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Le tendenze social del 2021 secondo il Creative Shop di Facebook

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Le infinite conseguenze della pandemia si stanno facendo sentire progressivamente a più livelli: dal ruolo degli influencer, alla fine dello storytelling classico, alla partecipazione più attiva da parte dell’utente, alla diversificazione ma senza dimenticare la coerenza

di Cristina Baccelli, Head of Creative Shop di Facebook Italia

La pandemia ha inevitabilmente portato a una crescita del digitale e dei suoi strumenti. Una crescita che non poteva passare inosservata e che infatti ha spinto i brand a ripensare il proprio approccio all’uso dei social media. E noi del Creative Shop, che lavoriamo con clienti e partner creativi a progetti innovativi e rilevanti per le persone, abbiamo visto tre grandi tendenze che pensiamo si consolideranno ancora nel 2021.

1 Una nuova vita per l’Influencer marketing

Già a partire dalla scelta degli influencer l’approccio dei brand è cambiato. Non più solo profili con migliaia di follower per semplici collaborazioni di product placement, ma contenuti creativi prodotti e veicolati dagli influencer che possano regalare agli utenti esperienze uniche e davvero personalizzate.

Sephora, stop al classico storytelling

Sephora è un esempio rilevante di questo cambiamento. Per il lancio della sua prima collezione di fragranze, ha abbandonato lo storytelling tradizionale e gli stereotipi tipici della comunicazione dei profumi, e insieme al Creative Shop ha scelto di appoggiarsi ai micro-influencer, digital creator molto diversi da quelli usati solitamente dai brand beauty. In seguito a una ricerca su Instagram abbiamo selezionato una serie di Creator e poi scelto di collaborare con Jess Herrington, neuroscienziata che crea immagini sensoriali ispirate al cibo a ai sensi, e Roman Bratschi, selezionato per il suo elevatissimo gusto estetico e la grande capacità di evocare sensazioni con le sue creazioni 3D. Insieme abbiamo realizzato una serie di filtri in realtà aumentata (AR) e prodotto così una campagna di lancio fresca, visivamente impattante e con un approccio davvero inedito per il mercato delle fragranze. Risultato? +6,6% in ad recall e il riconoscimento di primo bestseller in volumi nel primo mese di lancio, ancor meglio di brand come Dior, Chanel, etc.

Le possibilità offerte da Reels

Altro trend del momento è Reels. Lanciato su Instagram quest’estate e utilizzato da oltre 400.000 utenti nel mondo, Reels permette agli utenti di creare mini video fino a 30” e condividerli in piattaforma. Un formato dalle mille opportunità creative che non poteva di certo passare inosservato e infatti Havaianas, che prima della pandemia vendeva il 99% dei suoi prodotti in store, ha proprio scelto Reels per incrementare la sua crescita digitale. Insieme al Creative Shop ha lanciato una challenge social partita proprio da un gruppo di micro-influencer, ciascuno dei quali ha postato una propria interpretazione della sfida. Una serie di contenuti ingaggianti e divertenti divenuti poi contenuti pubblicitari utilizzati da Havaianas e pianificati sulle nostre piattaforme.

Kylie Minogue

I brand continuano comunque a lavorare con gli influencer più famosi, ma il modo in cui Kylie Minogue ha deciso di lanciare il suo nuovo album suggerisce un altro modo di pensare ai grandi influencer: lavorare sulla voglia di esclusività delle loro audience. Per questo abbiamo creato un filtro in realtà aumentata disponibile per un’ora soltanto su Instagram. Ed è stata proprio questa l’intuizione: rendere visibile il filtro solo per poco ha aumentato la voglia dei fan di provarlo, tanto che il filtro ha davvero fatto il giro del mondo, dal Messico all’Inghilterra tutti hanno avuto la possibilità di esprimere il proprio entusiasmo per il lancio dell’album.

