecnologici e di lusso hanno registrato la crescita più rapida: 46% per il settore della consumer technology e 45% per quello del lusso. Anche i brand finance e automotive hanno registrato una crescita significativa: l'automotive del 34% e il finance del +30%. Questo dato si confronta con la crescita di settori come il fashion (20%) e il personal care (17%). A livello di categoria, Wells Fargo è stato l'unico nuovo brand che si posiziona al primo posto nei ranking veriticali, passando dal secondo al primo posto nella categoria finance e sostituendo la cinese ICBC.

I commenti

"Se il brand si fa promotore degli stessi valori del consumatore ed è in grado di costruire una forte brand identity, ha sicuramente molta più probabilità di essere scelto durante il processo di acquisto, soprattutto in periodi difficili, quali l’inflazione: i brand infatti che godono di piena fiducia da parte dei consumatori invogliano a comprare i propri prodotti anche in presenza di prezzi molto alti", ha commentato Martin Guerrieria, responsabile global di Kantar BrandZ. A questo proposito anche Federico Capeci, Managing Director di Kantar Italia, Grecia e Israele ha ribadito: “Il report global 2022 di Kantar BrandZ, giunto alla sua diciassettesima edizione, rivela che le marche che sono definite come più forti, ovvero i “Most Valuable Brands”, sono quelle che perdono di meno nei momenti difficili e che si riprendono prima di altre dalle crisi, ritornando a crescere e più velocemente. I risultati di quest'anno dimostrano anche come sia fondamentale investire continuamente oltre che sul proprio brand anche sugli aspetti di comunicazione e marketing: questa è infatti la chiave del successo per massimizzare il ROI, indipendentemente dalle condizioni di mercato. Con l'aumento dei costi di produzione, molte aziende tagliano spesso le spese di marketing. Ma purtroppo, sono proprio questi i brand che soffrono maggiormente e più a lungo. La comunicazione, in questo momento, ha bisogno di coniugare razionalità ed empatia, rassicurazione e sogno, vicinanza e desiderio, benefici funzionali insieme a valori identitari individuali e sociali.”

Conclusioni

Oltre alla costruzione di una forte brand equity, all’instaurazione di un rapporto di fiducia e all’investimento in ambito comunicazione e marketing, per massimizzare i rendimenti aziendali è altrettanto importante diversificare prodotti e mercati. La pandemia ha ulteriormente accelerato la crescita dell'e-commerce nel settore retail: i brand che riescono a stringere un forte legame con i consumatori sono quelli in grado di sostenere maggiormente la crescita sia online che non. I brand a portfolio che continuano a innovare e a diversificare la propria offerta continuano a crescere, come è particolarmente evidente nel caso di Apple, Google e Amazon, in quanto i loro servizi sono trasversali alla tecnologia, all'intrattenimento e ai servizi di pagamento. I brand che dipendono da un'unica categoria o da un unico mercato presentano infatti il profilo di rischio più elevato, mentre quelli che si sono diversificati in più categorie e mercati hanno registrato una crescita più rapida del valore della marca nel 2022 e hanno maggiori possibilità di ottenere una crescita superiore alla media. Per navigare in un mercato dirompente, i brand devono consolidare la fiducia come strumento di stabilità e sicurezza. Oggi, più che in passato, è fondamentale costruire la fiducia non solo grazie alle best performance di prodotto ma anche ad una comunicazione efficace, coinvolgente e d’impatto. Nike è un ottimo esempio, con il suo impegno costante ad ispirare e a migliorarsi: la sua comunicazione è rivolta a tutti, e non meramente agli atleti ad alte prestazioni; il suo target di riferimento spazia infatti dalle ragazze sino alle comunità minoritarie.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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