Autore: Redazione
09/03/2022

This Is Ideal presenta il progetto editoriale “Idealist: The Podcast”

Un’iniziativa nata per esplorare e raccontare i grandi cambiamenti in atto in alcune tra le industry più dinamiche del momento

This Is Ideal presenta il progetto editoriale “Idealist: The Podcast”

This Is Ideal, uno dei principali gruppi italiani indipendenti di comunicazione integrata, presenta “Idealist: the Podcast”: un progetto editoriale nato per esplorare e raccontare i grandi cambiamenti in atto in alcune tra le industry più dinamiche del momento. Nasce così una serie podcast di sei capitoli dedicati a beauty, mobility, health care, financial services, food & beverage e energy transition. Sei mondi in cui This Is Ideal, grazie all’esperienza maturata negli anni, al fianco dei brand più illuminati, gode oggi dell’autorevolezza e la centralità necessarie a tracciare la direzione. In ogni puntata un celebre host conduce l’ascoltatore lungo un percorso di scoperta, arricchito dai contributi delle voci più autorevoli del settore. Il primo episodio della serie, fruibile da tutti su Spotify e sulle altre piattaforme per podcast, è dedicato al mondo del Beauty (https://open.spotify.com/episode/1XdXYnh25RbeyNatnWin3n?si=1577574c757e466a). Lo conduce Mairano Gallo, alias Priscilla. Il giudice di Drag Race Italia indaga sulle tematiche che stanno portando la beauty industry a essere sempre più inclusiva, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Ad accompagnarlo in questo viaggio ci sono Maurizio Galimberti, fotografo italiano; Michele Magnani, Global Senior Artist di Mac Cosmetics; Alessandra Sabellico, Communication Manager di L’Oréal Italia; Alberto Superchi Direttore Italia di Davines; Chiara Cascella Ceo & Founder di espressoh. “Viviamo un periodo di cambiamenti radicali - spiega Stefano Capraro, Cro del Gruppo This Is Ideal -, abbiamo deciso di esplorarli e raccontarli. E per rispettare la nostra tradizione di innovatori ci siamo detti: questo non sarà un white paper Abbiamo così deciso di adottare, credo per la prima volta, il linguaggio dei podcast per fare il nostro non-white paper”.