Autore: Redazione
03/05/2022

Format e contenuti unici per far crescere le imprese nel mondo digitale

Intervista a Pietro Cerretani, Managing Partner di DigitalEvents

Format e contenuti unici per far crescere le imprese nel mondo digitale

Pietro Cerretani

Ormai da anni Netcomm Forum è l’appuntamento di riferimento per il mondo digitale italiano. In sedici anni ha accompagnato lo sviluppo del commercio elettronico, la comunicazione online e la digitalizzazione delle imprese. Il mondo del retail, da tempo attraversato da una profonda trasformazione, sta assumendo una rinnovata configurazione, dando vita a innovativi modelli di esperienzialità e di servizio, generati dall’interazione tra gli elementi digitali e quelli umani. In questo quadro si delineano di continuo novità significative accanto all’emergenza di trend che, di fatto, caratterizzano l’evoluzione del comparto, a fianco di un una ulteriore ridefinizione dei comportamenti di consumo a livello di esperienza e di servizio, a cui si devono accompagnare modelli di business da ripensare per poter risultare vincenti e affrontare in misura adeguata uno scenario competitivo che richiede alle imprese italiane di elaborare nuove modalità di interazione con i clienti, anche in relazione al protagonismo di  nuovi mercati, senza dimenticare di definire le strategie in ottica di export, garantendo assetti organizzativi più efficaci, arricchiti da necessarie competenze strategiche per presidiare uno scenario complesso e sfidante. E anche quest’anno la macchina organizzativa che “anima” Netcomm Forum, garantendo visione, prestigio, efficienza e sviluppo a un appuntamento ormai storico trova corrispondenza in DigitalEvents, la struttura del Gruppo MMM di cui Pietro Cerretani è Managing Partner. Con lui DailyNet ha potuto dialogare per delineare le caratteristiche principali di una collaborazione che rappresenta, per certi aspetti, un vero e prioprio modello operativo che la società ha saputo mettere in campo proprio pere contribuire all’affermazione di tematiche fondamentali per il progresso di un intero settore e di un mercato pienamente coinvolto da una forte dinamica espansionistica.

“DigitalEvents - esordisce Pietro Cerretani - si occupa di relazioni tra imprese in Italia, portando il proprio contributo alla loro digitalizzazione, all’innovazione, alla crescita. E lo facciamo ideando progettando, costruendo e realizzando eventi, congressi e fiere dedicati ai temi, appunto, più innovativi per l’industria italiana. L’obiettivo che ci siamo preposti fin dall’inizio consiste nel mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale del nostro Paese la capacità di costruire relazioni virtuose tra imprese, in chiave propedeutica e formativa, allo scopo di far crescere le stesse imprese sui temi della tecnologia e delle strategie digitalizzazione. Nel tempo abbiamo sviluppato esperienza e competenze nell’innovazione digitale dei nostri eventi, supportando le aziende per la costruzione completa di prestigiosie proposte digitali, ibride e fisiche”.

Possiamo, allora, delinare ancora più nel dettaglio questo aspetto, che abbraccia competenze multidisiplinari e avanzate?

“Attraverso i nostri eventi vogliamo garantire una crescita professionale, economica e di conoscenza a tutti i partecipanti. E DigitalEvents è presente sul mercato con un duplice modello di business, oggi ben consolidato. Da una parte, abbiamo creato format unici e su misura per alcune tra le più importanti associazioni dell’industria tecnologica italiana, diventandone partner per ogni aspetto ideativo e organizzativo, assumendo il rischio di impresa e garantendo, così, una crescita economica e associativa delle singole realtà e rafforzando, in questo modo, un nuovo asset. Poi c’è il supporto alle imprese nella creazione dei loro eventi, curandone ogni elemento: dall’ideazione alla creazione di contenuti, dalla ricerca degli speaker alla costruzione della brand identity, dall’identificazione delle location a tutti gli aspetti logistici, dalla regia, con la costruzione di scenografie digitali, a tutti gli aspetti necessari alla realizzazione dell’evento. Al centro, però, si inserisce l’analisi per capire e saper interpretare quali siano i temi più rilevanti per le imprese che possono aiutarle a crescere”.