2 Il pubblico diventa voce narrante del brand

Un'altra tendenza che stiamo osservando come Creative Shop è il passaggio della narrazione del brand da autoreferenziale a coinvolgente: sono infatti sempre di più I brand che lasciano spazio di espressione alla propria community. Come Sico, l’azienda brasiliana di preservativi che, grazie al nostro supporto, ha riposizionato il brand rendendolo interessante e attuale anche per la GenZ. Abbiamo aiutato a raccontare storie di educazione sessuale trasformando delle semplici ads in occasioni d’ascolto della community: attraverso I polls gli utenti hanno potuto scegliere la storia da vivere in prima persona, prendendo decisioni e prendendo atto delle conseguenze delle loro azioni. Una campagna interattiva che al contempo ha educato i giovani e li ha connessi in modo rilevante al brand. Risultato? +8 punti di Ad Recall rispetto alla media regionale.

3 Il crollo del funnel di marketing 

La pandemia ha portato con sé anche un’evoluzione più digitale del processo d’acquisto, per questo i brand hanno fatto enormi passi avanti nel diversificare le modalità, anche grazie ai diversi prodotti Facebook, cercando di mantenere comunque la magia dello shopping in presenza. Lo shopping è un’attività che unisce le persone in vari modi, specialmente quando parliamo a un target giovane. Ci si diverte insieme nei camerini, si prova, si fotografa, si posta in cerca di un consiglio e ci si confronta prima dell’acquisto. Ed è proprio su questa attitudine delle persone che è nato il progetto in collaborazione con MDS, catena di grandi magazzini coreani: una serie di Facebook LIVE da un camerino, gestita da un influencer che, mentre indossava outfit diversi, intratteneva la community con argomenti rilevanti interagendo con le persone che, da spettatori passivi hanno avuto un proprio ruolo e la possibilità di partecipare alla conversazione, acquistando anche gli abiti live attraverso un BOT di Messenger. Sulla base delle scelte degli utenti attraverso il BOT sono state prodotte ads diverse.

Automotive alternativo

Anche il settore dell’automotive ha subito la pressione della pandemia: come si può sostituire l’esperienza di vendita di un’automobile dal vivo con un’esperienza virtuale? Nel corso dell'anno abbiamo individuato gli aspetti più critici per il settore e abbiamo cercato modalità che permettessero ai brand di utilizzare la realtà aumentata (AR) per ottenere risultati di business concreti. Insieme a Volvo abbiamo identificato una delle principali sfide del passaggio dall'offline all'online: l’impossibilità per i consumatori di valutare le dimensioni e provare le sensazioni che suscita un'auto solo da un’immagine o dalla scheda prodotto. La realtà aumentata è la risposta: grazie all’AR i clienti possono vedere l’auto a grandezza reale e quasi immaginarsela nel proprio garage.

La coerenza

Tutti i trend social descritti raggiungono il loro apice se integrati tra loro in modo coerente. Come nel caso di L’Oréal che, per il suo festival di bellezza online, ha riunito 125 influencer e make up artisti, tra cui anche uomini, una scelta non convenzionale in un mercato così tradizionale come quello malese. Un evento esclusivo che ha permesso alle persone di vivere un’esperienza d’acquisto reale, ma stavolta attraverso un BOT. La fusione della realtà al digitale ha portato ad un aumento del 400% delle vendite giornaliere. 

Consigli finali

Quelli citati sono esempi, il consiglio per i brand è quello di non smettere di trarre ispirazione da quello che succede sulle nostre piattaforme: uscire dalla comfort zone attribuita in passato all’uso degli influencer, muoversi verso una maggiore centralità dell’audience, in cui le persone diventano gli storyteller di marca, fino ad andare oltre le semplici esperienze di click-and-buy dell’e-commerce. È così che i brand saranno pronti ad affrontare le sfide del 2021, distinguendosi in un mercato digitale sempre più dinamico e competitivo.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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