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Come l’AI e l'apprendimento automatico stanno portando l'editoria verso nuovi traguardi

Autore: Redazione

Andrea Ceccoli, Head of Publishers di Outbrain Italia


Secondo l’Head of Publishers di Outbrain Italia, l'abbandono dei cookie sarà alla fine positivo, perché spingerà il settore ad affidarsi al machine learning e all'automazione per raggiungere gli obiettivi degli inserzionisti nel rispetto della privacy degli utenti

A cura di di Andrea Ceccoli, Head of Publishers di Outbrain Italia

Outbrain, una delle principali piattaforme di recommendation dell’open web, fa il punto sullo stato dell’arte nell’editoria digitale alla luce di un modello informativo online che sembra volgere a conclusione lasciando il passo a uno dai connotati nuovi, tutti da indagare. Come affermano dall’azienda guidata in Italia da Sebastiano Cappa, si sta assistendo già oggi a un calo delle pagine viste sui siti di notizie, o meglio, a una normalizzazione delle pagine viste, che tornano ai livelli pre-pandemici. La sfida principale d’ora in poi sarà quella di continuare a far crescere i ricavi con meno pagine viste; in altre parole, fare di più con meno. Sono passati più di tre anni da quando i principali browser, come Safari e Firefox, hanno annunciato la loro intenzione di eliminare completamente i cookie di terze parti, i meccanismi chiave che hanno alimentato la personalizzazione degli annunci sul web moderno. Con Google che dovrebbe seguire l'esempio entro la fine del 2023, la morte dei cookie è ormai davvero vicina, ponendo il settore dei media owner in una posizione di insicurezza per quanto riguarda le strategie di monetizzazione successive. Tuttavia, posso affermare con assoluta certezza che l'industria dei media digitali è adattabile, veloce e trova sempre un modo per sopravvivere. L'abbandono dei cookie sarà alla fine positivo, perché spingerà il settore ad affidarsi al machine learning e all'automazione per raggiungere gli obiettivi degli inserzionisti nel rispetto della privacy degli utenti. I canali social come YouTube e Facebook sono completamente guidati dall'intelligenza artificiale, il che significa che non c'è alcun contatto umano per le raccomandazioni di contenuti e gli algoritmi controllano il feed. L'intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando il panorama dei media grazie ai suoi numerosi benefici e alla sua capacità di diventare sempre più intelligente nel tempo.

Massimizzare i ricavi, ottimizzare l’engagement

Sfruttando l'apprendimento automatico, è possibile trovare modelli basati su una serie di criteri come il comportamento del pubblico, il contesto, le conoscenze aggregate, i dati di prima e di terza parte. L'intelligenza artificiale prende in considerazione tutte le informazioni relative a un determinato individuo, come i dati demografici e il comportamento online, per prendere una decisione informata sul tipo di contenuto che un utente vuole effettivamente vedere. All’atto pratico questo significa che l'intelligenza artificiale può fornire insight che alimentano il processo decisionale editoriale e pubblicitario, andando oltre i tradizionali test A/B per fare previsioni basate sui dati su come le creatività e i messaggi entreranno in sintonia con i clienti. Ciò consente agli inserzionisti e agli editori di passare da un approccio reattivo a uno proattivo, riconoscendo l'importanza di indirizzare la persona giusta all'annuncio giusto per favorire le conversioni. Facebook e Google sono cresciuti perché hanno personalizzato le loro raccomandazioni, rendendo l'intera esperienza coinvolgente e in qualche modo assuefacente. Gli editori possono utilizzare un modello simile, abbracciando il machine learning come metodo per massimizzare non solo i ricavi pubblicitari, ma anche per ottimizzare l’engagement degli utenti con i propri contenuti. In fondo, pubblicare e creare contenuti è un'arte. Gli sviluppatori di contenuti hanno coinvolto il pubblico per secoli, dando vita a storie e narrazioni. La grande editoria e la narrazione hanno sempre riguardato sia l'arte che la scienza, e in nessun altro luogo questi due approcci possono collidere così fluidamente come nello spazio digitale. L'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico sono elementi relativamente nuovi per il settore, che possono aiutare gli editori ad applicare le tecnologie più recenti per individuare ciò che realmente guida l’engagement.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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