Quindi, partendo dalla parola analisi, si può dire che una parte rilevante, forse decisiva, della vostra specificità riguarda la capacità di “lettura” e di studio?

“Bisogna intercettare e saper cogliere i segnali, capire quali tecnologie, strategie e soluzioni siano in corso di evoluzione e poterle presentare alle imprese del Paese. Certo, si tratta di una fortissima capacità di analisi, di lettura e di ricerca, che deve permettere di rintracciare le soluzioni tecnologiche e le strategie più rilevanti in un determinato momento, da collegare ai diversi settori coinvolti. Ed è seguendo questo percorso che DigitalEvents ha creato i più innovativi e rilevanti format di congressi e conferenze su queste tematiche, normalmente più di frontiera”.

Si può sintetizzare un excursus storico su questo fronte?

“Negli ultimi quindici anni, grazie anche a tutte le aziende del Gruppo MMM, DigitalEvents ha potuto costruire i più rilevanti eventi e progetti su questi argomenti. Per citarne tre, abbiamo inventato e governato per dieci anni Iab Forum, portandolo al culmine della crescita. Poi, abbiamo lanciato e portato la Games Week, in un triennio, fino a quasi mezzo milione di partecipanti al terzo anno. E ancora, abbiamo inventato e diretto AI Forum, l’appuntamento annuale in Italia dove fare il punto sull’evoluzione tecnologica guidata dall’Intelligenza Artificiale per la crescita delle imprese nel nostro Paese. Turtto questo con l'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale, con cui abbiamo sviluppato un’occasione preziosa per approfondire gli scenari e l'impatto delle scelte strategiche, sull'integrazione dell'AI per imprese, cittadini e consumatori e raccontare concretamente quali sono le soluzioni e i processi più robusti per un impatto positivo sull'economia del Paese. Ma in tutto questo non siamo stati solo la regia, perché fin dall’inizio abbiamo utilizzato le tecnologie per la migliore realizzazione di questi eventi. Non a caso, nel maggio 2020, con il Gruppo MMM abbiamo lanciato start up innovativa, Live Forum, che analizza le diverse piattaforme digitali che ospitano l’estensione ibrida e digitale di tutti i nostri progetti”.

Ma gli eventi saranno sempre più caratterizzati da questa dimensione phigital? Glielo chiedo come esperto e osservatore.

“Dico che un’esigenza è diventata prassi. L’evento fisico è il driver per poter soddisfare necessità di relazioni e networking, assicurare esperienzialità all’evento fisico che governa e non è paritetico al digitale. Il supporto fisico torna centrale per soddisfare, appunto, possibilità relazionali e l’estensione digitale permette di migliorare aspetti funzionali dal punto di vistra gestionale e ampliare i confini dell’evento fisico. Si tratta di un’amplificazione delle funzionalità, che possono essere utilizzate durante anche durante l’evento fisico. In pratica, emerge una multifunzionalità in tempo reale che amplia i confini, finendo per trasformare l’evento live in un evento on demand, in una logica editoriale. Fin da subito ho creduto che  l’evento digitale rappresenta l’opportunità di elaborare un progetto temporaneo on demand, replicabile, che arricchisce l’evento fisico in generale. E proprio questo è il format che siamo arrivati a disegnare”.

E le prossime frontiere quali saranno?

“Si dovrà interpretare la nuova ondata di cambiamento, la wave tecnologica del cosiddetto Web3, dove al centro spicca la tecnologia blockchain, quindi ambienti come il metaverso, immersivi, dove le transazioni saranno legate alle criptovalute. Sono i temi che dovremo monitorare per capire quando realmente potranno diventare centrali per le mprese; e nello stesso tempo, come organizztori di progetti e relazioni tra imprese, dovremo capire come questi ambienti possano portare valori alle relazioni stesse, aiu luoghi di esperienzialità, quale sarà il loro contribiuto agli eventi fisici, ai nuovi temi da raccontare, come potranno essere utili per migliorare le funzionalità nell’integrazione con i nostri eventi. Di fronte abbiamo la possibilità di capire, e sfruttare, una nuova, grande, esperienza fisico-digitale”.