Bricoman diventa Tecnomat, per il lancio investimento complessivo di 2 milioni per l’adv; pianifica Media Italia

Con un investimento complessivo di 2 milioni di euro quest’anno è partito nei giorni scorsi il lancio pubblicitario di Tecnomat, il nuovo nome di Bricoman, per anticipare il primo cambio insegna che avverrà il 16 marzo ad Assemini, Cagliari, luogo simbolico dove il brand ha esordito 14 anni fa, per poi coinvolgere gradualmente tutti i punti vendita Bricoman in Italia. «Da tempo sognavamo un nome che potesse rafforzare la nostra identità sul mercato e aiutarci a essere ancora più vicini ai nostri clienti, offrendo loro marche professionali, prodotti immediatamente disponibili e in grandi quantità, prezzi trasparenti e meno cari del mercato, velocità di acquisto e orari da specialisti», ha detto Maria Tamborra, Amministratrice Delegata di Bricoman Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova insegna e del piano di sviluppo territoriale in Italia che si è tenuta online ieri.

Obiettivi del renaming

La prima fase della campagna si svilupperà soprattutto a livello locale, coinvolgendo radio, stampa, digital e tv del territorio. Successivamente, tra giugno e luglio, si svilupperà a livello nazionale, precedendo di qualche giorno la conclusione del processo di cambio insegna previsto per l’inizio di agosto. Il media mix sarà sempre articolato su tutti i mezzi. Il renaming e il nuovo piano di sviluppo territoriale hanno l’obiettivo di radicare l’azienda nel mercato del professionale e portarla, entro il 2025, ad essere leader nei volumi di vendita dei prodotti tecnici professionali per la manutenzione, ristrutturazione e costruzione delle abitazioni e delle attività commerciali. «Il nome Tecnomat racchiude il concetto di “materiali tecnici”, con una parola di facile lettura, che non permette errori di pronuncia e che ci caratterizza maggiormente come insegna Pro senza trascurare di rivolgersi ai privati cittadini»,

Le agenzie

Il messaggio della campagna comunica il concetto di cambio ed evoluzione pur nel radicamento dei valori distintivi del brand. La pianificazione è gestita da Media Italia, che da tempo collabora con l’azienda, mentre la creatività è a cura di Cashmere Brand e Ki Comunicazione. Con il renaming parte anche un importante piano di sviluppo territoriale che prevede tre nuove aperture nel 2022 a Ravenna, Rimini e Capodrise (Caserta); 12 nuovi punti vendita nei prossimi tre anni su tutto il territorio nazionale, in Piemonte, Lazio, Lombardia, Sicilia tra gli altri; il raggiungimento di 40 negozi entro il 2024; il raggiungimento di 70 negozi entro il 2030. L’operazione che comporterà già nei prossimi 3 anni la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro oltre all’indotto. «Ogni punto vendita occupa circa 150 persone con un fatturato medio che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Il piano di sviluppo territoriale che abbiamo definito e che vede quattro nuove aperture ogni anno, creerà circa 600 posti di lavoro in più all’anno», ha concluso Tamborra.